Costretto ancora no. Solo nel caso in cui ci sia il rischio di avere dei MIGA (again de che, nel caso...) veri in posizione di governo. Dico MIGA veri perchè quelli attuali sono solo dei patetici wannabe incapaci. O almeno lo sembrano...
Vediamo se uscirà qualcosa di nuovo al "centro" da qui al '27 perchè con l'offerta attuale piuttosto che votare e contribuire a mandare 'sta massa di deficienti da stipendiare con le mie tasse mi taglio un braccio. Meglio rosicare sul risultato che essere complici.
Ma il vero problema, ne abbiamo parlato indirettamente in altri post, è l'ignoranza e la non volontà di uscirne di un corpo elettorale (o popolazione in generale) che pur vivendo mediamente bene (parlo di questa parte di mondo ovviamente) si è convinta di essere ridotta a uomini delle caverne e dover cacciare per mangiare...
Quando penso che metà dei casini che stanno affrontando in UK son figli della Brexit (l'altra metà son dinamiche di medio e lungo periodo. un po' come da noi) e in testa ai sondaggi c'è quell'autentico criminale maggior sponsor della Brexit capisci che non c'è speranza.
Fossi in UK io sarei in piazza con i cartelli che chiedono dove sono gli Xmila milioni al giorno per il NHS che la Brexit doveva portare...
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
La Russia li ha tutti, particolarmente questa:
Eroismo di massa e desiderio di immolare se stessi per la causa comune, ma più frequentemente di immolare altri
Ma mettiamoli tutti per agevolare il dileggio di tutti quelli che credono in questa roba qui:
- Culto della tradizione del passato, spesso interpretata sincreticamente
- Rifiuto del modernismo, anche in conseguenza al primo punto, e dello spirito illuministico
- Irrazionalismo e culto dell'azione fine a sé stessa. Diffidenza per la cultura
- Rifiuto della critica e dello spirito critico
- Paura della diversità. Una conseguenza ne è il razzismo
- Frustrazione delle classi medie (piccola borghesia) a causa di crisi economiche o pressioni politiche
- Ossessione per i complotti, anche di tipo internazionale
- Percezione di un'eccessiva forza di nemici esterni, che tuttavia si ritiene di poter battere. Questa contraddizione porta tipicamente a false valutazioni degli avversari e, in ultima istanza, a essere perdenti negli scontri
- L'idea della guerra permanente e il contrasto al pacifismo. La pace definitiva avverrà solo dopo la vittoria finale
- Elitismo di massa e disprezzo per i deboli: pertanto, disprezzo da parte di ciascun ceto per il suo ceto subordinato
- Eroismo di massa e desiderio di immolare se stessi per la causa comune, ma più frequentemente di immolare altri
- Machismo, più semplice da gestire dell'eroismo
- "Populismo qualitativo". Data la negazione dei diritti individuali, il "popolo" è considerato un insieme unico la cui volontà deve essere interpretata dal leader
- Uso di una neolingua, caratterizzata da una sintassi elementare e veicolante un ragionamento critico necessariamente limitato
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Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Tre jet militari russi hanno violato lo spazio aereo dell'''Estonia - Il Post
nel frattempo ho sentito di sfuggita che forse la UE proverà sul serio a far funzionare meglio le sanzioni, ma non ho approfondito.
Comunque tutto questo più che l'inizio di qualcosa mi sembra la fine di qualcos'altro
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Tre MIG russi entrano nello spazio aereo di un Paese europeo, con una rotta diretta verso la capitale che sta a due minuti di volo e ci rimangono per 12 minuti.
Risposta NATO: "non è il tipo di comportamento che ci si aspetta da un'aeronautica militare professionale"
Un Sukhoi russo entra nello spazio aereo turco per 17 secondi, con una rotta che lo avrebbe riportato immediatamente sullo spazio aereo siriano.
La Turchia: ti abbatto l'aereo e non azzardarti a rifarlo per nessun motivo. Se sconfini ho il diritto di difendermi.
Indovinate chi mantiene le relazioni migliori con Mosca...
P.S. Fine di cosa? Non lasciarci indovinare...
Non mi sembra l'inizio di una guerra su vasta scala ma potrebbe innescare la fine dell'UE come è ora: o si disgrega, che è quello che penso si cerchi di fare con queste azioni, come una sorta di strategia della tensione su scala continentale con l'appoggio interno dei Salvini e Conte di turno, oppure... oppure boh, scegliete voi
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L’AUTOATTACCO POLACCO da IL FATTO
L’autoattacco polacco
Marco Travaglio 18 Settembre 2025
I soliti imbecilli pensano che ci occupiamo delle fake news atlantiste sull’attacco imminente o addirittura in corso della Russia all’Europa perché siamo putiniani. Abbiamo scritto fin dal primo giorno che l’invasione russa dell’Ucraina è un crimine internazionale ingiustificabile anche se provocato dalla Nato. Ma basta unire i puntini di dichiarazioni e decisioni dei leader europei pericolanti o morituri per capire che vogliono salvarsi le poltrone trascinandoci nella terza guerra mondiale con la Russia. Come Netanyahu. E inventano ogni giorno falsi pretesti, in joint venture con Kiev e sempre più spesso con Varsavia. I missili russi in Polonia erano ucraini. L’attentato russo ai gasdotti era ucraino. L’attacco russo al palazzo del governo di Kiev era un incendio che nessuna prova collega a droni russi. Il sabotaggio russo all’aereo della Von der Leyen era una bufala. L’assassino russo del nazista Nato ucraino Parubij era ucraino. E ora inizia a crollare anche il doppio attacco di droni russi alla Polonia del 10 e 13 settembre. Il premier Tusk aveva subito detto con l’acquolina in bocca: “Non siamo mai stati così vicini a un conflitto dalla Seconda guerra mondiale”. Poi, invocando l’art. 4 Nato, aveva ottenuto di militarizzare il confine Est con l’operazione Sentinella Orientale. Siccome i droni non avevano fatto morti né feriti, il governo raccontava che uno aveva colpito una casa a Wyryki (presso Lublino), sfondandone il tetto e il parcheggio.
Ora la testata Rzeczpospolita, citando l’intelligence, lo sbugiarda: la casa è stata colpita non da un drone russo, ma da un missile aria-aria Aim-120 americano lanciato da un F-16 polacco, che per fortuna non è esploso. In pratica, a causa di un mal funzionamento del sistema di puntamento, la Polonia si è bombardata da sola. Il presidente Nawrocki chiede “spiegazioni urgenti dal governo sull’incidente. Non c’è consenso a occultare informazioni. Nelle condizioni di disinformazione e guerra ibrida, i messaggi ai polacchi devono essere verificati”. Tusk risponde che comunque è tutta colpa di Mosca. Ma intanto il Comando operativo delle Forze armate polacche smentisce pure il secondo sconfinamento del 13: “Le azioni intraprese non hanno confermato le indicazioni dei sistemi radar e, di conseguenza, la violazione dello spazio aereo polacco”. Un falso allarme dovuto forse “alle condizioni meteorologiche”, come quello in Romania. A tutt’oggi – nota Gianandrea Gaiani su Analisi Difesa – non c’è uno straccio di prova dell’attacco russo alla Polonia: anzi le foto dei droni-patchwork (mitico quello poggiato come un soprammobile sul tetto di una conigliera) autorizzano i peggiori sospetti. Capito da chi dobbiamo difenderci? Da chi dovrebbe difenderci.
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