Pagina 1269 di 3057 PrimaPrima ... 2697691169121912591267126812691270127112791319136917692269 ... UltimaUltima
Risultati da 12,681 a 12,690 di 30569
  1. #12681
    Uragano
    Data Registrazione
    12/06/09
    Località
    Roma
    Messaggi
    16,748
    Menzionato
    0 Post(s)

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Milano da sola ha la metà degli avvocati della Francia

  2. #12682
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Stefano De C. Visualizza Messaggio
    Milano da sola ha la metà degli avvocati della Francia
    E Roma da sola ne ha più della Francia,come anche la Campania nel suo complesso.
    Come puoi non fare la fame,without"connections"?

  3. #12683
    Burrasca L'avatar di Ciccio Scozzese
    Data Registrazione
    26/07/08
    Località
    Berlino - Crevacuore
    Età
    35
    Messaggi
    5,608
    Menzionato
    0 Post(s)

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    A qualche anno di distanza ritorna il mantra "lo spread non c'entra nulla con l'economia reale", il discepolo e' un altro questa volta.
    Sentivamo davvero bisogno del ritorno di queste profondissime analisi economiche. Ora si' che il futuro e' roseo.

    "Se le sciocchezze fossero materia imponibile, alcuni personaggi subirebbero aliquote confiscatorie"

    Ciao Tub.

  4. #12684
    Uragano L'avatar di Friedrich 91
    Data Registrazione
    04/07/07
    Località
    Seefeld 1180 m (Tirol)/Ferrara (FE)
    Età
    33
    Messaggi
    37,173
    Menzionato
    42 Post(s)

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Ciccio Scozzese Visualizza Messaggio
    A qualche anno di distanza ritorna il mantra "lo spread non c'entra nulla con l'economia reale", il discepolo e' un altro questa volta.
    Sentivamo davvero bisogno del ritorno di queste profondissime analisi economiche. Ora si' che il futuro e' roseo.

    Infatti. Gli 84 miliardi di tassi di interesse ogni anno li paghiamo con i soldi del Monopoli

    Vi prego, cari Svizzeri, Austriaci, Tedeschi: invadeteci. \fp\
    «L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)

  5. #12685
    Uragano L'avatar di Friedrich 91
    Data Registrazione
    04/07/07
    Località
    Seefeld 1180 m (Tirol)/Ferrara (FE)
    Età
    33
    Messaggi
    37,173
    Menzionato
    42 Post(s)

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Josh Visualizza Messaggio
    Riprendendo il tuo post di qualche giorno fa,farei una piccola precisazione.Secondo me è fuorviante mettere nello stesso calderone l'Abe-economics e la politica di Draghi.La BCE sta tenendo i tassi d'interesse a livelli minimi ma non ha attivato le stampanti a tutta come sta facendo(tra l'altro con risultati ed esiti tutto sommato modesti)la Banca Centrale giapponese,da quando la sua indipendenza è andata a ramengo,con l'avvento del suddetto Abe.Un pò perchè i teutonici farebbero la pelle a Draghi,un pò perchè la BCE rimane un'istituzione sui generis,come è noto ma fatto sta che paragonare Draghi ad Alan Greenspan,uno dei più grandi stampatori occidentali dopo gli anni 70',mi sembra un tantinello esagerato.
    Sto post l'ho visto solo ora, pardon

    Dunque, Domenico, concordo con te sul fatto che Draghi segua effettivamente una politica piuttosto diversa da quella di Greenspan, Abe e anche Bernanke (che di fatto ha immesso quintali di dollari nel sistema e non ha intenzione di smettere...convinto lui). Non sono paragonabili, anche se la strada intrapresa è quella dei tassi nulli fino a chissà quando. Ma il punto non è tanto questo.

    Il punto dell'articolo che io ho linkato è che, oggi siamo di fronte al grande fallimento sia del keynesismo (politica intrapresa da Greenspan, altro liberista solo a parole), sia - anche se in forma più ridotta - del monetarismo (che per anni è stato il cardine della BCE) di Friedman. La tesi sostenuta dall'autore è che entrambe le filosofie sbaglino a fondarsi sull'assunto per cui serva necessariamente un monopolio dell'offerta di moneta da parte delle banche centrali.

    Monopolio il quale non fa che creare, secondo la scuola austriaca (di cui l'autore come anche il sottoscritto sono seguaci) di economia, una inevitabile distorsione del mercato dal momento in cui non esiste più la convertibilità delle valute in oro (cioè dal 15 Agosto 1971). L'Euro non è affatto immune da questo tipo di distorsioni, ed è possibile rendersene conto analizzando appena appena la sua struttura: una moneta unica che per 10 anni ha garantito a Paesi come Italia e Grecia di pagare tassi di interesse sul d.p. molto meno alti di quelli che essi realmente pagherebbero, data la loro struttura economica. Sono queste distorsioni, gravi e perpetuate, che ci hanno fatto pagare il conto fra il 2010 e il 2011, non quello che ha fatto/non ha fatto il Governo di turno.

