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  1. #12421
    Josh
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da giorgio Visualizza Messaggio
    Il discorso del "settore pubblico" è molto complesso ed è facile cadere nei soliti luoghi comuni.
    La premessa iniziale corretta è quella di Matteo: il "pubblico" non deve tendere al profitto, ma all'erogazione di un servizio.
    Detto questo, sono d'accordo che non sarebbe una bestemmia vedere un'amministrazione pubblica ottenere un risultato di efficienza.
    Altre premessa d'obbligo: il settore pubblico ha da sempre goduto di maggiori tutele in virtu di un "peggiore2 trattamento retributivo medio dei suoi dipendenti.
    Oggi credo non sia piu così.
    Ma come tutti sanno, l'Italia è (oggi, non al tempo del testone...) il Paese delle corporazioni e quindi delle lobby di potere.
    Quindi come può un' amministrazione pubblica centrale (Stato) andare a tagliare in direzione delle varie amministrazioni pubbliche periferiche? Non lo farà mai, a meno che al suo interno ci siano dei pazzi, degli eroi o semplicemente dei ministri competenti.
    3 categorie spesso molto scarne; aggiungiamo il forte potere sindacale (nel pubblico è stato una cosa di una forza impressionante) e quello della politica e il resto è fatto.
    Qualcosa rispetto a 10 anni fa sta cambiando, ma è ancora lo 0,1% di quello che servirebbe.
    Ognuno guarda il proprio tornaconto (non siamo ipocriti) ma se si vuole essere obiettivi bisogna dire che - mediamente - il pubblico abbonda di inefficienze, per usare un eufemismo.
    Non che il settore privato sia sempre lo specchio dell'efficienza e della serietà, ma nel pubblico è la regola.
    Da dipendente pubblico sono d'accordo a tutti i tipi di tagli della spesa pubblica che spesso la politica auroreferenziata cerca di dissuadere imputando ad essi "eventuali tagli nei servizi".
    Tutte balle, solo incapacità a innovarsi e a riformarsi.
    Il problema è da dove iniziare; tutti sanno a cosa servono gli n operai forestali calabresi/siciliani: a nulla e il motivo x cui sono stati assunti: clientele politiche.
    Andrebbero tagliati domani, ma è giusto nei confronti degli stessi operai? la "colpa" non credo sia loro, ma di un sistema ormai al collasso ma che testardamete non ne vuole saper di cambiare.
    Tutti nel pubblico ce l'hanno con quell'ex ministro non molto alto che introdusse delle detrazioni stipendiali ai giorni di malattia; in questi giorni (2) che sono stato a casa ho pensato non che mi abbia fatto un danno economico (come molti pensano), ma che abbia introdotto un principio di civiltà nel settore in cui lavoro.
    Intanto si potrebbe cominciare dal non assumerne altri,di forestali e bada che non è così scontato.
    In secondo luogo,la mia risposta è "sì":sarebbe giusto anche nei loro confronti.Comodo prendersela sempre con i politici clientelisti.E le clientele sono sante,per caso?Sono tutte vittime del sistema?

  2. #12422
    Uragano L'avatar di Friedrich 91
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Matteo C. Visualizza Messaggio
    Il necessario da fare è che ogni settore del pubblico abbia il suo organico dimensionato; che questo avvenga con spostamenti, riqualifiche, assunzioni, personalmente lo metto in secondo piano. A me importa che in ospedale ci siano i medici, che le classi delle scuole non cambino 5 professori precari in 5 anni e che i musei non chiudano per mancata sostituzione del personale. Del "come", poco me ne faccio, in un primo momento. E aggiungo, secondo me fai bene a non parlare di "profitto": il pubblico non deve dare profitto a chicchessia, deve dare servizi al cittadino.
    Profitto no, ma sicuramente deve tendere a massimizzare l'efficienza. E sottolineo il DEVE visto che agisce con i soldi dei contribuenti.
    «L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)

  3. #12423
    Burrasca L'avatar di giorgio
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Josh Visualizza Messaggio
    Intanto si potrebbe cominciare dal non assumerne altri,di forestali e bada che non è così scontato.
    In secondo luogo,la mia risposta è "sì":sarebbe giusto anche nei loro confronti.Comodo prendersela sempre con i politici clientelisti.E le clientele sono sante,per caso?Sono tutte vittime del sistema?
    Beh tu sei del sud e sai come è la situazione con una disoccupazione altissima.
    Sono d'accordo sul non assumere.
    Ciao Giorgio, Grande Astigiano.

