Ci sono secondo me da fare delle distinzioni. Il veneto, così come tutte le altre parlate locali, attraversa un processo di italianizzazione, che porta a perdere via via le caratteristiche proprie; Questo è accentuato, se non dovuto, al fatto che non viene più parlato costantemente anche nelle famiglie, per cui la trasmissione diviene lacunosa. Chi continua a parlare in localese, avendo perso la traccia di molti termini autoctoni, li sostituisce con l'adattamento fonotattico dei termini corrispondenti italiani, questo perché l'italiano è ormai diventato la prima lingua. Una volta invece avveniva il contrario.
Quindi esiste un veneto diciamo imbastardato con l'italiano, molto corrente e facile da trovarsi in giro, e molto comprensibile proprio perché è un veneto di ritorno, e il veneto originale, che molti ancora conoscono e che ha sinonimi dei termini italiani completamente diversi. Questo è molto meno comprensibile dall'esterno.
A me comunque è capitato di essere a teatro con amici bergamaschi a vedere una commedia di Goldoni, io ridevo a certe battute poi le spiegavo agli altri perché non erano chiare. E si che Goldoni usa già una lingua standard, piuttosto chiara.
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