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  1. #17791
    Vento forte L'avatar di and1966
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da FunMBnel Visualizza Messaggio
    Ma che vuol dire scusa?
    Se il ragionamento è "siccome non ci sono le condizioni allora non iniziamo" banalmente non si inizia mai perchè le condizioni non si creano mai.
    No, al contrario: cominciamo, che é ora.

    In questo 3D vedo diversa gente che ha avuto passaggi in terre "evolute" dal punto di vista welfare. Il (auspicabile) rientro di cervelli serve anche a questo, ovverosia ad introdurre finalmente su scala un po' più vasta una maggiore predisposizione verso la legalità, visto che notoriamente chi vive legalmente ed é ligio al dovere (fiscale e di corretto usufrutto del welfare, in questo caso) é considerato un cog....e dagli autoctoni che mettono fuori il naso solo per vacanze esotiche.
    " Intra Tupino e l'acqua che discende del colle eletto dal beato Ubaldo,
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  2. #17792
    Vento forte L'avatar di and1966
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Adrisessanta Visualizza Messaggio
    Due anni fa, giusto oggi, postavo sul mio profilo Facebook questo messaggio (ahimè ancora di stretta attualità) scritto da un lavoratore precoce che, come me, è impegnato nella battaglia per vederci riconosciuti i nostri diritti.

    Il termine democrazia significa "governo del popolo". Il concetto può pertanto assumere diverse sfumature a seconda di cosa si intenda per "governo popolare". Nell'accezione più ampia è sufficiente che il popolo abbia il diritto di eleggere i propri rappresentanti e che questi possano governare realmente il Paese; se la prima condizione è facilmente verificabile, la seconda è materia di scontro politico quando esistono poteri, più o meno forti, che si sovrappongono alla volontà popolare. Si perché oggi la volontà popolare sull’argomento pensioni è decisamente contraria a quanto stabilito dai poteri forti. Le decisioni prese ultimamente dal governo, rendono abbastanza chiaro che sono in atto discriminazioni tali da considerare in pericolo la democrazia, dal momento in cui il sistema dei capitali ha preso il controllo di tutto, in particolare del potere del popolo, delle associazioni mondiali e delle singole persone.

    Penso che oggi in Europa non ci sia più una tipologia di governo democratico, ma di un governo oligarchico, cioè in cui sono in pochi a decidere. Già perché chi ha una vera mentalità democratica ritiene che nelle idee dell’avversario politico, se così lo vogliamo chiamare, ci sia sempre almeno qualcosa di giusto. Ebbene nel nostro caso invece tutti vanno diritto come uno schiacciasassi, appiattendo tutti gli ostacoli rappresentati dalle nostre deboli difese che mettiamo in campo, come un piccolo insetto che se la prende con un elefante. Non importa a nessuno di mancare alla parola data ai lavoratori qualche anno fa….non importa a nessuno di attivare una riforma che preveda una gradualità tale da escludere persone che già si sono visti spostare il traguardo diverse volte, a cominciare da quando hanno portato da 35 a 40 anni il limite minimo per potersi ritirare dal lavoro, diventando poi 41 con la finestra unica, poi di più con l’aggancio al meccanismo dell’aspettativa di vita, ed infine la riforma odierna.

    Molti ancorati sul posto di lavoro dalle varie riforme, si trovano ancora a dover scontare il primo “scippo” di cinque anni che hanno aggiunto tempo fa e già ne hanno previsti altri in più. Sembra una commedia, purtroppo non si tratta di quella ma di un’amara realtà. Mi torna alla mente quando da bambino giocavamo tra amici con le famose biglie di vetro…ricordate? Ebbene chi riusciva a metterla in buca per primo aveva vinto la biglia del ragazzino avversario… E’ accaduto tante volte che il perdente, piuttosto che cedere la pallina di vetro all’avversario come imponeva la regola del gioco, l’afferrava sveltamente per non pagare pegno e scappava tenendola ben stretta tra le mani ridendo alle spalle del malcapitato vincitore. Oggi il nostro governo fa la stessa cosa, giunti tanti di noi a pochi anni dal traguardo, oramai allontanato e fissato di nuovo per almeno tre volte, ecco che ancora una volta ci porta via i frutti in vista della stagione di coglierli. Purtroppo qui non si tratta di biglie di vetro, ma di svariati anni della nostra vita, anni che nessuno ci potrà più ridare.

