Grazie di cuore*
POtevate scrivermela subbito la formulaa perooooo
pigramente pensavo fosse qualcosa di cosi' contorto che nemmeno ho spremuto le meningi per pensare che avrei dovuto solo aggiungere l'anno attuale, e dunque il 2014.... :-/
.."Ma una parte di me ascoltava il silenzio di quel bosco,di tutti quegl'esseri nascosti,e pensavo..esiste anche questo intorno a noi,cio' che non verra' mai toccato,nè visto da tutti gli uomini comuni..solo da quelli che vivono davvero..
Non so reperire la fonte e lo chiedo qui
Vi risulta una nevicata da 2 m nell'inverno 400-399 a.C su Roma?
Non ho capito perché il 1190 da solo è nell'XI, mentre il 214 è mnel III e il 336 è nel IV... Col 1100 a. C. si conclude l'XI e andando all'indietro si enra nel XII...
...che casino... l' a.C. è sempre un problema...
A parte ciò, attenzione in generale a come si applica la formula 2014 + anno a.C.
Spesso la datazione "tot anni da oggi" deriva dalle datazioni radiometriche, nelle quali si determina una data in base al decadimento costante di un isotopo radiottivo, misurando quanto ne resta in un certo momento (o quanto se ne è prodotto di diverso da esso). Va da sè che il numero di anni ricavato è "a partire dal presente" e infatti quasi sempre si specifica con la sigla BP (before present).
In teoria, a questo punto, diverrebbe necessario, a fianco della data BP, mettere anche qual'è l'anno di riferimento, ovviamente, dato che chi leggerà il testo fra dieci anni dovrà tenere conto anche di questo intervallo tempo (ben deducibile in un testo a stampa, ma non sempre su internet).
In realtà, nel caso di una datazione radiometrica, il problema non si pone, per questini intrinseche al metodo stesso.
Si ha a che fare infatti con date espresse come "intervalli di probabilità", quindi ad esempio "2500 anni BP +/- 50" (diffidate delle datazioni radiometriche tipo " 2520 anni BP" e basta, sono prive di significato e concettualemte false...).
E' chiaro che, con un margine di errore dell'ordine dei 100 anni, il calcolare il tutto a partire dal 2014 piuttosto che dal 2016, non influisce minimamente sulla precisione del risultato.
Bisogna sempre distinguere fra pubblicazioni scientifiche e di divulgazione. In una pubblicazione scientifica ci deve essere anche l'indicazione i dove son state fatte le misurazioni, con tutti i riferimenti per valutare l'accuratezza delle misure, se no stiamo parlando di fuffa, come si dice.
Insomma, se io dico che qui da me ci sono 10 gradi, dico una fesseria, ovvero, siamo buoni, parlo in maniera colloquiale fra persone che si accontentano del così per dire, dovrei tanto per cominciare specificare se Celsius o Fahrenheit, il termometro che la misura, dove è messo, etc etc. Son cose che si sanno....
D'altro canto in Internet ci sono sia la precisione scientifica, sia la divulgazione più fantasiosa, si sa.ciao![]()
bruno bournens,fraz san lorenzo,collalto sabino, rieti, lazio. 850 m s.l.m.* lat 42 09 45.0 N long 13 03 04.0 E * Foto Avatar: Zefirino, gatto Baropatico...che ora si chiama Tìtolo.
Su questo punto specifico delle datazioni, come divulgatore, dissento.
La gente si aspetta sempre "date numeriche", e confida in esse come se il numero fosse una garanzia di precisione e di veridicità. E spesso si fissa su quel numero e lo usa per confronti fra date diverse. Mi sembra come minimo doveroso avvertire che quel numero non esiste, e che una data radiometrica 4350 anni BP e una 4420 anni BP sono assolutamente identiche come significato, ovvero la seconda non è più antica della prima, potrebbe anche essere più recente, di fatto si ricoprono. Altrimenti si creano le false cronologie.
Finché non ci lavori dentro, ti assicuro che non ti rendi conto della portata della questione. Ma prova a discutere con un appassionato di argomenti storici, e fagli capire che il reperto del 1210 (radiometrico) e quello del 1340 (radiometrico) non sono utilizzabili per stabilire alcun nesso evolutivo fra i due! Oppure che preferisco datare un oggetto in base a confronti stilistici, fonti iconografiche e testuali, piuttosto che avere un "anno preciso".
Nel caso delle eruzioni di cui sopra, ad esempio, se si è ricavata la data da un testo (che so, nel terzo anno del regno di Augusto accadde"), allora questo evento lo posso veramente mettere in serie cronologica prima di un altro e dopo di un altro analogamente datati.
Ma se è stata datata radiometricamente una colata, quella non la posso inserire in una scala cronologica di questo dettaglio, perché non ha un anno bensì un range di anni di probabilità.
Se immagino una linea del tempo, avrò una serie di punti ordinati (le date da documenti) e a fianco delle graffe o dei segmenti, talvolta che si ricoprono fra loro, e che possono ricoprire più punti-data (le date radiometriche).
Se non procedo con questa distinzione, creo una falsa storia, che, anche se divulgativa, sempre falsa rimane. Con l'aggravante di rivolgersi a persone che non hanno voglia/intenzione/strumenti per approfondire di persona, e che fanno atto di fiducia nella bontà delle affermazioni lette.
A quel punto, meglio restare a un gradino di genericità maggiore.
Una divulgazione è buona se fatta cpmunque con rigore concettuale, altrimenti lasciamo il campo ai giornalisti e alle wikipedie.
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