Ah non devi dirlo a me, io il tasto spegnimento lo uso spesso ... quello dei gruppi whattsup poi è sempre inserito (ma ammetto che vacillo ...), il problema è che molti ne ignorano l'uso.
E'ovvio che questo non è colpa dello strumento ma dell'utilizzatore, se non si era capito dal mio post ... colpa mia che mi sono spiegato male.
E ugualmente non mi arrogo il diritto di decidere cosa è bene e cosa è male, ma di dire il mio parere si.
Giovanni
Avatar: la grande nevicata a Peio il 20 gennaio 2009
Tanto tanto da un kindle. Purtroppo qui non è un fatto di tecnologia ma di ... diciamo anzianità di servizio. Se io dovessi provare a leggere un libro da uno SP dopo tre pagine (forse due ...) avrei già gli occhi arrossati e il mal di testa. Però, in tutta sincerità, nella lettura resto un fan della carta, pur riconoscendo il grande vantaggio dell'avere "tanta" lettura con pochissimo spazio e peso in un kindle o similare.
Quanto alla velocità, credo siano ben pochi quelli che possono esentarsene e io non sono fra quelli, ma in realtà non vorrei essere della categoria anche se potessi. Quel che intendevo dire è che alcuni (molti?) talmente usi a questo stile di vita che lo mantengono anche fuori dal lavoro. Purtroppo mi imbatto spesso in gente preda di frenesia totale anche in vacanza ... sarò sfortunato io.
Giovanni
Avatar: la grande nevicata a Peio il 20 gennaio 2009
Crozza ora su LA7 direi che è sul nostro tema![]()
Giovanni
Avatar: la grande nevicata a Peio il 20 gennaio 2009
Giovanni
Avatar: la grande nevicata a Peio il 20 gennaio 2009
Il problema (se di problema possiamo parlare) non sono i giochini (mai citati nei miei interventi) ma l'atteggiamento nei confronti dello strumento. Per me è più schiavo dello smartphone chi lo guarda ogni 5 minuti e non lo spegne mai di chi magari ci gioca anche un'ora o due tutti i giorni ma è in grado di staccarsi dallo strumento senza andare "in cirsi di astinenza" dopo pochi minuti.
A parte il merito della discussione, vedo (e non solo nei miei interventi) che è sempre difficile far capire il proprio pensiero scrivendo qualche riga su una tastiera rispetto a quando si è "via a vis" con l'interlocutore.
Quanto alle applicazioni di Hololens è chiaro che se ci sono degli utilizzi specifici in ricerca ben vengano, ma quando parlo di "minchiate" mi riferisco, e il tono "etereo" del linguaggio mi rinforza nella mia convinzione, a questo
HoloLens Development Edition avrà un costo di 3mila dollari e già da oggi gli sviluppatori possono iscriversi al programma per avere il sistema fra qualche mese. Il kit potrebbe fornire una panoramica di quel che sarà la versione finale di HoloLens (che in realtà non è chiaro quando sarà davvero disponibile): non ci sono cavi e nemmeno dispostivi aggiuntivi, ma solo gli occhiali sovradimensionati che già conosciamo.
I sensori del visore sono in grado di mappare l’ambiente e registrare i movimenti del corpo e delle mani e far vivere all’utente un’esperienza immersiva in cui oggetti e esseri più o meno magici si muovono negli ambienti reali, una versione di augmented reality potenzialmente esplosiva dal punto di vista commerciale, in cui Microsoft crede molto.
esperienza immersiva.. se non sbaglio a Roma si dice "ma parla come magni!"
![]()
Giovanni
Avatar: la grande nevicata a Peio il 20 gennaio 2009
Diciamo che condivido la tua analisi perchè effettivamente è così purtroppo, ovvero una larga parte delle persone usa lo smartphone come fosse parte di se stesso quasi...non generalizzo chiaramente però tra quelli che conosco e quelli che vedo in giro, specie di quelli al di sotto della mia età (18-20 anni), lo usano a livelli di dipendenza o quasi.
Tuttavia è evidente che dare la colpa agli smartphone di questo è un'assurdità. Gli smartphone sono semplicemente un prodotto della tecnologia così come lo è stato il computer, la televisione ecc. Mezzi che possono dare benissimo dipendenza anche loro. La televisione, tanto per dire, può creare e talora crea dipendenza quanto lo smartphone: casi di bambini obesi che passano una montagna di tempo davanti alla tv ne esistono. Eppure la televisione esiste dai primi anni '50 non da oggi.Ma come mai fenomeni di questo genere oggi sono indubbiamente più frequenti rispetto anche solo, chesso, a 30 anni fa? Non per colpa della tv ma per colpa di una crisi culturale e sociale profondissima che ci sta attraversando.
Il fatto che molte persone effettivamente arrivino a usare non solo lo smartphone ma tantissimi altri mezzi tecnologici in modo quasi dipendente così come il fatto che l'età media in cui i bambini iniziano a usare il computer è di 8-10 anni (fonte: https://www.fondazionezancan.it/news/view/549) deve essere visto anche secondo me in modo abbastanza preoccupante, soprattutto il secondo dato mi mette davvero amarezza pensando che a 8-10 anni io ero tutti i pomeriggi al parco a giocare a pallone o a nascondino o a svagarmi comunque all'aria aperta, e non davanti a uno schermo. Ma è chiaro che la colpa di tutto ciò non è certo della tecnologia e dello SP nello specifico.