    C’è bisogno di riappropriarsi della democrazia e del nostro diritto di accedere alla pensione dopo 40 anni di lavoro (il fatidico numero magico che non doveva essere superato),
    anche perché saranno i lavoratori che avranno versato più quattrini in assoluto alle casse previdenziali, appunto per 40, ed ora se nessuno farà nulla per noi, anche più anni. Appoggiati dal sindacato e dai partiti che vorranno rappresentarci, attraverso atti di volontà come la raccolta di milioni di firme per cambiare la riforma, manifestazioni di piazza e forme di protesta, dobbiamo dimostrare che non siamo semplici numeri o animali da soma, ma uomini che sono pronti a lottare con tutte le forze per affermare i propri diritti.

    Nulla da dire, sopratutto sul passaggio in rosso, visto che qui piacciono tanto i numeri asettici ....
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  3. #17793
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da and1966 Visualizza Messaggio
    Nulla da dire, sopratutto sul passaggio in rosso, visto che qui piacciono tanto i numeri asettici ....
    Eh, li vorrei vedere 'sti numeri. Io vedo solo un'affermazione.


  4. #17794
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da FunMBnel Visualizza Messaggio
    Verifica e una volta trovato che sono falsi restituire tutto l'indebitamente percepito con gli interessi. Anche a rate (e sempre con interessi ovviamente).
    Perchè non si fa è facile:
    1. da una parte le connivenze
    2. dall'altra anche si facesse in pochi si prenderebbero la responsabilità di dire "beh no... Non sei invalido per niente" (a parte i casi clamorosi dei ciechi che guidano...) per non rischiare cause. E magari rischiare pure di perderle.
    Infatti la mettevo su un altro piano: le pensioni di invalidità decadono tutte dal giorno X, e occorre ristabilire da zero i gradi di invalidità per averne una nuova. A quel punto non si tratta di dire "non sei invalido" ma si tratta di dire "sei invalido", cosa ben diversa dal pdv legale.


  5. #17795
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da NoSync Visualizza Messaggio
    Eh, li vorrei vedere 'sti numeri. Io vedo solo un'affermazione.
    si fa presto, vedi lo stipendio medio di un muratore dal 1981 in avanti nel centro Italia, con attualizzazioni dovute al' inflazione e confronto con la pressione fiscale nel corso degli anni (prelevo alla fonte) ed il gioco é fatto. Ovviamente io ti parlo di pari categorie.

    Limitandomi ovviamente ai numeri, e senza considerare i "disagi" del periodo pre - 626 e sopratutto 81/08, testi di legge sulla sicurezza che hanno grandemente migliorato (con gli specifici decreti attuativi) le condizioni di lavoro.

    Perché, ad esempio, ti faccio presente che fino a tutti gli anni novanta non c' era una normativa che plafonasse il peso massimo indivisibile sollevabile (i famosi 25 kg), Ma si andava allegramente con sacchi di cemento in spalla 8la distribuzione pneumatica é apparsa ben dopo) da 50 Kg / cadauno.
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  6. #17796
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da and1966 Visualizza Messaggio
    si fa presto, vedi lo stipendio medio di un muratore dal 1981 in avanti nel centro Italia, con attualizzazioni dovute al' inflazione e confronto con la pressione fiscale nel corso degli anni (prelevo alla fonte) ed il gioco é fatto. Ovviamente io ti parlo di pari categorie.
    Perchè un muratore che ha iniziato a lavorare nel 1981 dovrebbe avere versato più di uno che abbia iniziato a lavorare nel 2008, visto che andrà in pensione con meno anni di contributi e la % media degli stessi sullo stipendio sarà più bassa rispetto al secondo? A fine carriera il secondo avrà lasciato allo stato ben di più del primo e si ritirerà con una pensione nettamente più bassa. Perchè dovrebbe impietosirmi il primo?

