non funziona perchè non lo fanno rispettare...come tante altre cose in italia...e cmq si sta facendo un paragone improprio
dai non ditemi che nel 2016 il problema è il cimurro dei cani, perchè ci avviciniamo alla scusa dello stress degli altri animali (la natura artificiale)...ci sta il guinzaglio e se le guardie non fanno rispettare la cosa è un altro problema
questo non cambia che le autorità debbano far rispettare le regole, delle buone regole...incominci ad appioppare qualche centone di multa e vedi che il problema si risolve alla svelta...infatti gli stessi italiani in svizzera sono ben più ligi al dovere
quindi non mi arrendo ad una mentalità così folle e degradante che vorrebbe vietare tutto perchè l'italiano medio non è incline alla regole, ma pretendo che chi viene pagato per farle rispettare faccia il suo dovere...( anche perchè seguendo il tuo ragionamento, che senso ha mettere regole sempre più limitanti della libertà personale se tanto l'italiano medio non le rispetta e non subisce sanzioni?)
In aree veramente di protezione faunistica a livello di ecosistema, in effetti è abbastanza ovvio che non possa entrare alcun altro animale non previsto in quell'ecosistema: altrimenti che protezione è?
E in effetti ci sono casi in cui anche la presenza umana è contingentata, i percorsi possibili sono limitati, o addirittura preclusi iin alcune specifiche stagioni.
E' una delle linee guida normali quando si affrontano contesti veramente particolari e di alto valore naturalistico.
Ora, bisogna vedere nel caso citato, il dettaglio delle limitazioni. Però, sorge sempre il dubbio che, se le hanno stabilite, ci abbiano pensato su prima, o abbiano interpellato degli esperti...
senza ironia....il cane di quale ecosistema fa parte escludendo appartamento, giardino o area cani?![]()
Se hanno messo quel divieto secondo me vuol dire che qualche precedente c'è stato, tra l'altro alcune malattie del cane come la rabbia, possono essere trasmesse anche all'uomo. Ad esempio mi sembra che in diversi come la Francia se si vuole portare il proprio cane con se è obbligatoria la vaccinazione contro la rabbia.
il parco giochi per gli umani invece va bene e cmq nessuno ha mai parlato in questi termini...battute a parte secondo me bisogna lasciare la possibilità di andare con il cane con il guinzaglio per lo meno nei percorsi fino ai principali rifugi (non sto parlando di bivacchi), anche perchè così non precludi a molte persone di potersi fare una passeggiata in questi posti
Ultima modifica di malghes; 12/01/2016 alle 01:18
Il cane appartiene ormai da millenni agli ecosistemi antropici o antropizzati che dir si voglia.
Se appartenensse all'ecosistema "parco", troveremmo anche là dentro cani di razze ben definite (prodotto di ingegneria genetica, sia pure molto grossolana), che vivono liberamente in equilibrio con le altre specie.
La differenza per gli escursionisti umani è che, sapendo leggere, dovrebbero essere consapevoli del limite dei luoghi e quindi muoversi di conseguenza.
La fauna selvatica spesso si muove anche in vicinanza dei luoghi antropici (rifugi, sentieri) perché orami sa che in determinati periodi dell'anno o orari lì non c'è pericolo, o se c'è sa come gestirlo.
Altri animali estranei lasciano le loro tracce, segnano a loro volta deliberatamente (e in modo non facilmente incontrollabile) il territorio. Il problema non è il cane che spisciacchera in giro - chè è biodegradabile e naturale - ma il fatto che con questo compie un atto comunicativo verso le specie autoctone, che possono essere disturbate perché ne percepiscono la presenza anche a distanza di tempo. Questo tanto per fare un esempio.
Insomma, occorre considerare l'impatto animale non solo ddal nostro punto di vista umano, perché noi, razionalmente, siamo molto più tolleranti di tutti gli altri viventi che agiscono solo d'istinto e mancano a volte degli strumenti (esperienza) per decifrare situazioni nuove. La stessa necessità di decifrare una situazione imprevista per attuare un comportamento conseguente, è per un animale fonte di stress.
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