E quindi? Che facciamo? Dichiariamo guerra alla Russia (vincendola, sottinteso) per prenderci il gas gratis o alla Francia (sempre vincendola) per prenderci le centrali nucleari?
Qui siam quasi tutti nella stessa barca eh.
E per quasi tutti intendo il mondo (l'Europa va), non gli italiani.
Vatti a vedere quante utility son saltate in UK...
Dove vogliamo andare? Finchè la crisi non rientra tocca star più a casa...
P.S.
E conosco personalmente chi sta spendendo praticamente il doppio. Lo vedo tutte le mattine allo specchio...
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Io punterei alla Svizzera![]()
Progetto fantasioso…
A noi a casa ci ha salvato la stufa e il forno a legna. Noi abbiamo ancora il gas in cucina, ma non l’abbiamo praticamente utilizzato durante tutto l’inverno, e abbiamo utilizzato più legna per ridurre al minimo l’utilizzo dei termosifoni anche nelle zone notte.
Vero e se ne leggono di tutti i colori in internet, contro il governo, le compagnie energetiche e via discorrendo, senza capire che nessuno di loro ha colpa diretta in quel che sta succedendo. Spezzo poi una lancia a favore della categoria delle compagnie energetiche che devono marginare su una piccolissima parte delle bollette e fare da raccoglitore per lo stato di oneri e imposte, subendo morosità lato incasso e essendo obbligati a scadenze inderogabili lato esborsi verso distributori, Terna e compagnia, con garanzie multimilionarie da coprire. Un lavoro pessimo che finirà per tornare a un oligopolio in pochissimo tempo, enel e pochissimi altri.
Pietro
Esattamente. Le scelte di politica energetica sbagliate si sono fatte già negli anni '80, quando fu fatto il referendum anti-nucleare cavalcando vergognosamente l'onda dell'incidente di Chernobyl (causato peraltro da una violazione del regolamento di sicurezza) e si decise di chiudere le centrali buttando a mare tutto il know how effettuato.
Da lì in avanti si è continuato a fare errori su errori. Prima o poi bisogna pagarne il conto, inutile...e adesso, complice anche la situazione geopolitica in Russia, è il momento.
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
Weeked con quasi tutti i bar/ristoranti che hanno alzato i prezzi di listino.
Aumenta tutto, tranne ovviamente gli stipendi.
Qua si fa sempre più nera...
Residenza: Altavilla Vicentina (VI)
Lavoro: Brendola - casello di Montecchio Maggiore (VI)
http://meteoaltavillavicentina.altervista.org/
Il cinico economista che è in me di fronte a questa affermazione pensa subito che sia una ottima notizia che gli stipendi non aumentino, perché uno shock esterno come l'aumento del prezzo delle materie prime, per un paese importatore come il nostro, porta ad una riduzione del reddito disponibile e quindi un aumento degli stipendi porterebbe solo più inflazione.
Capisco i problemi di chi ha redditi bassi e si trova veramente in difficoltà, ma in queste situazioni si può fare poco per mitigare la stangata, perché l'aumento dei prezzi segnala la necessità di riequilibrare domanda e offerta, aumentando la produzione e/o comprimendo la domanda. Se non ci sono margini per aumentare l'offerta (e al momento non ci sono) bisogna ridurre i consumi.
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