    L'affermazione di cui sopra non corrisponde al vero. O meglio, questi lavoratori magari hanno anche versato più di chiunque altro sino ad ora, ma ad ogni modo meno di quanto verserà chiunque abbia iniziato a lavorare più tardi di loro, ed in particolare negli ultimi 15 anni.


  7. #17797
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Dai che l'anno prossimo si va a votare in anticipo

  8. #17798
    Vento forte L'avatar di and1966
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    Citazione Originariamente Scritto da NoSync Visualizza Messaggio
    Perchè un muratore che ha iniziato a lavorare nel 1981 dovrebbe avere versato più di uno che abbia iniziato a lavorare nel 2008, visto che andrà in pensione con meno anni di contributi e la % media degli stessi sullo stipendio sarà più bassa rispetto al secondo? A fine carriera il secondo avrà lasciato allo stato ben di più del primo e si ritirerà con una pensione nettamente più bassa. Perchè dovrebbe impietosirmi il primo?

    L'affermazione di cui sopra non corrisponde al vero. O meglio, questi lavoratori magari hanno anche versato più di chiunque altro sino ad ora, ma ad ogni modo meno di quanto verserà chiunque abbia iniziato a lavorare più tardi di loro, ed in particolare negli ultimi 15 anni.
    Perché il primo non ha avuto, per diversi lustri, le agevolazioni sui lavori usuranti che ha avuto, e sopratutto ha, il secondo. Premesso che ormai di muratori ne sono rimasti talmente pochi .... (specie italiani, chissà come mai verrebbe da dire, ma questa é un' altra storia) .....

    Voi la mettete solo su una questione di meri soldi. Questo perché, come dice Pio, non sapete cos' é il lavoro manuale. Ma il dramma é che non lo sa sopratutto chi decide e legifera (che ne sanno un Monti ed una Fornero?), e che quindi quantifica tutto in numeri.

    Vi faccio presente un dettaglio, non da poco, visto che per mia fortuna / disgrazia ho avuto il privilegio di sedermi su entrambe le sponde, quella del lavoro meramente manuale e quella del lavoro cosidetto "di scrivania". Premesso che ognuno ha le sue difficoltà, ovviamente, é anche vero che il lavoro di scrivania, pur esigendo costanti ed ininterrotti aggiornamenti, pena il restare al palo, specie in incarichi di un certo rilievo di responsabilità, é un tipo di lavoro che quando si é acquisita l' esperienza necessaria, permette di produrre grandi ottimizzazioni anche nello sforzo, pur restando ricco di insidie (leggi, grattacapi).
    Il lavoro manuale no, cari ragazzi. A fronte di un minor carico di responsabilità, puoi ottimizzare la tecnica quanto vuoi, ma quando devi edificare un muro di mattoni al freddo, potrai velocizzare la tecnica, ma le condizioni al contorno sono sempre quelle, e di scorciatoie non ne hai: sempre mattoni e calce devi manipolare. Con tecnica, con maestria via via crecente, ma sempre in un contesto al contorno difficoltoso e sfibrante.

    Ed é quello che un tizio che si trova già 30 e più anni alle spalle sente vieppiù nel tempo, e figurati quanto è disposto a sforzarsi di capire le esigenze contabili della Fornero, vist' anche che i capisaldi e gli aventini degli scialacquatori né la Fornero e nè il bocconiano per eccellenza sono stati capaci di attaccarli con la stessa solerzia con cui hanno allungato i traguardi dei suddetti muratori. E quindi le balls girano ancor di più.

    Lo so che parlo di esempi "da lanternino", ovvero da numeri non stratosferici, secondo il vostro metro di giudizio, ma è per farvi capire che, piaccia o no, ognuno ha la sua storia che mal collima con la riga tirata a suo tempo dai "riformatori".