    ...più vai in alto, più il vento tira...(G. Trapattoni)

  4. #12424
    Vento forte L'avatar di Fabio68
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Ciccio Scozzese Visualizza Messaggio
    penso si riferisse al fatto che il sistema tutela molto di più i dipendenti delle grosse aziende private rispetto a quelle piccole, come se quelli delle aziende piccole fossero lavoratori di serie B.
    Fede, ti riferisci all'art. 18?

    ma se l'azienda grande vuole licenziarti alla fine la motivazione te la trova... non ti credere

    abiti a Catania o Belluno?
    benissimo domani sei spostato a Torino/Genova/Roma
    non ti va bene (hai famiglia che non si può spostare/problemi di salute dei tuoi genitori/altre motivazioni plausibili...)? l'ufficio del personale è lì, compila il modulo per le dimissioni e bye bye
    questa è una modalità

    comunque non so se Alessio si riferisse propriamente e solo all'art. 18
    you don't need the Weatherman to know where the wind blows - bob dylan
    il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile - woody allen

  5. #12425
    Brezza tesa L'avatar di Fdg
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Ciccio Scozzese Visualizza Messaggio
    Ah e quindi se un museo pubblico è in attivo non va bene?
    Tecnicamente no o meglio, se ha un minimo di attivo che pianifica di usare per investimenti, bene. Se avesse un attivo costante, dovrebbe trovare il modo di usare questi soldi per migliorare il servizio.
    Solofilo - freddofilo e seccofilo in inverno, caldofilo e variabilofolo in primavera, caldofilo e seccofilo in estate, tiepidofilo e variabilofilo in autunno - mi piacciono 6 ore di sole dopo 1 ora di temporale, o le giornate secche ed anticicloniche invernali dopo 1 giorno di neve fitta

  6. #12426
    Burrasca L'avatar di Ciccio Scozzese
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Fdg Visualizza Messaggio
    Tecnicamente no o meglio, se ha un minimo di attivo che pianifica di usare per investimenti, bene. Se avesse un attivo costante, dovrebbe trovare il modo di usare questi soldi per migliorare il servizio.
    Beh ovvio. Anche perche' dopo un po' con la solita minestra non attiri piu' nessuno. \as\
    "Se le sciocchezze fossero materia imponibile, alcuni personaggi subirebbero aliquote confiscatorie"

    Ciao Tub.

  7. #12427
    Vento moderato L'avatar di Matteo C.
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Io ribadisco il problema di fondo: trovare il modo di coniugare riduzione di spesa e sprechi con la copertura di posti di lavoro settori pubblici in sofferenza per mancanza di organico. Troppe volte negli ultimi anni (specie quando quel ministro non molto alto era al suo apice di potere) è passata l'equazione-dogma "pubblico = sprechi = tutti fannulloni", e questo soprattutto a fini politico-elettorali.
    La verità è un'altra, la verità è che ci sono settori pubblici che fanno miracoli con il poco che hanno, erogando servizi eccellenti e mantenendo conti in attivo (sanità veneta, ad esempio, ma non solo) e altri da rivoltare come un calzino. Ma ciò non deve essere la premessa per non assumere più nessuno da qui all'infinito, tanto più che i ns dipendenti pubblici sono in media molto più vecchi che nel resto del continente, proprio grazie alle sconsiderate politiche sul turnover degli ultimi anni.

