Vuoi dare l'opportunita' agli italiani di sperperare liberamente in un settore?
Il giorno dopo riusciremmo ad assumere 100000 bidelli e farli passare come ricercatori \as\
Oppure parlando seriamente: fondi assegnati alla membro di segugio a progetti fallimentari di amici/parenti/conoscenti, 0 controllo dei risultati, 0 valutazioni, ecc.
Mi pare che poco tempo fa ci sia stato il primo round di valutazione della ricerca italiana, ne ho sentito parlare qui all'ambasciata...le reazioni hanno denotato una certa allergia alla valutazione, come si vede sovente tra gli insegnanti e tra i medici, per esempio.
"Se le sciocchezze fossero materia imponibile, alcuni personaggi subirebbero aliquote confiscatorie"
Ciao Tub.
Quello dei dipendenti pubblici è un mantra sentito troppe volte. Non c'è alcun bisogno di licenziare dipendenti pubblici, anzi c'è necessità di assumerne (o, se volete, di ricollocarne) in settori che sono drammaticamente sotto organico: scuola, soprintendenze, musei, certe branche della medicina ospedaliera ad esempio. Sarebbe assai opportuno rivedere il blocco del turnover perchè così come è pensato è più un danno che un beneficio.
C'è necessità di tagliare la spesa pubblica,sennò il debito pubblico diminuirà nel Duemilamai.
Salvo voler fare come dice l'economista Brancaccio,cioè rinunciarci.
Che ciò debba significare agire su burocrazia ed enti statali inutili,è talmente lapalissiano che si può considerare il liberismo un'aberrazione ma continuare a sostenerlo.
Che poi la cultura in un Paese povero di materie prime e ricco di arte e storia sia qualcosa con cui si mangia,è altrettanto vero e solo un esaltato come il Ministro dell'Economia di due gabinetti fa poteva pensare il contrario.Ma la cultura,non la burocrazia e gli enti statali.
Si, ma volevo sottolineare che non ha senso dire "licenziare i dipendenti" tout-court. Ci sono situazioni e situazioni: ci sono i famosi forestali calabresi (o siciliani?) da una parte, dall'altra la Pinacoteca di Bologna, che ospita capolavori inestimabili, che deve tener aperto a turni di mezze giornate perchè il personale sta progressivamente pensionandosi e non possono essere sostiuiti.
Veramente il suo teorizzatore ha detto chiaramente che fu fissato per porre un limite alle spese statali in un momento di assalto alla diligenza. E fu scelto il 3 semplicemente perchè il 2 era ritenuto troppo basso (aldilà delle battute sulla trinità; che peraltro detto da un francese fa più che ridere).
Peraltro essere ragionieri è fondamentale. Semplicemente quel parametro andrebbe gestito con un minimo di flessibilità a seconda del ciclo economico (e a seconda del tipo di richieste... Un esempio a caso: hai una spesa pubblica elevata e una tassazione da tagliarsi le vene; se vieni qui e pretendi di fare anche lo 0.1% di deficit per nuove spese col cazzo che te lo lascio fare).
Parliamone... Se nella voce "ricerca scientifica" qualcuno pretendesse di farci rientrare gli stipendi degli ATA col cazzo #2 che non glieli farei conteggiare.![]()
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Non si farà mai. I dipendenti più o meno pubblici assunti a mo' di bacino elettorale in certe regioni sono diventati irrinunciabili.
Per questo son d'accordo con stau che l'unica cosa che si possa fare è tagliare la pressione fiscale. Dopodichè le spese cominceranno necessariamente a seguire la discesa (nella speranza di raddrizzare anche l'andamento dell'economia).
Poi nell'universo antimateria potrebbe succedere che i dipendenti pubblici siano suscettibili di licenziamento come quelli privati ovvero che il posto pubblico non sia inteso come un ammortizzatore sociale...
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Sul blocco del turnover sono d'accordo, perchè così si finisce appunto con l'avere alcuni settori pieni di dipendenti inutili e altri sotto organico. La soluzione non è però spostarli da una specializzazione all'altra, ma licenziare chi non serve e assumere chi serve secondo le loro competenze. Non capisco quest'ossessione della salvaguardia del dipendente pubblico (e delle grosse aziende private).
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