
Originariamente Scritto da
Friedrich 91
Il bitcoin non c'entra nulla con le azioni. E' invece molto più vicino al lingotto d'oro come tipo d'investimento, in quanto, esattamente come lo era l'oro fino al 1933 negli USA e fino al 1914 in Europa, non è una moneta a corso forzoso imposta dalle banche centrali.
Al contrario è una moneta la cui quantità è limitata, non è stampabile in nessun modo, e dunque tende ad apprezzarsi nel tempo ogni qualvolta aumenta la domanda. Esattamente come faceva l'oro nell'ottocento/prima metà del novecento e come ha fatto anche dal 2000 in avanti.
Non voglio fare pubblicità a tutto ciò ma oggi sono personalmente sempre più convinto che in finanza i soldi si faranno da questo tipo di cose: oro e criptovalute in primis.
Il motivo è che la situazione finanziaria e monetaria globale sta diventando, come ovvio che sia viste le politiche interventiste di cui stiamo pagando il conto (stampa moneta per salvare governi e sistemi bancari falliti), sempre più instabile negli ultimi anni.
Dal 1990 ad oggi le crisi economiche nel mondo sono state tantissime e con ogni probabilità quella del 2008 è solo un antipasto di quella che ci attenderà tra qualche anno, quando la bolla dei titoli di Stato, che è una VERA bolla (a differenza di quella del bitcoin).
Per cui si va sempre più verso beni rifugio (oro) e verso monete che non rischiano di svalutarsi mostruosamente dalla sera alla mattina (ad esempio immaginati se qualche genio de noantri pensa di uscire dall'Euro e svalutare per creare magicamente ricchezza e felicità per tutti, cosa probabile quando alla BCE ci sarà Weidmann e non più Draghi

).
Il mercato azionario oggi è il passato e non lo dico io, che non conterei nulla, ma i dati stessi. Il rendimento del FTSE 100 dal 1985 al 2010 è stato del 7.48% mediamente, ma nel decennio 2001-2010 il rendimento medio è stato solo dello 0.94% ! Il trend, insomma, è chiaro: nel mercato azionario oggi ci sono le briciole da raccogliere e poco più.
Per come la vedo io comprare criptovalute e oro oggi non è la scelta di uno speculatore bastardo, è la scelta di uno che giustamente non è un c*****e e non vuole farsi fottere i risparmi dallo Stato e dal sistema bancario quando giungerà il momento (e giungerà, questo è certo).
E' ora di aprire gli occhi e smetterla di credere che la soluzione ai nostri problemi possa arrivare da qualche pianificatore economico a Roma, Francoforte o Bruxelles: la soluzione è individuale, ognuno deve cercare di informarsi, capire e agire di conseguenza. Altrimenti la tosatura da parte degli Stati e dei sistemi bancari a riserva frazionaria super-indebitati arriverà implacabile tramite patrimoniali e simili.
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