  8. #12428
    Burrasca L'avatar di giorgio
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Matteo C. Visualizza Messaggio
    Io ribadisco il problema di fondo: trovare il modo di coniugare riduzione di spesa e sprechi con la copertura di posti di lavoro settori pubblici in sofferenza per mancanza di organico. Troppe volte negli ultimi anni (specie quando quel ministro non molto alto era al suo apice di potere) è passata l'equazione-dogma "pubblico = sprechi = tutti fannulloni", e questo soprattutto a fini politico-elettorali.
    La verità è un'altra, la verità è che ci sono settori pubblici che fanno miracoli con il poco che hanno, erogando servizi eccellenti e mantenendo conti in attivo (sanità veneta, ad esempio, ma non solo) e altri da rivoltare come un calzino. Ma ciò non deve essere la premessa per non assumere più nessuno da qui all'infinito, tanto più che i ns dipendenti pubblici sono in media molto più vecchi che nel resto del continente, proprio grazie alle sconsiderate politiche sul turnover degli ultimi anni.
    Si però dobbiamo deciderci: il settore pubblico è da tagliare o no?
    Posto che la risposta sia affermativa, da qualche parte si deve iniziare e tu sai meglio di me che ogni direttore dice che il suo è quello più virtuoso.
    i tagli lineari, pur sbagliati nella concezione, sono stati quasi obbligati.
    Nel pubblico devi usare la scure,altrimenti è come ridere.
    Per onestà intellettuale devo dare totalmente ragione alla visione di Alessio (tolto lo strumento del licenziamento...).
    Ciao Giorgio, Grande Astigiano.

    ...più vai in alto, più il vento tira...(G. Trapattoni)

  9. #12429
    Tempesta L'avatar di Fede85
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Fabio68 Visualizza Messaggio
    Fede, ti riferisci all'art. 18?

    ma se l'azienda grande vuole licenziarti alla fine la motivazione te la trova... non ti credere

    abiti a Catania o Belluno?
    benissimo domani sei spostato a Torino/Genova/Roma
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    questa è una modalità

    comunque non so se Alessio si riferisse propriamente e solo all'art. 18
    No io non mi riferisco all'art. 18 mi riferisco al fatto che se l'azienda ha un surplus di personale fa tagli senza tanti fronzoli e non sta a pensare a procurarti il lavoro ad una riqualifica etc..(te lo dico per esperienza diretta) Non capisco questa netta distinzione con il pubblico dove il posto di lavoro anche se non serve viene ritenuto quasi intoccabile
    Certamente la burocrazia e' una zavorra del nostro Paese , ti faccio un esempio banale ma che fa capire quanti passaggi (dipendenti pubblici che tieni occupati) uno deve fare per aprire la Mobilità.
    primo passaggio,andare al Centro per l'impiego e fare l'iscrizione , poi andare al CAF per la richiesta infine all'Inps\as\
    Mi chiedo ma fare tutto in un solo ufficio , al di la della comodità il costo della pratica alla fine verrebbe ridimensionata di un bel 60% ...

  10. #12430
    Vento moderato L'avatar di Matteo C.
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da giorgio Visualizza Messaggio
    Si però dobbiamo deciderci: il settore pubblico è da tagliare o no?
    Posto che la risposta sia affermativa, da qualche parte si deve iniziare e tu sai meglio di me che ogni direttore dice che il suo è quello più virtuoso.
    i tagli lineari, pur sbagliati nella concezione, sono stati quasi obbligati.
    Nel pubblico devi usare la scure,altrimenti è come ridere.
    Per onestà intellettuale devo dare totalmente ragione alla visione di Alessio (tolto lo strumento del licenziamento...).
    ...e allora, se per risparmiare dobbiamo chiudere i musei e non assumere i medici, chiudiamo baracca direttamente, si fa prima.
    E poi, chissà come mai, la Germania la si vuole prendere ad esempio solo quando comoda...(parlo in generale eh)

    Italia patria dei dipendenti pubblici? No, nella media: 58 impiegati ogni mille abitanti, come in Germania - Il Sole 24 ORE

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