Io personalmente lo SP l'ho preso solo a Luglio dello scorso anno (il primo che ho avuto...) , un Samsung Galaxy. Posso solo dire che mi è comodo e molto utile. Il fatto di poter andare su internet in ogni momento mi è stato utilissimo in tante circostanze, anche per risparmiare dei soldi: ad esempio, quando dovevo fare l'abbonamento del nuoto quest'anno mi ero dimenticato a casa il libretto universitario utile a far valere lo sconto universitari. Se non avessi avuto internet o pagavo intero oppure dovevo tornare 3 giorni dopo e rifarmi la stessa coda alla cassa (wow
), avendo internet sul telefono sono entrato rapidamente sul sito dell'università e ho mostrato alla tipa della piscina le tasse pagate.
Sono solo banali esempi, ne posso trovare tanti altri (es. il navigatore sul telefono), ma indicativi di come lo SP faccia risparmiare tempo e talvolta denaro rispetto a non averlo. La tecnologia è utilissima se ponderata e usata adeguatamente. Se invece viene usata senza cultura, senza usare il cervello, diventa una pericolosa arma a doppio taglio.
Beh però da frequentatore quale sei del thread di Bassini dovresti ormai avere capito qual è la causa di tutto ciò.Rispetto a 20 anni è aumentata la tassazione, è aumentata la quantità di atti e pratiche burocratiche da risolvere. La tecnologia da una mano ma quando lo Stato è ladro e criminale fino al midollo come il nostro i miracoli non li fa nessuno....
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
Secondo me Nago ha centrato in pieno il punto: "la tecnologia avrebbe dovuto sgravare l'uomo delle cose logoranti che il lavoro comportava (sia fisiche che mentali), mentre in realtà la tecnologia si è tradotta in un incremento assurdo dei ritmi produttivi che ci ha portato a dover vivere a 1000 all'ora".
Non è solo un problema italiano, con la nostra tassazione e la nostra burocrazia malata. E' un problema quasi "di evoluzione". La tecnologia ha comportato la possibilità di fare le cose in meno tempo, ridotto all'osso è così. Peccato però che, visto che si possono fare le cose in meno tempo, la società (che sia lo Stato, la burocrazia, il mondo del lavoro, la prassi comune,ecc.) "impone" altri obblighi, che vanno di pari passo con la tecnologia, in modo che ci sia sempre qualcosa in più da fare rispetto a prima. E' una corsa. E questo è lampante ed è innegabile, perché nonostante per fare alcune cose oggi ci voglia 1/4 di tempo in meno che trent'anni fa, noi stiamo vivendo esattamente come allora. Diciamo di guadagnare uguale ad allora (in realtà guadagniamo di meno, ma qui entrano in gioco mille altre cose per cui lasciamo perdere), e di poter espletare pratiche e obblighi in meno della metà del tempo di allora.
Pagare un modello F24? Nel 1985 andavi in posta o in banca (uscivi, prendevi la macchina/pullman/bicicletta/pullman che sia, se eri in macchina dovevi cercare posto, se non avevi il conto lì dovevi andare a prelevare, entravi in banca, facevi mezz'ora di coda, pagavi, ritornavi indietro) e ci impiegavi un'ora. Adesso vai sul sito della tua banca, lo compili e schiacci "Conferma". Tempo impiegato? 5 minuti.
Apertura di una nuova attività? Nel 1985 andavi in Comune, facevi la coda infinita per raccogliere tutti i moduli da compilare e far firmare, dopodiché tornavi in ufficio, convocavi il cliente, facevi firmare tutto. Il giorno dopo tornavi in Comune, consegnavi i documenti, venivano fatte tutte le copie e venivano apposti i timbri. Allora, se tutto andava bene, potevi uscire e andare a quella che ora è la Camera di Commercio a consegnare tutto, far mettere altri timbri. Se anche qui andava tutto bene andavi all'ufficio Iva con i registri per la vidimazione, ecc.ecc.ecc... in una trafila infinita, con code e attese secolari. Tempo necessario: boh? 8-12 ore lavorative? Forse anche di più. Oggi scarichi i moduli dal sito del Comune, li fai firmare, li scansioni e fai la pratica telematica. Attendi la ricevuta e fai la comunicazione alla Camera di Commercio (sempre telematicamente). Tempo necessario, gonfiando anche un po' , 2 ore.
Ho risparmiato un sacco di tempo, ma tantissimo, se pensiamo ad altre piccole cose di ogni giorno. Dato che ho risparmiato tanto tempo, avrò tanto tempo libero. E invece no. Perché hai l'aggiornamento dei programmi, hai la legislazione che cambia ogni giorno, hai le nuove circolari quotidiane, hai la particolarità da cercar di capire, hai continuamente da studiare, perché alcune cose cambiano nel giro di una settimana, devi aggiornarti, un aggiornamento frenetico e forsennato, una continua corsa. E così, tutto quel magnifico tempo risparmiato...è mangiato dalle incombenze nuove e continue che si presentano e che vengono imposte. La tecnologia va di pari passo con l'aumento delle cose da fare.
8 ore si lavoravano nel 1985, 8 ore si lavorano oggi.
Nessun miglioramento.
Lou soulei nais per tuchi
Si stava meglio per moltissimi aspetti da quello che sento dai miei genitori (e io stesso sono uno che se tornassi indietro pagherei per nascere 30-40 anni prima di quando sono nato) ad esempio in termini di aspettative future, di tenore di vita ecc. Peccato però che nessuna di queste cose c'entri minimamente con lo Smartphone.![]()
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
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