
Originariamente Scritto da
snowaholic
Battista, come già la presidente del consiglio, fa argomentazioni pretestuose decontestualizzando singole parole o frasi, nel caso di Battista anche con virgolettati inesistenti come quella "dittatura rivoluzionaria".
Il Manifesto deve la sua notorietà alle prime due parti, in cui critica il nazionalismo e il totalitarismo degli stati nazione dell'epoca e suggerisce come obiettivo "far nascere il nuovo organismo che sarà la creazione più grandiosa e più innovatrice sorta da secoli in Europa; per costituire un saldo stato federale, il quale disponga di una forza armata europea al posto degli eserciti nazionali; spezzi decisamente le autarchie economiche, spina dorsale dei regimi totalitari; abbia gli organi e i mezzi sufficienti per far eseguire nei singoli stati federali le sue deliberazioni dirette a mantenere un ordine comune, pur lasciando agli stati stessi l’autonomia che consenta una plastica articolazione e lo sviluppo di una vita politica secondo le peculiari caratteristiche dei vari popoli."
Anche il passaggio sulla proprietà privata è evidentemente pretestuoso, considerato che il manifesto si colloca saldamente in una visione di economia mista perfettamente in linea con le politiche seguite nel dopoguerra da socialisti e popolari. L'esproprio dei terreni nell'ambito della riforma agraria e la nazionalizzazione dei monopoli naturali come l'energia elettrica sono gli esempi pratici della limitazione della proprietà privata suggerita nel Manifesto.
L'unico aspetto parzialmente vero è che l'ultima parte del manifesto è molto più discutibile, in quanto ipotizza la nascita della federazione europea sull'onda di un movimento rivoluzionario alla caduta dei totalitarismi, ponendo la soluzione federale come un fatto compiuto e non come una costruzione democratica dal basso. Ma il manifesto è stato scritto nel 1941 e la storia è andata in una direzione diversa, dal momento che la caduta del fascismo e del nazismo è avvenuta tramite una occupazione militare straniera (USA a ovest, URSS ad est) e non tramite una rivoluzione dall'interno. Gli autori del manifesto (o meglio quelli che sono sopravvissuti alle persecuzioni fasciste) si sono impegnati nella costruzione della CEE e della UE come
li conosciamo adesso, quindi non ha senso aggrapparsi ad un testo scritto in piena guerra mondiale quando abbiamo esempi concreti di come abbiano cercato di realizzare i loro ideali.
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