Ma... lo dicono perché ci si è resi conto che occorre dire persino queste ovvietà.
A me lo diceva mio padre quando mi portava in montagna - Dolomiti - da piccola, che in montagna non si corre, perché bisogna guardare dove si mette i piedi, e non si starnazza, e non si va qua e là come in giardino, ma si sta attenti e vigili. Si sa, come tutti i bambini piccoli, io avrei cacciato il naso dappertutto e avrei giocato dappertutto, ma era "ovvio" che non si poteva fare.
Quanto all'andare in giro da soli, è una delle regole base che il CAI ha sempre diffuso, e gli uomini del Soccorso ribadito. Ho fatto rilevamento per carta geologica - prima la provincia, poi quella ufficiale d'italia - per decenni, e sai quante volte chiunque incontravo mi diceva meravigliandosi "Ma va in giro da sola? E' pericoloso!"? e io a rispondere "Non si pagano due persone per il lavoro che può essere fatto da una sola" e questa purtroppo era la verità. Ma ero un marziano io, e sapevo di rischiare e prendevo tutte le possibili precauzioni.
Non si va da soli in montagna in qualsiasi luogo, punto. Anche perché tutt'ora, appena ti allontani un po', anche su strada forestale, il telefono spessissimo non prende più.
E allora, di cosa stiamo parlando? di metterlo scritto anche sui cartelli nel bosco, che non si va da soli? Così il turista si ravvede e torna a casa con la coda fra le gambe?
No, mi dispiace, se fossero state ovvietà, sarebbero scritte anch'esse su quelle centinaia di cartelli. I cartelli sono proprio pieni di ovvietà, ma servono a declinare responsabilità.
Io credo che se all'inizio del progetto gli zoologi avessero indicato alla forestale, di scrivere che non si può girare soli per i sentieri di tutto il Trentino (perchè veramente quei cartelli sono su tutti i sentieri del Trentino e molti anche dell'Alto Adige), la Forestale avrebbe archiviato tutto e non se ne sarebbe fatto nulla, per motivi ovvi (che mi sembra bizzarro dover spiegare).
Ce ne corre veramente tanto dall'accettare il rischio di inciampare o perdere il segnale del telefono, rischi che, ripeto io posso praticamente azzerare col mio comportamento, e accettare quello di incappare casualmente in una bestia piena di zanne e coltelli, che in modo del tutto casuale può allontanarsi o sbranarti.
E ripeto "casuale"
Ultima modifica di alnus; 28/04/2023 alle 15:25
Non so che dire... il non girare soli lo dice da sempre il CAI, e viene ripetuto dagli addetti in tutti gli articoli di giornale che trattano l'argomento incidenti in montagna. E' cosa valida indipendentemente dalla presenza di orsi, quindi non va proposta come avvertenza legata a queste bestie. Ed è talmente norma di buon senso, in ogni condizione, che non è mai stata messa su cartelli. Analogamente non ho mai visto cartelli su tutte le strade che ricordano di circolare tenendo la destra, o ai pedoni di guardare prima di attraversare, poiché si tratta di norme già ben note.
Se no, con la storia delle responsabilità, finiamo a fare come gli americani, che ti scrivono pure che la lavatrice non è adatta per il gatto.
Qui ricadiamo nel problema che segnalavo sopra: pensare che tutto vada bene, a meno che qualcuno non ti abbia segnalato un qualcosa. Se si mette una segnalazione su un cartello, come dici tu, è per declinare responsabilità. Questo significa che si presume che, dall'altra parte, qualcuno possa pensare che di un qualsiasi accidente ci sia un responsabile da denunciare. Se nessuno ha segnalato alcunché, vuol dire che non c'è nulla da temere, che sono "al sicuro".
Questa è un'idea aberrante, che va combattuta. Esiste tutta una serie di comportamenti, e di valutazioni di rischio, che esulano dall'avere una qualche responsabilità a monte, perché discendono direttamente dalla valutazione dell'individuo, che è un essere adulto e senziente, e non un bambino sprovveduto su cui vegliare. Altrimenti all'imbocco di ogni sentiero dovrebbero esserci cartelloni con su scritto: "segui il sentiero - non ti allontanare da esso - hai su le calzature adatte? - sei abbastanza allenato? - portati un minimo di cose di soccorso - attenzione al meteo, verifica il tempo - non andare da solo - segnala a qualcuno dove sei diretto - attenzione ai rumori e agli scricchiolii, può essere un sasso che rotola o un ramo che si schianta - etc. etc. etc.
