Tra le notizie di oggi, un missile antiaereo ucraino sarebbe caduto nella regione di Brest in Bielorussia, convocato l'ambasciatore ucraino a Minsk.
Intanto il presidente serbo Aleksandar Vucic ha revocato lo stato di massima allerta per le forze armate, dopo i disordini a Mitrovica degli scorsi giorni. I cittadini serbi hanno anche rimosso i blocchi stradali.
dalla storia si impara che non si impara dalla storia
L'esercito russo è realmente allo sbando, ma comunque è in grado di schierare numeri imponenti di soldati e di artiglieria, quando hanno annunciato la mobilitazione era stato immediatamente evidente che questo gli avrebbe permesso di stabilizzare la situazione almeno per qualche mese.
Al momento la linea del fronte è molto più corta rispetto all'estate e in buona parte delimitata dal fiume Dnipro, quindi i russi hanno potuto predisporre fortificazioni in stile prima guerra mondiale, con un numero elevato di soldati e armamenti scarsi sono riusciti a stabilizzare la situazione, anche se ad un costo umano assurdo. Che la loro potenza di fuoco non sia paragonabile agli scorsi mesi lo vedi anche in situazioni come Bakhmut, dopo mesi di assalto continuo la città non è stata rasa al suolo come Mariupol o Severodonetsk. Sono usciti video di proiettili con data di produzione 2022 e per quanto possano aver aumentato la produzione non sono nemmeno lontanamente vicini a quello che consumano, ancora meno a quello che gli servirebbe.
Agli ucraini serve tempo per ripetere la strategia di graduale logoramento della logistica russa e deterioramento delle loro capacità di combattimento nelle nuove zone del fronte, i russi hanno difeso Kherson per oltre tre mesi dall'inizio dell'offensiva Ucraina prima di essere costretti a ritirarsi, in una situazione molto più vulnerabile di quella attuale. È passato appena un mese e mezzo da quando gli ucraini hanno cominciato a focalizzarsi sulle altre zone dopo la liberazione di Kherson, è troppo presto per trarre conclusioni.
I russi perdono ogni settimana (o due se prendiamo stime più benevole) il numero di uomini che gli USA hanno perso in Iraq in 10 anni, non è comunque una situazione sostenibile.
Anche il clima molto caldo non aiuta le operazioni offensive, troppo fango anziché terreno ghiacciato come lo scorso febbraio.
La minaccia maggiore per i russi comunque sta diventando quella economica, con in prezzi del gas rientrati a livelli meno estremi e volumi scesi enormemente, mentre il petrolio russo viene venduto attorno ai 50 dollari al barile, per l'economia russa le cose si mettono male, mentre ormai è evidente che l'Europa abbia superato la fase peggiore (riserve di gas all'83% e stabili da 10 giorni).
Se USA ed EU vogliono chiudere la guerra nel 2023 basta che forniscano agli ucraini mezzi sufficienti, non ci vorrebbe nemmeno tanto, ATACMS, carri armati e IFV, piu un po' di artiglieria e munizioni in abbondanza basterebbero a garantire una netta superiorità agli ucraini.
Ultima modifica di snowaholic; 31/12/2022 alle 15:27
Ma magari guarda... Fosse dipeso da me avrei dato all'Ucraina praticamente qualsiasi cosa per ricacciare l'esercito russo a calci talmente indietro fino a far loro attraversare il Volga a nuoto.
La parte che mi preme è quella che ho grassettato: Se USA ed EU vogliono chiudere la guerra nel 2023... Ecco, lo spero.
Lou soulei nais per tuchi
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Per l’intelligence danese, a febbraio #Putin era in cura per un cancro. Tra gli effetti collaterali più noti del trattamento ormonale cui il presidente russo si stava sottoponendo in quel momento ci sono "le manie di grandezza". Sarebbe stato proprio il farmaco uno dei fattori scatenanti del conflitto.
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