Francamente non capisco questa implicita faida tra pseudo intellettuali e pseudo non intellettuali per giudicare questo film.

È un film pesante, difficile, filosofico, e può piacere e non piacere. Che è sta storia? Il film è, credo proprio volontariamente, complicato, mai lineare, vacuo e complesso allo stesso tempo. Lento, molto lento, ma se stessimo parlando di film veloci allora vi farei volentieri compagnia guardando Fast&Furious, The transporter, o gli Avengers della Marvel.

Si può ovviamente criticare il fatto che il messaggio del film non sia ne particolarmente originale nè particolarmente profondo, visto che chiunque può pensare alle complessità della vita, al suo significato, all'importanza delle radici e alla delusione che si prova quando un simbolo (Roma in questo caso) non offre quanto sperato.

Ma allora che dire dei migliori film della storia in quanto a messaggio? Andiamo su IMDB e vediamolo insieme. Ai primi posti troviamo ancora film con messaggi semplici, genuini, che fanno riflettere. Niente che richieda un'intelligenza particolare, innata o ottenuta con decenni di scuola che sia.

Altro che intellettuali. Il film è una mazzata sugli zebedei di chi appunto intellettuale si crede, per talento, denaro, o lignaggio, ma che invece di comprendere davvero il significato della vita o, più semplicemente, fare qualcosa di veramente significativo, si nasconde dietro montagne di vacuità per celare il proprio fallimento.

Che poi mi stia sulle balle che Sorrentino abbia ringraziato un cocainomane delinquente (ma assai geniale) è un altro discorso.