Non so se capre e pecore abbiano questo potenziale. Nelle migliaia di anni in cui le abbiamo allevate certamente ci saranno state delle fughe eppure non esistono popolazioni selvatiche.
I dromedari invece si, la popolazione maggiore pare oggi si trovi in Australia.
mi sembra che non siamo negli anni 60 peròe che nessuno li abbia citati
io qualche allevamento l'ho visto (sia per diletto che in università) e non ho trovato quello che descrivi. ci sono allevamenti piuttosto umani. non serve il pascolo di alta montagna, basta un campo dove far scorrazzare gli animali e chiaramente una stalla chiusa per l'inverno. basta un briciolo di umanità, nessuno dice che debbano essere coccolate da mattina a sera.
e sono realtà che esistono e che attualmente stanno anche aumentando, paradossalmente.
che un allevamento "normale" non sia meglio di uno intensivo poi fa abbastanza ridere. mi sa che non hai la MINIMA idea di cosa sia un allevamento intensivo, ma proprio non sai nemmeno vagamente dove sta di casa e cosa succede al suo interno.
soprattutto se per dimostrare che un allevamento normale non sia tanto diverso da uno intensivo devi andare agli anni 60...
poco male, basta che cerchi un po' e ci sono decide di documentari in rete.
Si vis pacem, para bellum.
I mufloni sardi sono ex-domestici inselvatichiti, però è anche vero che l'inselvatichimento è avvenuto probabilmente alla fine del Neolitico, quindi circa 6000 anni fa e probabilmente le "pecore" da cui discendono erano ancora estremamente simili ai mufloni delle montagne mediorientali. Ovviamente poi, nel corso si presume di qualche secolo, queste pecore sono riuscite a inserirsi in una nicchia ecologica, ma ha sicuramente richiesto tempo. La maggior parte delle razze ovine attuali difficilmente potrebbe inselvatichire ma non si sa mai. Di capre inselvatichite ce ne sono un po' dappertutto in Sud Europa e in diverse zone, soprattutto in alcune isole del Mediterraneo (es. Lipari), stanno facendo danni e ci sono stati programmi di gestione o in qualche caso di eradicamento. Poi è ovvio che ci sono ecosistemi più favorevoli di altri e non per forza l'inselvatichimento porta una specie a diventare invasiva.
Recente incontro di orsa e cucciolo in un orto presso Cazzano di Tramigna, colli di Verona, sui 300 m tra vigne e ulivi, a 7 km dalla Pianura Padana. Nessuna aggressione, gli animali si sono allontanati.
Come nella maggioranza dei casi, come con gli squali.
L'errore è pensare che dipenda dal nostro comportamento. È invece del tutto casuale.
Quindi fra pochi anni, dati i ritmi riproduttivi, in piena Pianura Padana, oltre a lupi e sciacalli, si incontreranno anche gli orsi.
Mentre anche quest'anno per proteggere la vegetazione viene pianificato il "prelievo" di migliaia di ungulati.
Sicuramente l'uomo non è comparso prima ma credo che la convivenza uomo - animali, con gli standard di vita che abbiamo tutti oggi, debba obiettivamente vedere delle limitazioni per gli animali.
Altrimenti andiamo in una grotta con arco e frecce e accendiamo il falò.
Insomma per come viviamo oggi con le mille cose che facciamo, la sicurezza che cerchiamo per noi e i nostri figli credo che certe situazioni si debbano evitare.
Se animali obiettivamente pericolosi (lupo, orso non sono volpi o daini) frequentano le zone abitate e se vogliamo mantenere standard di sicurezza decenti qualcuno deve arretrare.
Io non sarei contento di andare al parchetto del mio paese con mia figlia con gli orsi che passeggiano tranquillamente.
Ma anche nella notte dei tempi e quando l'uomo era "animale" non credo che si abbeverava nella stessa pozza di orsi e lupi.
Convivenza in certe aree ok poi per il resto, (ribadisco con gli standard a cui ambiamo oggi) uomo da una parte animali di un certo tipo da un'altra.![]()
Se i giovani sapessero, se i vecchi potessero!!!
Un conto è proteggere questi animali dall'estinzione un altro è favorirne la riproduzione incontrollata, tra l'altro in un ambiente che non è più il loro e dove non c'è più un equilibrio tra prede e predatori.
Progetto fantasioso…
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