Tutte cose ovvie, che se decidi di frequentare la montagna hai già letto, sulle quali ti sei già informato per prepararti adeguatamente.
Bizzarro ma vero: lo devo spiegare.
Io vado sempre solo e ogni volta incontro decine che vanno soli.
L'industria (=sopravvivenza economica) del turismo alpino si sta spostando negli ultimi anni dalle strade ai sentieri, infatti la macchina la devi lasciare decine di chilometri più a valle che 30 anni fa.
Tale evoluzione è molto promettente e tutti gli enti locali alpini le dedicano la massima attenzione; le maratone in quota, più o meno competitive riguardano sempre più persone.
Ripeto, se all'inizio del progetto "orso" i suoi curatori avessero indicato alla Forestale di scrivere sui cartelli di non andare soli, la Forestale avrebbe giustamente fermato tutto.
E comunque questo è il meno, perchè la nutrita casistica di aggressioni nega in partenza l'efficacia di qualsiasi tipo di prudenza: i due del Peller erano due; il carabiniere di Andalo era in paese ed è stato assalito dall'orso, che è uscito dal bosco per andare a cercarlo di proposito (quindi non serve a niente neanche farsi sentire, anzi potrebbe essere peggio).
Niente da fare, la gente non lo vuole proprio capire che gli animali sono imprevedibili!
Ultima modifica di alnus; 01/05/2023 alle 03:36
Si, assolutamente vero e lo posso affermare con assoluta certezza viste tutte le volte che mi sono trovato al cospetto con i selvatici, vipere incluse
Lo stesso non posso affermare a proposito degli animali domestici e da cortile, di cui porto ancora le cicatrici...
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"E che prosegua così, muoiano le retrogressioni da Est: avanzi l'Atlantico"
Heinrich (16 ottobre 2023)
Mi sento in sintonia con questo approccio di valutazione/autovalutazione del rischio.
La situazione dell'orso in Trentino ha però un elemento di differenza.
Con la reintroduzione dell'orso è stato portato per scelta un pericolo aggiuntivo (con probabilità estremamente bassa se parliamo di aggressioni), all'epoca con il consenso delle popolazioni interessate, in cambio di benefici in termini naturalistici e ambientali e (all'epoca) anche turistici (orso negli stemmi e nei depliant turistici, ecc.), tutela per i danni di tipo economico, ecc.
Il piano oltre al rilascio prevedeva tutta una serie di monitoraggi e azioni per i casi problematici
orsiproblematici.jpg
Mentre di fatto l'orsa JJ4, già responsabile di due o tre attacchi all'uomo prima di quello recente, non aveva nemmeno la prima misura di monitoraggio, il radiocollare
(possibile che si fosse scaricato durante il letargo e che si fosse risvegliata da poco, comunque questa era la situazione effettiva).
Quindi nel momento in cui è stato fatto un "patto" che prevede un certo tipo di azioni e poi di fronte alle conseguenze più estreme non fare nulla
(come successo l'anno prima per la stessa orsa, ordinanza TAR) sarebbe (stato) deleterio prima di tutto per la conservazione dell'orso
E per chi ci tiene (me incluso) la cosa migliore da fare è la rimozione dell'esemplare così severamente problematico (poi sull'abbattimento o "segregazione" in un qualche centro faunistico non so cos sia meglio) tanto più che in questo caso i cuccioli erano già sostanzialmente pronti per la dispersione e che l'orsa ha 17 anni (quindi già abbastaza vecchia, danno biologico più limitato dalla sua rimozione)
Pena l'ulteriore perdita di consenso nella popolazione (che qualcuno sta cercando di causare il più possible per guadagnarci "elettoralmente"), fenomeni di bracconaggio, ecc.. In pratica, un deciso aumento per il rischio di sovravvivenza dell'intera popolazione.
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