Se davvero l'efficacia della terza dose con la Omicron sarà sul 50%, basta sapere che ora con la Delta doveva essere in teoria ben sopra l'80% (e anche con la seconda, almeno prima dei famosi 6 mesi, intorno al 70/75%) ...boh, la vedo dura
Sicuramente ci sarà una tendenza verso ondate più brevi e "violente", ma non mi aspetterei grossi crolli dovuti all'esaurimento del bacino dei contagiati con una contagiosità e una capacità di evasione vaccinale così alta. Può anche essere che possa andare come dici, ma in quel caso significherebbe che l'ondata precedente al "crollo" sarebbe davvero disastrosa...poi sul lungo periodo a questo punto ci sarebbe comunque lo spettro di nuove varianti in mancanza di nuovi fattori esogeni che possono cambiare nettamente il contesto (e dubito)
Insomma, vedremo e speriamo bene
Le restrizioni differenziate per fasce d'età sono del tutto inutili, con la una malattia che si diffonde per il 60-70% in contesti familiari bisognerebbe deportare coattivamente gli over 60 in strutture residenziali isolate dal mondo, roba che non riuscirebbero a fare nemmeno i cinesi. In Russia il lockdown per gli over 60 è in vigore da ottobre, non funziona affatto... Per come la vedo o si va avanti di lockdown in lockdown a tempo indeterminato con l'obiettivo di rallentare le ondate epidemiche. Augurandosi che entro 1 anno o 2 anni ci sia una svolta (vaccini efficaci nella "sterilizzazione", antivirali mirati, ecc,), oppure arriveremo a una sorta di liberi-tutti, un po' come sta avvenendo da mesi nell'est Europa. Aggiungo che con un virus così contagioso le pause tra un confinamento e un altro rischierebbero di essere pure molto brevi. L'unica alternativa sarebbe quella di attrezzarsi normativamente (obbligo vaccinale) e organizzativamente (potenziando ulteriormente la logistica), potenziare la sanità (privilegiando purtroppo la parte palliativistica) e soprattutto rassegnarsi a un elevato numero di morti e organizzarsi anche da questo punto di vista, insomma un "liberi tutti" ma un po' più coordinato e che non lasci spazio a comportamenti sociali di tipo "survivalista". Altre soluzioni non ne vedo. Heinrich è un po' categorico ma tendo a pensarla come lui, se perseveremo nella pretesa velleitaria di gestire l'ingestibile (l'intera pandemia e non solo alcuni suoi limitati aspetti) collasseremo e collasseranno definitivamente anche i nostri sistemi di welfare e protezione sociale...
Ultima modifica di galinsog@; 15/12/2021 alle 19:45
Non credo che dal punto di vista immunologico cambi molto, chi sarà contagiato da omicron svilupperà con quasi assoluta certezza un'immunità di lungo periodo anche per omicron (e il suo sistema immunitario acquisirà la capacità di riconoscere la sua specifica proteina spike e con elevata efficienza). E' quello che è capitato con tutte le varianti precedenti. I casi da reinfezione ad opera dello stesso fenotipo virale sono praticamente aneddotici e quelli tra fenotipi diversi (es. delta dopo infezione da alfa) sono obiettivamente assai rari (0,3-0,4%). Omicron cambia un bel po' le cose innalzando la probabilità di reinfezione per i guariti fino a un intorno del 4-8%, è chiaramente molto ma chi si sarà infettato con omicron nel medio e lungo periodo molto probabilmente avrà probabilità quasi irrilevanti di ricontagiarsi con omicron, magari si reinfetterà con delta o una delle sue discendenti attuali e future...
Ultima modifica di galinsog@; 15/12/2021 alle 19:36
L'anno scorso però si era senza vaccini, e per quanto fosse basso il rischio di ospedalizzazione non era proprio trascurabile (l'1% degli under 50 va comunque in ospedale).
Oggi con i vaccini, che tra l'altro con terza dose funzionano di più proprio tra i più giovani, questo rischio è ulteriormente ridotto (0,1% o anche meno).
Ciò che è cambiato, sul principio, è che se non fai così rischi davvero di dover compromettere l'economia stavolta, perchè la Omicron non puoi gestirla con qualche provvedimento da zona gialla e nemmeno arancione probabilmente, e mi riferisco alla loro vecchia concezione.
Domanda: mettiamo un vaccino “bivalente”, con una parte efficace per Delta e una per Omicron, ma senza la componente vecchia coprente il virus ruspante. Quanto questo tipo di vaccino potrebbe coprire le altre varianti, già presenti o future, che hanno sia in comune il ceppo di partenza o addirittura uno diverso?
Perché se la probabilità dell’efficacia fosse comunque alta, a me sembrerebbe la soluzione più plausibile, un richiamo vaccinale entro pochi mesi aggiornato alle due varianti ora predominanti…
Il punto è che i lockdown per categorie demografiche non funzionano, non è detto che non abbiano conseguenze economiche e con un'infezione che si diffonde all'interno dei nuclei familiari non c'è modo di evitare che arrivi agli anziani. La realtà che si continua a ignorare è che durante un'epidemia si muore. Non si riesce proprio a farlo capire, in particolare ai medici.
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