    E con questo, dopo l' ennesimo svisceramento di argomento, spero di essermi fatto definitivamente capire.
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  9. #17799
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da and1966 Visualizza Messaggio
    Perché il primo non ha avuto, per diversi lustri, le agevolazioni sui lavori usuranti che ha avuto, e sopratutto ha, il secondo. Premesso che ormai di muratori ne sono rimasti talmente pochi .... (specie italiani, chissà come mai verrebbe da dire, ma questa é un' altra storia) .....

    Voi la mettete solo su una questione di meri soldi. Questo perché, come dice Pio, non sapete cos' é il lavoro manuale. Ma il dramma é che non lo sa sopratutto chi decide e legifera (che ne sanno un Monti ed una Fornero?), e che quindi quantifica tutto in numeri.

    Vi faccio presente un dettaglio, non da poco, visto che per mia fortuna / disgrazia ho avuto il privilegio di sedermi su entrambe le sponde, quella del lavoro meramente manuale e quella del lavoro cosidetto "di scrivania". Premesso che ognuno ha le sue difficoltà, ovviamente, é anche vero che il lavoro di scrivania, pur esigendo costanti ed ininterrotti aggiornamenti, pena il restare al palo, specie in incarichi di un certo rilievo di responsabilità, é un tipo di lavoro che quando si é acquisita l' esperienza necessaria, permette di produrre grandi ottimizzazioni anche nello sforzo, pur restando ricco di insidie (leggi, grattacapi).
    Il lavoro manuale no, cari ragazzi. A fronte di un minor carico di responsabilità, puoi ottimizzare la tecnica quanto vuoi, ma quando devi edificare un muro di mattoni al freddo, potrai velocizzare la tecnica, ma le condizioni al contorno sono sempre quelle, e di scorciatoie non ne hai: sempre mattoni e calce devi manipolare. Con tecnica, con maestria via via crecente, ma sempre in un contesto al contorno difficoltoso e sfibrante.

    Ed é quello che un tizio che si trova già 30 e più anni alle spalle sente vieppiù nel tempo, e figurati quanto è disposto a sforzarsi di capire le esigenze contabili della Fornero, vist' anche che i capisaldi e gli aventini degli scialacquatori né la Fornero e nè il bocconiano per eccellenza sono stati capaci di attaccarli con la stessa solerzia con cui hanno allungato i traguardi dei suddetti muratori. E quindi le balls girano ancor di più.

    Lo so che parlo di esempi "da lanternino", ovvero da numeri non stratosferici, secondo il vostro metro di giudizio, ma è per farvi capire che, piaccia o no, ognuno ha la sua storia che mal collima con la riga tirata a suo tempo dai "riformatori".

    E con questo, dopo l' ennesimo svisceramento di argomento, spero di essermi fatto definitivamente capire.
    Diciamo che il discorso di fondo è corretto e condivisibile.

    Mi rimane pero' il sospetto che per ogni singolo caso bisogna fare un provvedimento ad personam in tema pensionistico.

  10. #17800
    Uragano
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da and1966 Visualizza Messaggio
    Lo so che parlo di esempi "da lanternino", ovvero da numeri non stratosferici, secondo il vostro metro di giudizio, ma è per farvi capire che, piaccia o no, ognuno ha la sua storia che mal collima con la riga tirata a suo tempo dai "riformatori".
    La questione è quella. Il muratore che ha iniziato a lavorare nel 1981 lo mandi in pensione prima del suo analogo che ha iniziato nello stesso anno alle poste?

    Ad ogni modo è un esempio come un altro (per inciso sono d'accordo con il tuo inciso riguardante le tutele arrivate successivamente) ed era la risposta ad una frase ben precisa: "lavoratori che hanno versato più quattrini di chiunque altro in assoluto alle casse previdenziali". Questo è falso. Non lo sono. Potranno pure avere avuto svantaggi come appunto queste minori tutele, ma se parliamo di soldi (e si parlava di soldi) quei lavoratori hanno versato molto meno di quelli venuti dopo.


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