https://themarketjourney.substack.com :
economia, modelli, mercato, finanza
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Immagino la sua angoscia, avendo fatto un vaccino che le è stato inOculato contro la sua volontà, nel dover vivere ogni giorno con la convinzione di poter morire da un momento all'altro senza causa apparente se non il vaccino stesso.
E qui mi sorge il dubbio che in fondo in fondo anche loro pensino siano tutte minchiatelle perchè basterebbe molto meno di uno stress del genere per far esaurire una persona.
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Io so solo che, di tutte le persone che conosco che si sono vaccinate (amici, colleghi, parenti, conoscenti, vicini di casa, e chi più ne ha più ne metta, parlo di almeno 70-100 persone) non una ha avuto effetti collaterali: zero.
Se invece senti un No-Vax lui personalmente conosce decine e decine di casi di amici, parenti, cugini, che dopo il vaccino sono diventati epilettici, han preso il cancro, hanno avuto 8 infarti, sono rimasti paralizzati, è caduto loro il pisello, han avuto l'ictus al piede, sono diventati delle amebe e così via...
Veramente strana la vita. Io su 100 persone so di effetti collaterali sullo 0,0% di loro. Loro praticamente sull'80%.
Lou soulei nais per tuchi
io ne conosco, direttamente e indirettamente, a svariate centinaia e di casi di effetti un po' più forti ne conto forse 1.
poi, come TUTTI i vaccini, sicuramente qualcuno sfortunato che s'è beccato l'effetto collaterale grave c'è, ma quando si ha a che fare con farmaci e vaccini è assolutamente normale.
ripeto, lo dico avendone una in famiglia (mia sorella) che s'è beccata la trombocitopenia dopo le 1000 vaccinazioni che si fanno da piccoli, impossibile dire con certezza quale. si è comunque fatta 4 dosi... ed avendo la bimba piccola s'è presa il covid un po' di volte, ma mai con qualcosa più di una febbriciattola per qualche giorno. senza vaccino sarebbe stato peggio.
Si vis pacem, para bellum.
Dipende da che intendi per "effetti collaterali". Se ben ricordo (l'ISS aveva messo a disposizione dei dati ma ho perso il link) la gran parte di segnalazioni relative ad effetti collaterali era "dolore locale nel punto di inoculazione"... in pratica il classico dolorino al braccio, poi altre persone segnalavano febbre/febbricola, astenia lieve o moderata per pochi giorni. Io ho avuto la febbre 3 volte su 4, molto alta con la seconda dose (un picco di oltre 39°C nonostante la tachipirina) e astenia moderata e abbastanza persistente (5 gg) dopo la prima. Tralasciando le sindromi gravi, che sono state estremamente rare (molto più rare che con altri vaccini a parità di copertura) ma comunque ci sono state, mi sa che molte persone che sono state "malissimo" dopo il vaccino abbiano avuto effetti collaterali perfino minori di quelli avuti da me. Però ormai c'è un fenomeno d'ipocondria di massa, che il Covid19 ha solo peggiorato e che, imho, è un effetto collaterale del livello di medicalizzazione diffusa degli ultimi 2 o 3 decenni. Un periodo in cui si è affermato un modello di medicina "preventiva" sulla base della quale le persone sane praticamente non esistono... col risultato che tutti abbiamo qualcosa e conseguentemente tutti assumiamo farmaci, integratori e simili e i medici sempre più spesso si trovano a che fare con persone che lamentano sintomi senza avere alcuna malattia sottostante...
Ecco proietta questo atteggiamento di "ansia da malattia" sul Covid (prima) e sulle vaccinazioni anti-Covid poi e ottieni come risultato un consistente numero di persone che lamentano strane e misteriose sintomatologie dopo la vaccinazione e in realtà non c'hanno un tubo oppure hanno cose che avevano già...
