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  1. #14471
    Uragano L'avatar di FunMBnel
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    Predefinito Re: Evoluzione della crisi ucraina

    Citazione Originariamente Scritto da lg59 Visualizza Messaggio
    Ma che sta a di',come direbbero a Roma.La retorica bellicista di questa sezione del forum è disarmante,ormai tutte le voci che manifestavano opinioni dissenzienti all'interno della pagina sono scomparse,ormai mi sembra che ve le cantate e ve le suonate.Ora dimmi una plausibile ragione per cui il paranoico di Mosca avrebbe interesse ad attaccare un paese nato.Paranoico, non pazzo come a volte scrivi.La provocazione dei droni sul cielo della Polonia sono appunto una provocazione,alla quale bisogna rispondere in via diplomatica mantenendo i nervi saldi e non offrire pretesti.I danni sul suolo polacco son avvenuti per le conseguenze dell'abbattimento dei droni,non per un attacco diretto degli stessi.Bisogna buttare acqua sull fuoco,non soffiare.Ridicolo Tusck che evoca guerre mondiali.Ben venga il riarmo europeo,ben venga la deterrenza nucleare europea sotto l'ombrello di Francia e Gran Bretagna,al limite ben venga una nuova guerra fredda in cui uno degli attori non è più l'america ma l'europa.Guerra,ma fredda,appunto.
    oh niente di personale eh,mi stai pure simpatico in via virtuale anche se non ti conosco di persona,ma reprimiamo per favore questo desiderio di menare le mani!
    Visto che in questa sezione bellicista del forum siamo tutti guerrafondai per fortuna che ci sei tu a spiegare che quando una potenza ostile non solo provoca, ma invade il tuo spazio aereo devi comunque porgere l'altra guancia.
    In effetti non fa un piega visto che nel recente passato, si parla del XXI secolo non del 1700, ha funzionato così bene: Georgia, Armenia, Crimea e Ucraina.
    Ma vedrai che la prossima volta sarà diverso...
    Poi tocca leggere la massima di Einstein.
    Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
    27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.

  2. #14472
    Uragano L'avatar di FunMBnel
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    Predefinito Re: Evoluzione della crisi ucraina

    Citazione Originariamente Scritto da Lou_Vall Visualizza Messaggio
    Fanno questi finti "attacchi" ogni giorno e sveneranno le casse NATO con quel che costa anche solo far decollare un aereo.
    I giornali filorussi saranno già lì con la calcolatrice alla mano per strombazzare quanto ci costa una cosa del genere e gridare a gran voce contro il riarmo e i soldi che "vengono sottratti a scuola e sanità".
    Visto come sono messi buttarla sul piano economico mi sembrerebbe un'idea geniale.
    Pensi che la differenza in termini di costo sia se l' F-35 decolla per 2 ore?
    Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
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  3. #14473
    Burrasca L'avatar di Corry
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    Predefinito Re: Evoluzione della crisi ucraina

    Eh sì l’Europa forse riuscirà a spendere ben più del 2% del pil mettendoci pure i ponti mentre la Russia quanto spende? Il 20/30/40/50?
    Progetto fantasioso…

  4. #14474
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    Predefinito Re: Evoluzione della crisi ucraina

    Citazione Originariamente Scritto da FunMBnel Visualizza Messaggio
    Visto che in questa sezione bellicista del forum siamo tutti guerrafondai per fortuna che ci sei tu a spiegare che quando una potenza ostile non solo provoca, ma invade il tuo spazio aereo devi comunque porgere l'altra guancia.
    In effetti non fa un piega visto che nel recente passato, si parla del XXI secolo non del 1700, ha funzionato così bene: Georgia, Armenia, Crimea e Ucraina.
    Ma vedrai che la prossima volta sarà diverso...
    Poi tocca leggere la massima di Einstein.
    E dici bene,sezione bellicista,meno male che ci sono io a stimolare un po di contradditorio!
    I paesi che hai nominato sono tutti ex urss mi pare,e nella mentalita' revanscista del nostro amico tutti territori che dovrebbero ritornare in un modo o nell'altro alla grande madre.Mica ho detto che e' ne giusto ne auspicabile.
    In quanto alla potenza ostile,e' ostile appunto a queste nazioni che hai menzionato,alla mia non.mi pare o non direttamente comunque.
    La provocazione probabilmente c'e' stata,come innumerevoli altre nella storia,mantenere i nervi saldi non vuol dire calare le braghe,,ma rispondere con fermezza ma con saggezza.
    Ce ne sono state peggiori nella storia( cuba 1962?siamo ancora qui forse perche' gli attori di allora han mantenuto il sangue freddo).
    E non solo da quella zona del mondo.
    Ripeto che visto come si stanno modificando gli equilibri geopolitici del pianeta sono strafavorevole ad un potenziamento ed integrazione di un esercito europeo,e soprattutto ad una deterrenza nucleare europea,dato che l'esistenza della bomba e' quasi l'unico motivo che ci ha fatto vivere in pace in questa zona del mondo negli ultimi 80 anni.
    Fino a che a qualche idiota non verra' in mente di tirarla davvero.

