Portare un bambino a un funerale, anche di 6 anni, è assolutamente doveroso, per iniziare a fargli capire e spiegargli, nella maniera più dolce possibile, come funziona la vita. Cosa diversa è, in alcuni casi, la vista di un morto. Sono stato al primo funerale che avevo 7 anni e ho visto la prima "salma" a 11, solo perché i miei hanno ritenuto che, viste le condizioni, potevo farlo. Mia sorella era con me, e aveva 6 anni. Nei nostri ricordi c'è il nostro caro zio, che riposa in pace, sereno, come se dormisse. Da allora ne abbiamo viste tante, ma avendo ricevuto questa sana e "gentile" educazione, riusciamo a dargli il significato che deve avere.....Vedo troppe persone, anche amici o parenti acquisiti, che non avendo mai vissuto il dolore di una grave malattia o di un lutto, trattano queste cose con atteggiamenti spiazzanti: o come una tragedia da cui non c'è via di uscita, o con una superficialità o distacco quasi irreale, il che, ovviamente, è la modalità di una personalità immatura su queste tematiche, di esorcizzarle senza sentirsi travolti dal dolore. Sono argomenti molto delicati, sta all'intelligenza di un genitore capire quando è il momento di fare cosa, ma senza dubbio spiegare e fare capire con dolcezza è la cosa migliore.![]()
Giovanni Tesauro
Responsabile Rete Stazioni Meteorologiche MeteoNetwork-Meteo.it
Dati in diretta da Capiago Intimiano (CO, 375 m s.l.m.) http://www.dropedia.it/stazioni/intimiano_sud/index.htm
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