Qualche esempio nella mia famiglia: una cugina di mia madre (78enne, guarita da un Covid lieve-moderato nella primavera 2020) ha da molti anni problemi di circolazione, mesi dopo la terza dose ha avuto una trombosi profonda alla gamba (niente di drammatico, curata a casa con terapia anticoagulante e riposo), non era la prima trombosi e quindi non era una patologia nuova ma lei che era diffidente verso il vaccino ha chiesto subito al suo medico "Può entrarci qualcosa il vaccino anti-Covid?" e questi le ha risposto "Non lo so, forse anche se è difficile e non c'è modo di accertarlo e comunque, Signora, lei il Covid ce lo ha avuto ad aprile 2020 e quindi potrebbe dipendere anche da quello e lei era già un soggetto a rischio trombosi prima del Covid" . Da quel momento per lei "E' stato il vaccino!" e di vaccinazioni non ne vuol più sentir parlare e non ha rifatto nemmeno l'antinfluenzale...
Immediatamente dopo questo racconto, mia madre (75 anni), si è ricordata di aver avuto un forte episodio di sciatalgia dopo la seconda dose, ovviamente ha chiesto prima a me e io le ho risposto in modo secco ("Non penso proprio, ma chiedilo alla tua dottoressa"), questa ovviamente le ha risposto "Signora, direi proprio di no!", visto che mia madre soffre di sciatica da circa 13 anni, ma non c'è stato modo di toglierle il sospetto, per cui ogni volta che tocca l'argomento "vaccino" con le sue amiche ritira fuori la storia, quella sua della sua sciatica e quella di sua cugina con la trombosi... Poi tieni conto che il passa-parola ingigantisce le cose e considera che, se parti da posizioni prevenute, il "cherry-picking" è all'ordine del giorno...
P.S. scriverò una cosa molto impopolare, ma l'ipocondria di massa ha una parte rilevante anche nel fenomeno "Long-Covid", che intendiamoci, esiste e può presentarsi con sindromi anche gravi e invalidanti per chi ne è davvero vittima (penso ad esempio alla Sindrome da stanchezza cronica, correlata all'infezione da Sars-CoV2 come ad altre infezioni) ma il cui impatto epidemiologico è difficile da misurare, proprio perché molte sue manifestazioni sono assimilabili a quelle di altre sequele post-infettive, che sono "volgarmente" note come "convalescenza", ossia qualcosa che non è ancora il completo ristabilimento delle condizioni di salute pre-infezione e al contempo non è più malattia conclamata e acuta e può durare molte settimane o perfino alcuni mesi...
Ultima modifica di galinsog@; 05/07/2023 alle 12:04
Mi fai venire in mente la fondatrice del nostro gruppo di danza antica, una signora che ormai zampetta allegramente verso gli ottanta, e che da quando la conosco (2001) è sempre stata cronicamente sbadata, smemorata, alla ricerca delle chiavi, della password, degli occhiali, delle informazioni che gli erano già state dette ma che non ascoltava... insomma, aveva la testa su altre cose che reputava più serie. Da quando ha fatto il covid, non perde occasione per ripetere "dovete scusarmi, ma dopo il covid ho perso completamente la memoria, non so più dove sono le cose, non ricordo quello che mi dite...", un buon motivo insomma per continuare a essere esattamente come è sempre stata, ma in più autogiustificandosi e crogiolandosi nella sua presunta "disabilità"... eh, sì, il covid ne ha di effetti collaterali...![]()
Effettivamente l'autoconvizione è molto difficile da eradicare, a volte non ci si riesce da soli. Penso che ognuno di noi abbia in mente qualche situazione del genere, nella propria vita, e probabilmente questo schema di pensiero si è instaurato anche in chi ritiene che il covid continui a condizionare la propria vita, con particolari sintomi o situazioni, quando magari l'unico condizionamento è puramente psicologico. Sembrano cose banali, ma non lo sono.
dalla storia si impara che non si impara dalla storia
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