Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Quando si finirà di "dare la caccia" al dipendente pubblico, non sarà mai troppo tardi. Lo so che sarà difficile, essendo diventato da un po' lo sport nazionale...
Si potrebbe intanto cominciare sfatando la balla che vorrebbe l'Italia con un n° di dipendenti incontrollato:
Italia patria dei dipendenti pubblici? No, nella media: 58 impiegati ogni mille abitanti, come in Germania - Il Sole 24 ORE
continuando poi col dire che tali dipendenti hanno un'età media, quella sì, ben superiore allo standard europeo, e che ci sono migliaia di giovani volenterosi e potenzialmente capaci che aspettano da anni di veder bandito un concorso pubblico per il settore di loro competenza.
Quindi, ciò premesso e aggiungendo che, fossi io il ministro, prevederei un ricambio del 100% tra pensionandi e neoassunti - altro che blocco del turnover!-, per quanto mi riguarda non posso che sostenere con convinzione il progetto del governo. Guardando al "mio" caso ed in generale al mio "aspirante" settore - la scuola -, fosse la volta buona che a professori ormai anziani e demotivati non per colpa loro, gioiosi di essere pensionati, si sostituisca un buon numero di giovani che non aspettano altro che poter fare il mestiere che sognano fin da piccoli.![]()
La caccia al dipendente pubblico in Italia?...
No per carità, teniamoceli tutti belli stretti e tutti con contratti simili sia gli incompetenti che quelli bravi. E poi magari già che ci siamo veniamo a parlare di meritocrazia. \as\
E comunque: nessuno ha mai detto che i dipendenti pubblici siano troppi, però è anche giusto che si licenzino quelli inefficienti, così come dovrebbe avvenire in ogni azienda del settore privato. Anzi: è doppiamente giusto visto che a pagarli sono i contribuenti, categoria della quale parlano tutti ma di fatto non se ne importa nessuno.![]()
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
Massimo ha detto esattamente di non sostituire affatto quelli che eventualmente verrebbero prepensionati. Il che è ben diverso, se permetti, da una considerazione di natura meritocratica (che, per carità, è comunque necessaria).
L'avrai scritto 10.250 volte?
Lo sappiamo che c'è una distorsione.
Mi hai preso per Borghi,che sostiene (???!!!) che l'Italia fuori dall'euro si finanzierebbe a tassi un pò più alti ma non sarebbe la fine del mondo?E che cmq,ripristinate la subordinazione della Banca d'Italia al Tesoro e l'obbligo di portafoglio,si tornerebbe a fare"quello che si è sempre fatto e che in Giappone si fa con successo"?
In particolare per Fede (Stau) ... appassionato di teoria austriaca che, ricordiamo per quanti abbiano ancora qualche dubbio, è quella che meglio descrive i principi di causa-effetto in ambito economico.
Come noto, è da decenni che tale teoria punta il dito verso l'attuale sistema monetario-finanziario caratterizzata, in particolare, da:
- riserva frazionaria del sistema bancario (moltiplicatore monetario - moneta debito)
- presenza di prestatore di ultima istanza (banca centrale)
- valute fiduciarie imposte per decreto
incolpato di essere all'origine dei cicli finanziari (ed economici).
Già ad inizio 2014 qualcosa ha iniziato a muoversi in ambienti non proprio amici degli economisti austriaci:
Bank of England:
BOE bulletin.pdf
Fondo Monetario Internazionale:
Imf study.pdf
Come sostengo da tempo, entro la fine di questo decennio assisteremo a cambiamenti epocali del sistema monetario-finanziario globale. Non ha la minima idea di dove si andrà a parare ma una cosa credo sia inevitabile ... per evitare il più grande shock di prezzo (lato inflattivo) della storia umana assisteremo al più grande shock di prezzo (lato deflattivo) della storia umana. Oramai anche in ambienti ostili alla teoria economica austriaca ci si rende conto che è necessario muoversi anzitempo affinché la leva finanziaria che sta nuovamente mandando in bolla tutti gli assets, e questa volta sta anche facendo esplodere i debiti pubblici del pianeta, non porti al tanto temuto crack up boom della teoria austriaca. Peccato che gli eccessi debbano essere riassorbiti e l'unica altra strada alternativa all'inflazione di massa è la deflazione di massa, a meno che non si creda che prima o poi la mano invisibile di Smith ci conceda la grazia ... speriamo solo che dopo lo shock finale si possa fondare il nuovo sistema su basi solide.
IL GRANDE BLUFF: Incredibile! Economisti di rilievo iniziano a mettere in discussione il meccanismo della Riserva Frazionaria delle Banche...
Fine di un tabù
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[B]Lorenzo Smeraldi : [/B]le migliori idee sono sempre quelle che vengono realizzate
Dedicata a Stau
"Il decennale Usa rende il 2,68%
Il decennale Ita rende il 3,05%"
\as\\as\\as\
"Se le sciocchezze fossero materia imponibile, alcuni personaggi subirebbero aliquote confiscatorie"
Ciao Tub.
Lorenzo, brevemente mi sono letto i link che hai fornito (memorizzandomi i file pdf, promettendomi di leggerli con calma, se ci riesco)
dunque in maniera succinta da una parte si consiglia di portare al 100% la riserva (con gli "sconvolgimenti" del caso: le banche NON centrali perderebbero la capacità di creare dal nulla nuova moneta e, quindi di riflesso, la loro funzione) mentre dall'altra 6 nazioni al mondo (Australia, Canada, NZ, Svezia, GB, Messico) hanno annullato anche il minimo della riserva frazionaria e, quindi, in teoria, una banca può prestare tutto quello che ha perché così l'economia può continuare a espandersi (secondo alcuni)
su l'1 per mille dei documenti che hai postato, ho compreso bene?![]()
you don't need the Weatherman to know where the wind blows - bob dylan
il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile - woody allen
No no figurati, non ti ho preso per Borghi, anzi i tuoi interventi sono di ben più alto livello di quelli di Borghi, incluso quello che hai citato te (tassi un po' più alti ma non sarebbe la fine del mondo? \as\ Si vada a dare un'occhiata ai tassi degli anni 1992-1997 quando il Paese non era ancora messo così in ginocchio dal punto di vista della produzione industriale com'è oggi, altrochè non sarebbe la fine del mondo
) . Diciamo che io mi sono convinto che la cosa più giusta da fare, in Europa, sarebbe resettare completamente l'unificazione al 1992, quindi tornando alle valute nazionali temporaneamente e rifare l'unificazione, passando prima x un allineamento VERO delle varie economie, che non vuol dire allineare i conti pubblici (i quali non sono che uno dei tantissimi aspetti importanti di un economia e di certo non sono quello più importante, come ha dimostrato in questi 20 anni il caso Italia), ma anche allineare le strutture delle varie economie (le bilance commerciali) e i livelli di efficienza interni (burocrazia, tempi della giustizia - che sai meglio di me quanto siano diversi tra Italia e altre zone - ,mercato del lavoro ecc.). Oltre ad allineare le economie su questo aspetto si dovrebbe fare poi un unione fiscale e un unione bancaria, dopodichè come ultimissimo passo si rifarebbe la moneta unica, ma come ultima cosa proprio. Il problema è che tutto questo sia x volontà politica che per costi che comporterebbe temo rimarrà più un auspicio mio che altro.
\fp\
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
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