Intanto che decidiamo il santo,sarebbe forse il caso di osservare che qualche progresso c'è stato da quando è stato aperto il topic.
Essere sul punto di non riuscire a finanziarsi sui mercati e poterlo fare a tassi nominali umani non è la stessa cosa.
Registriamo anche che nel nov.2011 l'area euro sembrava avere le settimane contate ed oggi il break-up's index è ai minimi storici(anche se per qualcuno non è una buona notizia;onestamente,fatti suoi)e che Fitch ha apportato il primo miglioramento del ranking italiano dal 2002.Non dal 2011,proprio dal 2002.
Il tunnel continua ma almeno facciamo presente a noi stessi che non ci siamo schiantati contro la parete.E non era scontato.
il "qualche progresso" è sostanzialmente aver rallentato la caduta (e non averla fermata, contrariamente a quanto si vorrebbe far credere). Con che cosa la rilanciamo l' economia? Con la Fiat che sta per smobilitare? Con le industrie dell' elettronica strette fra l' ipertecnologua anglonippotedesca e le realizzazioni a buon mercato di Cina, India e SE Asiatico? Con il manifatturiero ormai sventrato? Per ottemperare al fiscal compact occorrono SOLDI derivanti da imposizione e risparmi. E dove li troviamo????
Non ci crogioliamo sui trend di ciò che è stato e su outlook su pura base finanziaria che restano pur sempre previsioni in ambito finanziario.
" Intra Tupino e l'acqua che discende del colle eletto dal beato Ubaldo,
fertile costa d'alto monte pende........" Dante, Paradiso XI
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Intanto Schultz candidato alla Commissione UE, è favorevole a rivedere il fiscal compact
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L'affare Alstom-Ge mette a nudo la crisi industriale francese - Repubblica.it
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Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Eh, ma il topic é da quasi tre anni che é aperto ......
Secondo me é il rosso che ci frega ....... avremo sempre l' impressione di arrivare a toccarlo e lui sfugge .... come la lepre ed il cane, insomma.
Qui continuiamo a fare discosi di pura finanza, come se i soldi per compiere le manovre necessarie debbano venire da chissà quali esercizi stilistici, e non dalla produzione. Lo strapotere del sistema economico finanziario degli ultimi trenta anni ha effettivamente spostato di parecchio il baricentro dalla economia "reale" a quella finanziario-speculativa, se così si pò dire. Il tempo della finanza creativa e suoi surrogati mi sa che ha fallito e da un pezzo. Inclusi i giochetti dei derivati & Co ....
Inutile parlare di "bad bank" e titoli trash, credo che finchè la finanza non subirà un ricollocamento al suo posto, o meglio nel suo alveo (so che é una pia illusione), ogni sforzo fatto dalla "base" sarà sempre e comunque vano.
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