  5. #14475
    Vento moderato L'avatar di Gianni78ba
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    Predefinito Re: Evoluzione della crisi ucraina

    Ma come casso è che Ucraina e Russia si lanciano centinaia di droni ogni notte e non sono ancora andate in bancarotta?
    Solo stanotte la russia ne ha abbattuti più di 200 mentre altri hanno colpito stabilimenti Gazprom (evviva!).

    Non sarà che per abbattere i droni non servono mica i miliardi e che una volta prese le misure il problema sparisce con due spicci?

    Riguardo la guerra in Europa l'abbiamo dimenticata grazie all'unione europea.
    Basterebbe questo per tenercela stretta. Ed è il motivo per il quale se dovesse scoppiare un conflitto su vasta scala questa volta l'Europa si siederebbe con una birra in mano a guardare mentre gli altri si scannano su altri territori (ovviamente metaforico perchè le ricadute economiche le avremmo anche noi).
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  6. #14476
    Vento moderato L'avatar di Gianni78ba
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    Predefinito Re: Evoluzione della crisi ucraina

    Citazione Originariamente Scritto da Corry Visualizza Messaggio
    Eh sì l’Europa forse riuscirà a spendere ben più del 2% del pil mettendoci pure i ponti mentre la Russia quanto spende? Il 20/30/40/50?
    il 6%, quanto prendeva la dc a Sesto San Giovanni; meno del 20% della spesa pubblica totale.
    In ogni caso in assoluto parecchio più dei singoli stati europei più grandi nonostante un PIL inferiore a quello di ciascuno di loro.
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  7. #14477
    Burrasca L'avatar di Corry
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    Predefinito Re: Evoluzione della crisi ucraina

    Solo? Pensavo davvero molto di più
    Progetto fantasioso…

  8. #14478
    Vento moderato L'avatar di Gianni78ba
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    Predefinito Re: Evoluzione della crisi ucraina

    Nella settimana prima di essere ucciso, l’attivista di estrema destra statunitense Charlie Kirk, aveva inaugurato una nuova fase della sua attività politica, portando per la prima volta il suo messaggio ultraconservatore in Asia. Il fondatore di Turning Point USA, l'organizzazione studentesca che in pochi anni era diventata una delle forze più influenti del movimento trumpista con oltre 850 sezioni nei campus americani, aveva scelto deliberatamente la Corea del Sud come prima tappa di quello che doveva essere un tour di espansione internazionale. Il 5 settembre, durante la conferenza "Build Up Korea 2025" a Seul, Kirk aveva elettrizzato la platea asserendo di avere "portato Trump alla vittoria" e celebrando quello che definiva un fenomeno globale di conversione conservatrice tra i giovani uomini.

    La scelta della Corea del Sud come destinazione inaugurale del suo impegno asiatico aveva una logica precisa. Kirk aveva individuato nel paese una situazione politica che rispecchiava le dinamiche americane che aveva contribuito a plasmare attraverso la sua attività di mobilitazione giovanile. L’ex presidente golpista Yoon Suk-yeol, ora in carcere, era un trumpiano convinto e sia lui che il suo partito erano un punto di riferimento per l’estrema destra Usa, con la quale i legami sono rimasti forti anche dopo il tentativo fallito di imporre una dittatura militare. D’altronde, non sfuggono a nessuno gli evidenti nessi tra il tentato golpe di Yoon e l’assalto al Campidoglio americano nel gennaio 2021.

    Durante il suo intervento nella capitale sudcoreana, accolto da canti di "USA" e da un'elaborata scenografia pirotecnica, Kirk aveva sottolineato che "il fenomeno dei giovani, specialmente uomini, che diventano conservatori sta emergendo simultaneamente in più continenti". La conferenza di Seul, che aveva ospitato in passato anche Donald Trump Jr., rappresentava il terreno ideale per testare la capacità di esportazione del modello Turning Point. L'evento includeva anche un concerto di musica cristiana, una sessione su "Come i cristiani possono guidare il mondo" e un videomessaggio dell'azienda americana di pannolini Everylife, che si definisce portatrice di una "missione pro-vita" e ha esortato i giovani sudcoreani a "fare più figli".

    Il tour asiatico di Kirk si era poi spostato a Tokyo, dove aveva partecipato a un simposio organizzato dal partito di estrema destra giapponese Sanseito, formazione politica emergente che ha ottenuto il suo primo successo elettorale alle elezioni di luglio per la Camera Alta del Parlamento giapponese. Il leader del partito, Sohei Kamiya, ha costruito la sua campagna elettorale attorno al tema dell'"invasione silenziosa" degli immigrati, un messaggio che risuona perfettamente con la retorica anti-immigrazione che Kirk aveva promosso negli Stati Uniti. In un'intervista pubblicata su YouTube prima dell'evento, l'attivista americano aveva espresso il suo entusiasmo per la collaborazione con quello che ha definito "un movimento contro la minaccia globalista".