    Il problema è sempre quello, ossia avere una banca centrale unica stampatrice di moneta e non riuscire così a rendere la moneta quello che esattamente è, ossia un bene come tutti gli altri. Circolabile liberamente, senza imposizioni da parte dei vari Stati o super-Stati (tipo l'Eurozona), e soggetta alle leggi del mercato come tutti gli altri beni. Questo è ciò che predica la scuola austriaca e ciò che finora non è mai stato fatto.
    «L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)

  6. #12686
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Stau Visualizza Messaggio
    Sto post l'ho visto solo ora, pardon

    Dunque, Domenico, concordo con te sul fatto che Draghi segua effettivamente una politica piuttosto diversa da quella di Greenspan, Abe e anche Bernanke (che di fatto ha immesso quintali di dollari nel sistema e non ha intenzione di smettere...convinto lui). Non sono paragonabili, anche se la strada intrapresa è quella dei tassi nulli fino a chissà quando. Ma il punto non è tanto questo.

    Il punto dell'articolo che io ho linkato è che, oggi siamo di fronte al grande fallimento sia del keynesismo (politica intrapresa da Greenspan, altro liberista solo a parole), sia - anche se in forma più ridotta - del monetarismo (che per anni è stato il cardine della BCE) di Friedman. La tesi sostenuta dall'autore è che entrambe le filosofie sbaglino a fondarsi sull'assunto per cui serva necessariamente un monopolio dell'offerta di moneta da parte delle banche centrali.

    Monopolio il quale non fa che creare, secondo la scuola austriaca (di cui l'autore come anche il sottoscritto sono seguaci) di economia, una inevitabile distorsione del mercato dal momento in cui non esiste più la convertibilità delle valute in oro (cioè dal 15 Agosto 1971). L'Euro non è affatto immune da questo tipo di distorsioni, ed è possibile rendersene conto analizzando appena appena la sua struttura: una moneta unica che per 10 anni ha garantito a Paesi come Italia e Grecia di pagare tassi di interesse sul d.p. molto meno alti di quelli che essi realmente pagherebbero, data la loro struttura economica. Sono queste distorsioni, gravi e perpetuate, che ci hanno fatto pagare il conto fra il 2010 e il 2011, non quello che ha fatto/non ha fatto il Governo di turno.

    Il problema è sempre quello, ossia avere una banca centrale unica stampatrice di moneta e non riuscire così a rendere la moneta quello che esattamente è, ossia un bene come tutti gli altri. Circolabile liberamente, senza imposizioni da parte dei vari Stati o super-Stati (tipo l'Eurozona), e soggetta alle leggi del mercato come tutti gli altri beni. Questo è ciò che predica la scuola austriaca e ciò che finora non è mai stato fatto.
    Non è che non sia mai stato fatto solo nell'Europa sovranazionale che tanto disprezzi.
    Non è mai stato fatto da nessuna parte.
    Io non ho nulla contro la bitcoin,anzi.
    Quanto alla distorsione di cui parli,tu continui ad eludere un punto-chiave:essa doveva essere limitata nel tempo,perché i P.I.G.S.,se non fossero stati tali nella testa e nella mentalità,avrebbero sì goduto di un vantaggio iniziale,legato ai bassi tassi d'interesse che l'euro garantiva al suo avvento,ma rendendo competitivo il proprio sistema economico a suon di riforme quel vantaggio,INDIPENDENTEMENTE DALL'EURO,lo avrebbe perpetuato rendendosi competitivi di per sè.
    Tu metti sotto i piedi il principio di responsabilità,continuando a sostenere che l'euro abbia deresponsabilizzato le classi dirigenti dei PIGS.Se io offro un vantaggio a Tizio,non lo sto necessariamente deresponsabilizzando:gli ho offerto una chance.Se Tizio ha la testa scarica e non ne approfitta,è colpa mia o di Tizio?
    Se le classi dirigenti dei PIGS(peraltro irresponsabili anche prima dell'euro,vedi come stavano lira e dracma nel 1992)si sono sedute nell'euro,non puoi dare la colpa all'euro.Avevano tutto il tempo per rendersi competitive;non lo hanno fatto per lo stesso motivo per cui non lo hanno fatto nei decenni precedenti e stai certo che non lo avrebbero fatto neanche in seguito e non lo farebbero neanche se l'euro,come auspichi tu,finisse.
    Leggiti il processo all'euro che ha fatto un liberista come Zingales:
    Processo liberista all’euro e all’Italia che non sa crescere - [ Il Foglio.it › La giornata ]

  7. #12687
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Stau Visualizza Messaggio
    Sto post l'ho visto solo ora, pardon

    Dunque, Domenico, concordo con te sul fatto che Draghi segua effettivamente una politica piuttosto diversa da quella di Greenspan, Abe e anche Bernanke (che di fatto ha immesso quintali di dollari nel sistema e non ha intenzione di smettere...convinto lui). Non sono paragonabili, anche se la strada intrapresa è quella dei tassi nulli fino a chissà quando. Ma il punto non è tanto questo.

