Mi è piaciuto l'ultimo discorso di Obama: non c'è posto nel mondo globale per questi estremisti. Prima o poi dovrà istaurarsi una sorta di governo mondiale, un G20 esteso a tutti i paesi del Mondo. Non c'è posto per gli estremismi. Un vero futuro e un vero progresso nel mondo globale passa per un'unità di intenti mondiali. il rischio di non avere sotto controllo i governi del mondo, è la guerra nucleare. Il rischio di permettere stati fondamentalisti e ideologizzati, è la guerra nucleare e il regresso dell'umanità.
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Chi è davvero al fianco di Isis? Ecco tutte le accuse incrociate - La Stampa
Chi finanzia l'ISIS ? E' un bello scaricabarile ..
" Intra Tupino e l'acqua che discende del colle eletto dal beato Ubaldo,
fertile costa d'alto monte pende........" Dante, Paradiso XI
- In avatar, il mio mondo : Omar, Sarah, il cantiere e .... la neve!
Alla guerra nucleare si arriverà lo stesso, anche dopo un governo mondiale. Leggi comuni tra tutte le nazioni, accordi commerciali, criteri unici per valutare la qualità e caratteristiche obbligatorie delle merci e una unica moneta per poter coordinare le decisioni e le relazioni trai vari popoli tra cui anche gli sforzi contro il terrorismo internazionale, per marginalizzarlo, infatti, se si basano soltanto sulla paura e sugli interessi e non sul vero bene comune, cosa difficilissima tra nazioni con storie e tradizioni del tutto diverse, non hanno lungo respiro. Gli accordi possono sempre essere rotti. Quindi non c'è alcuna certezza in ambito geopolitico. Nuove divisioni potrebbero sorgere e a quel punto nessun'altra opzione sarebbe disponibile, avendo puntato tutto e soltanto sull'accentramento di potere e la standardizzazione delle norme, come fosse l'unica possibile soluzione (da ultima spiaggia)ai problemi globali. A quel punto si reagirebbe furiosamente e con frustrazione davanti alla impotenza dei governi nel mediare i propri interessi divergenti sotto altri punti di vista tenuti in un primo momento dell'unione mondiale in secondo piano, davanti all'urgenza di risolvere i pericoli della sicurezza comune e la facilitazione degli scambi e l'aiuto all'economia globale sempre più fragile.
Non esistono soluzioni ottimali o definitive quando ci sono di mezzo gli uomini, sopratutto se questi si uniscono per esigenze e non per benevolenza reciproca. Cosa che è sempre più una chimera, persino nelle famiglie![]()
L'Eurogruppo discute della richiesta di flessibilitÃ* per la guerra al terrore - Repubblica.it
Mai sentita la storiella della guerra per risolvere le crisi?
Non mi va neanche di leggere quest'altro, mi basta il titolo...
L'''affare della guerra all'''Is':' boom di Borsa e vendita di armi, l'''Italia c'''è - Repubblica.it
Aspetta. Tu stai dicendo che questi qua sono degli infiltrati delle compagnie di armi per far sì che le loro aziende crescano di qualche punto percentuale?
Ripeto. Non capisco. Vogliamo dire che è preoccupante il fatto che quasi tutti erano conosciuti dalla polizia? Parliamone.
Ma se dobbiamo stare qui a speculare che non ci frega nulla di far fuori 130 innocenti per un paio di società che vendono armi allora non ti seguo. Perché guadagnare in caso di guerra per queste compagnie è normale così come è normale per una compagnia di ombrelli quando piove.
#NousAvonsDéjàGagné
In questi giorni mi sono informato sulla situazione profughi e richieste di asilo in Italia e l'ho fatto di prima mano parlando con una persona direttamente coinvolta con questa situazione. Lei ha una associazione che ha la capacita' di "accogliere" 33 immigrati. Mi ha spiegato un po' come funziona, come viene concesso l'asilo e che si fa con chi viene respinto. Qui sotto parlo in generale di "asilo" anche se in realtà' ci sono diversi livelli di aiuto che possono essere concessi.
Allora, per prima cosa questa richiesta di asilo funziona così. Prima viene dato un periodo di grazia dopo che si e' entrati in Italia e poi, dopo questo periodo, si deve andare a parlare di fronte a un membro di una Commissione. In Italia esistono molte Commissioni a seconda delle varie zone geografiche ma sono tutte composte da 4 persone. Due commissari delle Nazioni Unite, una persona vicina al prefetto, e una persona vicina all'amministrazione locale. Solo che non si parla di fronte a tutta la commissione ma solo ad una persona delle 4, e senza una regola precisa.
E come si parla di fronte al membro della commissione? C'e' il richiedente asilo, il membro della commissione, un traduttore, e qualche testimone. A detta della mia amica e' difficile che il membro vicino al prefetto e il membro vicino all'amministrazione locale conoscano qualcosa di Libia piuttosto che di Burkina, per cui anche per una persona che avrebbe il diritto di asilo la situazione e' un po' un terno al lotto.
Mi e' venuto spontaneo domandarle la cosa più naturale possibile e cioè se ci fosse una corrispondenza tra le storie che sente nei mesi in cui queste persone stanno nella sua struttura e quella che e' poi l'effettiva concessione dell'asilo. Mi ha risposto, lasciandomi basito, che non c'era assolutamente alcuna relazione e che tutto e' fatto un po' a caso. Ad esempio, c'e' l'immigrato "economico" a cui viene concesso l'asilo e c'e' l'omosessuale del Ghana (dove si va in galera per essere gay) a cui viene negato l'asilo.
Dopo questa sorpresa le ho chiesto che fine facessero le persone a cui viene negato l'asilo. E qui la storia si fa carina. Per prima cosa, con il cavolo che vogliono lasciare la casa di accoglienza dove stanno. E ci mancherebbe altro. Una volta usciti sono dei criminali, viste le leggi in vigore. E per una persona come la mia amica che fa questo di lavoro il tutto e' poco piacevole perché riceve soldi dallo Stato a seconda del numero di richiedenti asilo che gestisce, non delle persone che accoglie dopo che a loro e' stato negato l'asilo. Mi ha detto che per un certo periodo quest'anno ospitava 38 persone (5 sopra capacità) e riceveva soldi dal Governo per 15.
La chicca finale e' che lo Stato non rimpatria perche' non ha i soldi. Mi spiego meglio. Mantiene tutti per mesi, a volte fino a un anno. A molti non concede l'asilo, ma li lascia in Italia perché non può permettersi di rimpatriarli. Lo Stato mantiene persone per mesi e poi con una sua decisione li rende dei criminali ("clandestini") e non li riporta a casa loro.
Alla fine della chiacchierata mi ha detto che ci sono due modi per guardare alla questione. Un modo e' quello degli ideali, dove non ci sono confini e dove tutti siamo uguali. E se guardiamo alla questione dal punto di vista degli ideali ci stiamo comportando male. Il secondo modo di guardare alla questione e' dal punto di vista economico e, almeno secondo lei, qui ci stiamo comportando da fessi.
"Se dessero, al giorno di ingresso in Italia, l'asilo a tutti gli immigrati, istantaneamente, senza domande, l'Italia risparmierebbe una quantità di soldi impressionante"
Ah bene.![]()
Ultima modifica di Professeur Bugigiò; 22/11/2015 alle 22:34
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