    La partnership con Sanseito, un partito che si è esposto anche concedendo interviste a emittenti tv del regime russo, ha messo in luce la sofisticata strategia internazionale che Kirk stava sviluppando. Il partito giapponese ha trovato nel messaggio dell'attivista americano una validazione delle proprie posizioni su immigrazione e sovranità nazionale. La morte dell'attivista americano ha colpito profondamente Kamiya, che lo ha definito "un compagno impegnato a costruire il futuro insieme a noi", una dichiarazione che è segno di quanto fosse già avanzata la progettazione di iniziative comuni.

    Nel suo podcast, registrato dopo il ritorno dall'Asia, Kirk aveva sintetizzato la visione che guidava questa espansione internazionale. “Le stesse battaglie che stiamo conducendo negli Stati Uniti si stanno combattendo anche altrove nel mondo: l'uso politicizzato del sistema giudiziario in Corea del Sud, le questioni migratorie in Giappone”, aveva dichiarato, dimostrando di aver compreso i nessi tra gli estremisti di destra di questi paesi geograficamente e culturalmente distanti. La sua capacità di identificare denominatori comuni tra movimenti conservatori di diversi continenti rappresentava l'evoluzione naturale del modello Turning Point, che Kirk aveva costruito combinando presenza massiccia sui social media con radicamento locale capillare. L'Asia era diventata il nuovo terreno di sperimentazione per un ultraconservatorismo che ambiva a superare i confini nazionali, trasformando lo sciovinismo americano in un movimento globale.
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  9. #14479
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    Predefinito Re: Evoluzione della crisi ucraina

    Citazione Originariamente Scritto da lg59 Visualizza Messaggio
    E dici bene,sezione bellicista,meno male che ci sono io a stimolare un po di contradditorio!
    I paesi che hai nominato sono tutti ex urss mi pare,e nella mentalita' revanscista del nostro amico tutti territori che dovrebbero ritornare in un modo o nell'altro alla grande madre.Mica ho detto che e' ne giusto ne auspicabile.
    In quanto alla potenza ostile,e' ostile appunto a queste nazioni che hai menzionato,alla mia non.mi pare o non direttamente comunque.
    La provocazione probabilmente c'e' stata,come innumerevoli altre nella storia,mantenere i nervi saldi non vuol dire calare le braghe,,ma rispondere con fermezza ma con saggezza.
    Ce ne sono state peggiori nella storia( cuba 1962?siamo ancora qui forse perche' gli attori di allora han mantenuto il sangue freddo).
    E non solo da quella zona del mondo.
    Ripeto che visto come si stanno modificando gli equilibri geopolitici del pianeta sono strafavorevole ad un potenziamento ed integrazione di un esercito europeo,e soprattutto ad una deterrenza nucleare europea,dato che l'esistenza della bomba e' quasi l'unico motivo che ci ha fatto vivere in pace in questa zona del mondo negli ultimi 80 anni.
    Fino a che a qualche idiota non verra' in mente di tirarla davvero.
    Forse i Paesi nominati erano tutti se non appartenenti confinanti con l'impero romano. Magari potremmo invaderli. Magari troviamo pure qualcuno che dà la colpa dell'escalation a loro se pensassero di difendersi.

    Esercito europeo è utopia oggi e continuare a parlarne come fossa una sorta di alternativa praticabile è perdere tempo.
    Esiste la NATO che è alleanza strategica comune, bisognerebbe ricordarselo più spesso.
    La deterrenza nucleare ce l'abbiamo visto che la Francia ha già dichiarato di essere disposta ad allargare l'ombrello.

    Quanto a tirarla... Beh... Da quando è iniziata la guerra in Ucraina i russi hanno svuotato gli arsenali almeno 5 volte. 9

    E tornando alla reazione, mi piace leggere commenti come se qualcuno avesse proposto di invadere la Russia.
    Parlando invece di "fermezza", una reazione ferma quale sarebbe? Dire "poveri forse si sono sbagliati" come il minorato mentale d'oltreoceano?
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  10. #14480
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    Predefinito Re: Evoluzione della crisi ucraina

    Citazione Originariamente Scritto da marcol200 Visualizza Messaggio
    la russia ha preso un 2% dei territori dell'ucraiana in 3 anni di guerra..ora l'ucraina ha preso di mira ovviamente con le armi date dagli europeri usa e inghilterra le raffinerie russe...
    putin vende petrolio alla cina che sta facendo da strozzino alla russia.
    putin probabilmente è a corto di denari
    così facendo a est la russia se lo pappa a ovest ora ha contro tutti.
    In realtà gli attacchi sulle raffinerie sono fatti solo con armi di produzione ucraina (prevalentemente droni).

    L'amministrazione Trump ha vietato l'utilizzo dei missili di produzione americana in territorio russo (precedentemente concesso da Biden), estendendo il divieto anche a quelli di produzione europea con componenti americane o che utilizzano sistemi americani per il targeting, tipo Storm Shadow e SCALP. Anche dove la produzione è europea, spesso non siamo liberi di utilizzare o vendere le armi senza il consenso americano.

    Pentagon has blocked Ukraine from striking deep inside Russia – report | Trump administration | The Guardian

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