    Il punto dell'articolo che io ho linkato è che, oggi siamo di fronte al grande fallimento sia del keynesismo (politica intrapresa da Greenspan, altro liberista solo a parole), sia - anche se in forma più ridotta - del monetarismo (che per anni è stato il cardine della BCE) di Friedman. La tesi sostenuta dall'autore è che entrambe le filosofie sbaglino a fondarsi sull'assunto per cui serva necessariamente un monopolio dell'offerta di moneta da parte delle banche centrali.

    Monopolio il quale non fa che creare, secondo la scuola austriaca (di cui l'autore come anche il sottoscritto sono seguaci) di economia, una inevitabile distorsione del mercato dal momento in cui non esiste più la convertibilità delle valute in oro (cioè dal 15 Agosto 1971). L'Euro non è affatto immune da questo tipo di distorsioni, ed è possibile rendersene conto analizzando appena appena la sua struttura: una moneta unica che per 10 anni ha garantito a Paesi come Italia e Grecia di pagare tassi di interesse sul d.p. molto meno alti di quelli che essi realmente pagherebbero, data la loro struttura economica. Sono queste distorsioni, gravi e perpetuate, che ci hanno fatto pagare il conto fra il 2010 e il 2011, non quello che ha fatto/non ha fatto il Governo di turno.

    Il problema è sempre quello, ossia avere una banca centrale unica stampatrice di moneta e non riuscire così a rendere la moneta quello che esattamente è, ossia un bene come tutti gli altri. Circolabile liberamente, senza imposizioni da parte dei vari Stati o super-Stati (tipo l'Eurozona), e soggetta alle leggi del mercato come tutti gli altri beni. Questo è ciò che predica la scuola austriaca e ciò che finora non è mai stato fatto.
    Ma anche a prescindere dalla considerazione che ho fatto un rigo sopra(ripeto:un rigo sopra,atteso che ultimamente hai la tendenza a non accorgerti delle risposte che ti scrivo ),ti ribadisco quanto ti sto dicendo da mesi:
    -Io non sono liberista in politica economica.Ma se anche lo fossi,Fede,mi guarderei bene dall'auspicare la fine dell'euro ed il sostanzialmente ridimensionamento dell'integrazione europea,come fai-secondo me assai improvvidamente e mettendo a rischio le tue stesse idee-tu.Il motivo è presto detto:le forze"break-upiste"son tutto meno che liberali e men che mai liberiste e lo sai benissimo.Abbattuto l'euro,quantomeno nel sud Europa(che comprende anche il posto dove vivi tu,fino a prova contraria!)le forze al governo sostituirebbero all'eccessiva burocrazia centralista di Bruxelles uno statalismo populista e neo-nazionalista che,PROPRIO DAL TUO PUNTO DI VISTA,potrebbe risultare ASSAI PIU' SGRADEVOLE DELLA SITUAZIONE ATTUALE.
    -Questo mio punto di vista è condiviso da economisti come Zingales,Sapelli,Seminerio e Giannino e lo sai bene,visto che li postiamo dalla mattina alla sera.
    -Ti dico di più.Con un pizzico di astrattismo tu seguiti a dire."Vabbè ma noi dobbiamo pensare al meglio,non al male minore".E invece no.In politica economica vince chi è realista e sceglie il male minore.E il male minore è l'euro.Non la sovranitè.Sissignore,anche per un liberista quale sei tu.

  8. #12688
    Vento teso L'avatar di belli83
    Data Registrazione
    25/12/05
    Località
    Parma est (54m)
    Età
    42
    Messaggi
    1,999
    Menzionato
    0 Post(s)

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Intanto rimaniamo sintonizzati perchè a breve vivremo una nuova puntata della serie "come farci del male da soli e perdere quel minimo di credibilità internazionale che faticosamente avevamo recuperato".
    Io mi chiedo come si faccia ad essere così idioti..
    Ciao Tub!

    Le mie foto su flickr: http://www.flickr.com/photos/belli83/

  9. #12689
    Burrasca L'avatar di Ciccio Scozzese
    Data Registrazione
    26/07/08
    Località
    Berlino - Crevacuore
    Età
    35
    Messaggi
    5,608
    Menzionato
    0 Post(s)

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da belli83 Visualizza Messaggio
    Intanto rimaniamo sintonizzati perchè a breve vivremo una nuova puntata della serie "come farci del male da soli e perdere quel minimo di credibilità internazionale che faticosamente avevamo recuperato".
    Io mi chiedo come si faccia ad essere così idioti..
    davvero. Tafazzi e' un misero principiante a confronto.
    "Se le sciocchezze fossero materia imponibile, alcuni personaggi subirebbero aliquote confiscatorie"

    Ciao Tub.

  10. #12690
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da belli83 Visualizza Messaggio
    Intanto rimaniamo sintonizzati perchè a breve vivremo una nuova puntata della serie "come farci del male da soli e perdere quel minimo di credibilità internazionale che faticosamente avevamo recuperato".
    Io mi chiedo come si faccia ad essere così idioti..
    Lo spread intanto ha ripreso 11 punti in 24 ore scarse.Ci stiamo allontanando anche dai Bonos.

Segnalibri

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •