Appunto. Non c'entra niente nemmeno qui.
Scritta da Iacopo Melio:
Riporto qui di seguito un post scritto da ETTORE FERRINI, uno degli autori del Il Vernacoliere - Autori e Direttore.L'ho trovato un interessante spunto di riflessione, fatemi sapere cosa ne pensate.
"Il più grande genocidio della storia recente è stato commesso nel 1994, in Ruanda: 800.000 vittime ad opera degli Hutu, di fede cattolica. Il Vaticano, oltretutto, nascose molti sacerdoti criminali in Europa, come, per esempio, padre Athanase Seromba che fece demolire con le ruspe una chiesa in cui aveva appena rinchiuso 2000 persone. Dopo la strage i monaci cattolici lo aiutarono a fuggire, cambiò nome, e se ne andò a fare il prete a Firenze. Poi abbiamo l'Uganda, dove l’Esercito di Resistenza del Signore, soldati fondamentalisti cattolici, hanno ucciso circa 20.000 persone e sono stati accusati di crimini contro l’umanità: torture, rapimenti, mutilazioni, stupri e schiavitù per scopi sessuali. Anche in centro Africa i massacri per mano dei cristiani contro le minoranze islamiche sono numerosi, uno su tutti quello attualmente in corso degli anti-Balaka, ma anche quelli dei Cristiani Maroniti contro i musulmani palestinesi e libanesi a Karantina (1500 morti) oppure a Tel al-Zaatar (3000 vittime), per non citare il noto massacro di Sabra e Shatila in cui furono torturati, stuprati e uccisi dai militari cristiani 3500 rifugiati palestinesi. Ci sono addirittura le foto dei cattolici che brandivano crocifissi durante il massacro. Ricorderete poi tutti Anders Behring Breivik che nel 2011 uccise 77 persone, autoproclamandosi “salvatore del Cristianesimo”. E forse rammentate anche Eric Robert Rudolph, membro del movimento cattolico Christian Identity, che fece un attentato alle Olimpiadi di Atlanta nel 1996 con 111 feriti e un morto, poi mise tre bombe in altrettante cliniche per aborti nel 1997 e un'altra in un bar per lesbiche. Notevole anche Scott Roeder, che nel 2009 uccise George Tiller, medico abortista, e lo fece addirittura durante la messa. Stessa sorte toccò al medico Bayard Britton ucciso dal Reverendo Paul Jennings Hill, anche se il più noto in questo campo è James Charles Kopp, un vero serial killer di medici abortisti. Tutti più o meno legati al movimento terroristico cristiano “Army of God”.
E niente, mi stavo chiedendo:
A) dove posso trovare un libro di Oriana Fallaci sull'argomento.
B) se non sarebbe il caso di espellere tutti i cattolici dall'Italia.
C) perché non ve ne andate affanculo."
Fonte:
http://mgpf.it/terrorismo-cristiano
#NousAvonsDéjàGagné
Su questo sono d'accordissimo.
L'Occidente ha delle responsabilità enormi in Medio Oriente (ma non solo lì, pensiamo all'Africa...), e queste sono frutto del neocolonialismo. Su questo non ci piove. Il punto è che, parlando schiettamente, ormai la frittata è fatta. Certo, ora si raccolgono i frutti amari delle porcherie fatte nei secoli scorsi. Ma queste malversazioni passate non possono essere dei giustificativi di comportamenti sbagliati oggi![]()
Lou soulei nais per tuchi
E infatti non c'entra un bel niente neanche questo articolo.
Qua si parla di terrorismo e di massacri. Che nulla hanno a che vedere con la religione. L'ISIS sta all'Islam come mia nonna sta al *****.
Allo stesso modo questi terroristi cristiani non c'entrano assolutamente nulla con il Cristianesimo.
L'Islam, così come il Cristianesimo, sono religioni di pace. Quindi non è un problema di religione, ma esclusivamente di cultura e mentalità. E' noto e arcinoto che i fanatici si appellano alla religione, ma sono appunto fanatici.
Il problema che sottolineavo io è del mondo arabo-musulmano, non della religione musulmana in sè. E' un mondo che non è mai riuscito a scindere la religione dalla vita quotidiana: vive e pensa come un europeo del Medioevo.
Lou soulei nais per tuchi
Secondo me invece lo sono. Mi spiego meglio. Non vanno giustificate. Vanno comprese. Come la reazione fuori luogo che molti italiani hanno avuto alla fine del fascismo contro i soldati fascisti. Avrebbero dovuto evitarlo. Ma dobbiamo capirli. E' la stessa cosa qui. L'ho già scritto tante volte. Essere poveri e subire delle ingiustizie non ti da' il diritto un diventare il criminale. Ma da l'obbligo a chi e' più' fortunato di capire il tuo problema e studiare una soluzione.![]()
Ultima modifica di Professeur Bugigiò; 19/11/2015 alle 15:31
#NousAvonsDéjàGagné
Arabo per lingua e cultura: dal Marocco all'Iraq.
Sulla parte che ho sottolineato hai ragione: non ci ho pensato. E' più grave che l'abbia detto un rappresentante della religione.
"Uno che detesta ciò che rappresenta l'occidente è un estremista". Vero, verissimo, ma è un estremista per noi e secondo i nostri canoni. Non per alcuni di loro, attenzione.
Lou soulei nais per tuchi
Per chi avesse un po' di pazienza, consiglio davvero di leggere questo. Uno studio serio, scientifico, che si pone come questione l'unica cosa che conta e cioè' l'integrazione dei musulmani in Francia e le barriere a questa integrazione.
Identifying barriers to Muslim integration in France
Dall'abstract:
a Muslim candidate is 2.5 times less likely to receive a job interview callback than is his or her Christian counterpart.
..second-generation Muslim households in France have lower income compared with matched Christian households.
Traduco rapidamente:
Un musulmano ha una probabilita' 2.5 volte inferiore di essere richiamato dopo un colloquio di lavoro di quanto accade un Cristiano suo equivalente (uomo o donna che sia).
I musulmani di seconda generazione in Francia hanno un reddito inferiore rispetto a Cristiani a loro equivalenti.
Faccio fatica a pensare che sia colpa loro...
#NousAvonsDéjàGagné
già il fatto che la maggior parte delle persone se gli chiedi chi sia questo Breivik, ti risponderà sicuramente come me, ovvero "mai sentito, e chi è ?" la dice lunga... Lascia fare: ci corrono anni luce tra l' organizzazione fondamentalista islamica e la nostra... ammesso che esista
il dovere di dissociarsi ??... riferito a chi ?... se intendi la chiesa, ha chiesto scusa in ginocchio pure troppo per i suoi errori, altro che "non si è dissociata"...
riflettendo sul fatto che il gesto lo fanno sempre e unicamente gli stessi, eccetto casi talmente isolati che non c'è neanche bisogno di stilarla una statisticaMi vien voglia di chiedere come hai elaborato questa statistica, per ora qualitativa...
Ultima modifica di meteopalio; 19/11/2015 alle 15:32
Credo che prima ancora di ignoranza o povertà, il concetto chiave, basilare, sia quello di identità (“io sono parigino”, “siamo tutti parigini”, come li sentiamo risuonare…).
Esempio stupido: ci sono tanti scienziati che si professano "tradizionalmente" credenti e che, pur di mantenere una propria identità, in una qualche forma, non danno seguito a ciò che appare con evidenza dall'applicazione pedissequa del metodo scientifico e delle sue conseguenze, pratiche e filosofiche.
L'identità è evidentemente multipla (concetto chiaro e ben definito in sociologia), per cui noi umani finiamo per sentirci appartenenti a più ambiti, sia contemporaneamente sia in modo cronologicamente differenziato, in entrambi i casi con diverse gradazioni, intensità. Sono italiano, sono meridionale, sono europeo, sono ateo, sono membro della mia famiglia ecc.ecc.ecc. Tutto ciò spiega abbastanza bene perché anche gente che ha studiato tanto può finire comunque nel fanatismo più becero.
Dove voglio arrivare? Non sono un sociologo e parlo da profano, ma mi pare chiaro che le diverse identità si influenzino a vicenda e, tra mille circunvoluzioni e rimandi, qualcuna finisca per prevalere sulle altre. Altro esempio, forse avventato: noi abbiamo radici anche cristiane, religiose. Tali radici un tempo sono state fortissime nella cultura dei nostri antenati. Ma sono sicuro che oggi, per noi, prevalgano altre identità e che faremmo magari guerra, diciamo di sì, ma mai in ultima istanza per difendere la nostra identità cristiana, bensì per difendere la nostra identità democratica, la nostra identità “pacifista” (lo so, sembra un controsenso), la nostra identità consumistica e capitalistica ecc.ecc. (attenzione non sto dicendo che queste siano le identità giuste in un qualche senso assoluto, sto solo esponendo un esempio). Se una persona non si sente partecipe di qualcuna di queste identità, che sovrastino le altre, può anche, alla fine, aggrapparsi solo a quella religiosa e soprattutto alle distorsioni che tramite essa vengono fatte credere.
Ecco perché penso che prof Bugigio insieme a Nosync abbiano ragione da vendere in ciò che dicono. Parafrasando in breve: non è importante, non solo, andare a scuola. E’ importante anche che in quella scuola in cui vai, ovunque sia, tu finisca per sentirti parte di una società unica che studia e che fa dell’istruzione un suo caposaldo.
I modelli fanno e disfanno. I santoni del web cianciano.
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