E allora che si fa ? La tolleranza è una delle doti fondamentali che portano alla pace, ma quando la stessa non stimola sufficente risposta da parte dei soggetti versi i quali la tolleranza è orientata, si finisce per soccombere alla violenza.Originariamente Scritto da Gravin
Dunque abbiamo due strade: o tolleriamo e porgiamo l'altra guancia, ma rischiamo che questi nuovi delinquenti uniti ai vecchi alla fine riducano drasticamente la nostra qualitÃ* di vita, oppure reagiamo diminuendo la quantitÃ* di tolleranza nei loro confronti.
La seconda ipotesi però per funzionare ha bisogno di un appoggio politico molto ampio e di una serietÃ* e dedizione da parte della magistratura e di tutti gli organi che devono bloccare, giudicare e condannare i colpevoli. L'appoggio politico è da escludersi perchè siamo ostaggi di vari gruppi che appena la polizia alza un dito sono subito pronti a fare cagnara, solo raramente a ragione. Dunque ci teniamo la "polizia fascista". Poi ci sono i giudici che ottengono più consenso a non far nulla che a condannare il reo, le leggi ci sono ma consentono molte interpretazioni, poi i processi durano 10 anni, hai voglia di usare le leggi come un deterrente.
Insomma, la strada che prevarrÃ* mi pare possa essere quella della tolleranza forzata, dovuta anche e soprattutto all'impotenza del sistema, gli sputi che ti sei preso saranno sempre di più e sempre più giustificati dai fautori del "nessuno tocchi caino", o si cambia paese oppure sarÃ* opportuno cominciare ad abituarsi.
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