Secondo me caldo e freddo sono uno stato mentale... cioè, sopportarli o meno dipende anche da una certa predisposizine mentale.
Personalmente sono un pinguino e ho sempre sofferto molto il caldo. Però mi sono accorta che, se riesco a interiorizzare il fatto che "fa caldo" e quindi è inutile menarsela, lo reggo molto meglio.
Sono arrivata a questa conclusione l'anno in cui dovevo lavorare in pianura, dalla fascia pedemontana scendendo man mano verso Sud. Ovviamente a piedi, percorrendo kilometri e kilomeri di stradine fra i campi. E ovviamente cia siamo resi conto della necessità di questi sopralluoghi a maggio inoltrato. Quindi man mano che mi inoltravo nella pianura, le temperature salivano.
Però sono sopravvissuta. E ho imparato a non usare l'aria condizionata, così sento di meno lo sbalzo termico quando esco fuori.
Non penso c'entri l'età; in altri momenti, quando quello che sto facendo non mi entusiasma di per sé, soffro maledettamente il caldo... ma anche la fame, il sonno, la sete... insomma, divento rompipalle, ma non per il caldo, è uno stato in sé...
Al di la del discorso "percezione" che è molto soggettivo, credo che sia fuori di dubbio che con l'età vi sia un peggioramento della funzionalità del sistema di termoregolazione endogeno.
“Sopra le nuvole il meteo è noioso”
Il trucco è non pensarci.
Segnalibri