ovviamente non mi riferivo al tuo caso specifico,nè ai tuoi parenti ci mancherebbe,ma in generale al comportamento di taluni turisti cafoni(ecco appunto il parallelo alle spiagge) che provocano reazioni di intolleranza.
Ne ho avuta testimonianza diretta quando sono stato in vacanza da quelle parti (sotto i portici di Merano,dove delle chiassose comitive provocavano malcelate reazioni ostili da parte dei locali).Poi ci sono anche atteggiamenti prevenuti da parte dei locali,lo sappiamo.(Però io non li ho mai sperimentati,anzi ho trovato modi gentili).
Ultima modifica di EnnioDiPrinzio; 29/03/2014 alle 20:32
Nella stragrande maggioranza d'Europa comunque i ristoranti aprono per pranzo e chiudono dopo cena, con orario continuato. Gli orari italiani sono assurdi, specie nei luoghi turistici e nelle grandi città, ma dipendono come al solito anche dalla tassazione (e fino a un paio d'anni fa pure dalla legislazione).
Scusa, ma quanti ne vedi di tedeschi ogni giorno? Quanti ne conosci nella vita quotidiana? È una generalizzazione insensata tanto quella del pensare che gli italiani all'estero siano il peggio del peggio: io non amo per niente gli italiani e li ritengo generalmente troppo casinisti (seppur con ampie differenze a seconda della zona di provenienza), ma rispetto a diversi altri (dagli inglesi ai turchi) in MEDIA si mantengono del tutto tollerabili. Così per le popolazioni germaniche, sempre in MEDIA: il senso civico è a tutt'altri livelli rispetto a quello di altre popolazioni tra cui italiani, francesi e non solo. Se prendete qualche esempio random, Germania o Italia che sia, e lo fate diventare un proxy per l'intera popolazione meritate a vostra volta di essere etichettati con pizza mafia mandolino.
posso portare due esempi (anche se con questo non voglio dire che tutti i sudtirolesi sono così, ci mancherebbe altro)
esempio1)
arriva una comitiva di motociclisti ad un bar in Valfurva, parlano solo tedesco e la barista non riesce a capire bene quello che dicono. Ad un certo punto, spazientiti i motociclisti si mettono a parlare in un italiano praticamente perfetto... il gestore del bar allora chiede loro per quale motivo parlassero in tedesco se sapevano così bene l'italiano, la risposta: "eh sa, siamo di Merano"...
esempio2)
comunicazione fra comitati dello stesso ente:
Lombardia: "Pronto?"
Bolzano: "Südtiroler Teil, guten morgen"
allora, se sai che devi chiamare di qua dell'Ortles e conosci l'italiano, parla italiano... \fp\\fp\
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Meda (MB) 241m slm
S. Nicolò Valfurva [Forbarida] (SO) 1335m slm
nell'avatar Signor Tigro, il gatto fulmine controlla la stazione
Credo che il modello verso cui stiamo andando è proprio questo: un potere sovranazionale globale che si occuperà di cose "serie" (battere moneta, fissare i tassi di interesse, attuare politica internazionale militare) e una miriade di piccoli potentati locali, se non localissimi, che si sentiranno ganzissimi perché potranno organizzarsi in piena autonomia la sagra della polenta al ragù. E che, di fatto, non conteranno assolutamente nulla.
E' un sistema già visto e conosciuto perché è, di fatto, un sistema imperiale. Per esempio era il sistema molto in voga durante l'Impero Romano. Chi pensa ai romani oppressori e semi nazisti ha visto un po' troppo cinema americano. Nella realtà le varie province, e le varie città, godevano di una discreta autonomia. Avevano parlamenti locali, avevano governanti locali, e gestivano molte cose (a partire dalle opere pubbliche) in piena autonomia. Parlavano, inoltre, la lingua che gli pareva: Greco, Latino, Copto. Tant'è che a Costantinopoli hanno sempre parlato e scritto in greco.
Il modello al quale tendiamo credo sia questo. E sarà così perché in un mondo globalizzato lo stato nazionale (a meno che non ti chiami USA o Cina) è uno strumento del tutto inefficace. Se non si vuole contare nulla, l'unica è federarsi. D'altro canto un'aggregazione così vasta non potrà mai avere un'omogenerità della popolazione paragonabile a quella presente (e già con enormi difficoltà) in uno stato nazionale.
Ciò detto, la voglia di separazione sono curioso di vedere dove finirà. Ci si divide in Regioni? Ma mica tanto, perché poi gli Occitani chideranno la secessione per costruire la Patria Occitana. Dividiamo il Lazio? E che c'azzecca un viterbese con uno di Cassino? Dialetti differenti, storie differenti. Insomma, nel momento in cui si comincia la frammentazione si sa come comincia ma non come finisce. L'unica cosa che si sa è che queste frammentazioni saranno di fatto pura copertura e pura facciata. La sostanza sarà quella di uno stato (o un Ente o comunque si chiamerà) sovranazionale.
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
Un gruppo etnico (dal greco ἔθνος, èthnos = "popolo", "nazione") è una popolazione di esseri umani i cui membri si identificano in un comune ramo genealogico o in una stessa stirpe e si differenziano dagli altri come un gruppo distinto. Gli individui hanno spesso in comune cultura, lingua, religione, usi, costumi e alcune caratteristiche fisiche (tramandate geneticamente e dovute in parte anche all'adattamento al territorio in cui il gruppo vive).
Da Wikipedia. Pensi che con il termine "etnia" alluda a qualcosa di razzista?
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