Beh io AL MOMENTO sono single..non credo (e spero) di rimanere tale per la vita. Io sto benissimo coi miei genitori..il rapporto è buono..è che a quasi 28 anni cominciamo a starmi strette certe ''imposizioni''...certe situazioni forzate....insomma...mi sento un po' limitato. Solo per questo fra 2 o 3 anni non mi immagino in questa casa che loro hanno sognato. Se permettete ora sogno io...
Giovanni Tesauro
Responsabile Rete Stazioni Meteorologiche MeteoNetwork-Meteo.it
Dati in diretta da Capiago Intimiano (CO, 375 m s.l.m.) http://www.dropedia.it/stazioni/intimiano_sud/index.htm
"Se le sciocchezze fossero materia imponibile, alcuni personaggi subirebbero aliquote confiscatorie"
Ciao Tub.
Leggendo i vari post mi sono fermato a riflettere sulle differenze dell'italiano medio rispetto agli altri popoli europei in merito ad alcune tematiche.
Ad esempio leggendovi ho notato come una metà di voi ha portato il discorso su un piano di indipendenza (lasciare la casa per avere una vita propria, affrontare i problemi da solo,ecc...) l'altra metà la vede solo come una "comodità" e cioè quella di "approfittare" dei genitori o suoceri per accudire/crescere i propri figli.
Principalmente in italia si ragiona a questo modo, il vedere i genitori o suoceri come ancora di salvataggio o rifugio dove aggrapparsi per i figli.Invece i genitori dovrebbero essere loro a ricevere le nostre coccole o attenzioni e sgravarli di responsabilità di sorta.
Certo io forse non faccio testo e parlo in questo modo in quanto da piccolo ho girato l'italia e non ho avuto nonni,zii o quant'altro con cui stare e anche da grande per via del lavoro che mi ha portato in giro mi sono sempre organizzato per conto mio senza chiedere aiuto ai miei ed anche ora,per ovvi motivi, chiedere aiuto ai genitori o suoceri.
Ripeto leggo un abitudine tutta italiana di considerare in primis i nonni come posto dove lasciare i propri figli.
Tutta italiana un pifferonon so in Finlandia, ma qui c'e' la stessa abitudine. I nonni servono per parcheggiare i figli - la visita dei nonni a casa la sera che tengono compagnia ai figli e aiutano a sistemare casa e' una prassi per la maggior parte delle giovani famiglie, anche perche' spesso i nonni hanno tipo 45 anni e quindi sono superattivi. Stesso dicasi per i "desideri di indipendenza". I figli a 18 anni non vedono l'ora di togliersi dalle scatole i genitori, ma i genitori continuano a iniettare soldi a quasi tutti fino a data da destinarsi.
Il mito del nord europeo che a 18 anni diventa indipendente e si cerca i lavoretti per sbarcare il lunario e', almeno qui, un mito bello e buonoconosco 30enni abbondanti che non solo continuano a ricevere supporto regolare dai genitori pur con un lavoro fisso, ma che mantengono anche la residenza a casa dei genitori per pagare meno tasse (se i genitori vivono magari in qualche paese sperduto con agevolazioni fiscali) e farsi pagare ogni tanto qualche bolletta.
Eeeh...![]()
"You are not entitled to your opinion. You are entitled to your informed opinion. No one is entitled to be ignorant." (Harlan Ellison)
Non so se in tutta la finlandia è come a rovaniemi,ma trovare i nonni che vengono usati per parcheggio dei nipoti è molto raro.qui tutti dai ragazzini ai matusa sono pieni di indipendenza e preferiscono che non la si ostacoli.
per quanto riguarda i ragazzi, arrivati a 18 anni la maggior parte emigra al sud, strano effetto dire una cosa del genere per un italiano, e poi tornano su a far visita appena possibile. il cordone ombelicale familiare è rescisso intorno ai 18/20 anni per i motivi di prima.Confermo però la questione residenza per agevolazioni fiscali soprattutto per le regioni del nord .
Parlando una volta con una finlandese mi ha detto che da loro è molto raro che uno a 18-19 anni stia ancora a casa dai genitori. Spesso se ne vanno a 15-16, vivono assieme in case di studenti (anche ancora in età scolare) e con affitti agevolati o aiuti statali.
La persona in questione (quando ci parlai aveva 20 anni) viveva da sola già da tre anni, e nella stessa città dei genitori (Joensuu se non ricordo male) , a pochi chilometri da loro.
Gli ho chiesto se coi genitori si vedeva spesso, non mi andava di farle domande personali tipo "ma ci vai d'accordo?". Mi ha detto che si, si vedevano spesso, una o due volte la settimana a cena.
E' la stessa cosa che faccio io coi miei... abitiamo a nove km di distanza, e ci vediamo 1-3 volte a settimana a cena, e spesso la domenica a pranzo...
L'unica cosa, è che io me ne sono andato da casa a 32 anni, quindi molto...molto oltre questa media finlandese (che poi chissà se è una media diffusa, io ho parlato con UNA persona di UNA città della finlandia... ).
Probabilmente sta storia che a 18 anni in Europa vivono già tutti da soli è un mito romantico esagerato... però penso sia molto, MOLTO raro che un trentenne stia ancora nella casa paterna... da noi è cosa comune.
C.
"S'è la notizia fossi confermata sarò zio."
Per fare un discorso basato sulla realtà delle cose, bisognerebbe partire da statistiche italiane ed europee, certo che a vedere quello che sono i ricavati da lavoro etc, non mi pare strano che più che di famiglie, spesso si debba parlare di tribù, in cui i nonni sono elemento di stabilità e di finanziamento per i genitori, che altrimenti non saprebbero come andare avanti in certi momenti...una famiglia di amici miei, giovani quanto mia figlia, lavorano tutti e due, tre figli, hanno dovuto affrontare il cambio di lavoro del padre, da fotografo a pellicola ad infermiere, con tre anni mi pare di studi, appoggiati dai genitori. Adesso si sono rimessi in linea e son contenti, ma hanno dovuto stringere la cinghia per un bel po'.
Bisogna sempre vedere la consistenza, la stabilità, le prospettive di lavoro, che ora non sono certo delle migliori.
In quanto al rapporto nonni nipoti, è una di quelle cose che sono importanti per i ragazzini e per i nonni, nel senso che veramente, a parte gli sfruttamenti sempre possibili per babysitteraggi selvaggi ed imposti, possono illuminare la vita di grandi e piccini, come si dice.
Una volta ho letto un'intervista a Linus Torvalds, che-diceva- aveva vissuto, uscito da una famiglia di giornalisti e politici sempre in dibattito, in una casa che era un porto di mare, a casa del nonno Statistico all'Università di Helsinkj, che non solo gli faceva usare il suo Pc, uno dei migliori dell'epoca, ma gli commissionava lavoretti informatici pagati, cosa che assieme al lavoro di Tutor , gli consentiva di vivere benissimo in un quadrato di circa 500 metri di lato nella città, diceva lui, per tutto il corso di laurea....Diceva che faceva passeggiatine rare in campagna , e stava benissimo....
Naturalmente, queste sono storie anche un po' pittoresche, ma il fatto che i bambini ed i ragazzi possano un po' scegliersi le persone con cui stare, secondo me è importante, nonni, zii, famiglie amiche etc.
bruno bournens,fraz san lorenzo,collalto sabino, rieti, lazio. 850 m s.l.m.* lat 42 09 45.0 N long 13 03 04.0 E * Foto Avatar: Zefirino, gatto Baropatico...che ora si chiama Tìtolo.
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