Mi ricordo la tua esperienza... Quantomeno se disagio deve essere che almeno non sia io a doverci rimettere
Ti confermo che i primi 3 giorni qua sono di ferie e non di malattia, non so se ci siano stati dei cambiamenti nell'ultimo periodo oppure se ogni unità sanitaria decide in maniera autonoma... Fatto sta che qua è così:
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Stamattina, a distanza praticamente di 24 ore dalla data del tampone di ieri, è arrivato l'esito (negativo).![]()
Ma infatti concordo con chi afferma che ai contatti stretti andrebbe fatto il tampone dopo almeno 7 gg dal presunto contatto, tenendoli ovviamente in quarantena... Che senso ha fare il tampone magari dopo 12 ore dal contatto quando il tempo medio di incubazione è vicino ai 6 giorni? Ci sta che nei primi 2 o 3 giorni dal contatto di virus rilevabile nelle prime via aeree non ve ne sia la minima traccia, almeno in una porzione molto consistente di contagiati...![]()
Ultima modifica di galinsog@; 04/10/2020 alle 12:34
Probabilmente perché là non sono stati contagiati 3 milioni di cittadini (che mi pare una stima più verosimile del milione e mezzo dell'ISS) in poco più di quattro mesi (diciamo da fine gennaio a inizio maggio). Nelle RSA colpite da noi ci sono stati tassi di contagio vicini o perfino superiori al 90%, laddove si sono fatti i sierologici sugli ospiti cioè in una strettissima minoranza di strutture. Per gli ospedali non esiste un dato certo ma se ci fosse non mi stupirei che alcuni reparti e alcuni presidi (a partire dai PS) abbiano raggiunto percentuali di circolazione virale e di infezione analoghe. Qui in Liguria ad aprile si aveva perfino paura di fare i sierologici a medici e personale sanitario, perché si temeva di dover chiudere gli ospedali per via del personale in quarantena. Anche da alcuni episodi recenti sono emersi segnali sconcertanti: durante la fase espansiva del cluster savonese è stato coinvolto un centro di riabilitazione di Quiliano, se ben ricordo son risultati positivi 29 pazienti su 32... ed era luglio, non marzo...Certo che se sono positivi i fisioterapisti oppure gli OSS che si occupano dell'igiene personale degli ospiti per questo virus si aprono letteralmente praterie...
Ultima modifica di galinsog@; 04/10/2020 alle 12:33
Nelle Marche anche oggi siamo a +59 casi...
In 4gg : 23, 38, 59, 59
Preoccupante
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Comunque ho il sospetto che se ci fosse un rapporto diretto tra gravità dei sintomi e carica virale a cui si viene esposti (cosa da dimostrare), il più grosso effetto collaterale del lock-down italiano (molto più rigoroso di quello tedesco e francese e un po' più rigido anche di quello spagnolo) sia quello di aver determinato un aumento delle infezioni con quadri clinici gravi, indipendente dalla struttura demografica della popolazione (non credo che variazioni percentili dell'ordine di un 1 o 2% rispetto all'incidenza della classe degli ultra sessantacinquenni determinino tassi di letalità generale del tutto incomparabili, ossia anche 10 volte maggiori).
Esatto. L'unica cosa che non si nota è l'assalto ai PS da parte di pazienti sintomatici, c'è' "solo" un aumento costante di ospedalizzazioni, in relazione all'aumento di contagiati. Questo ovviamente genera forte stress sul sistema sanitario ma a numeri apparentemente analoghi o localmente superiori a quelli della fase epidemica di aprile, il numero assoluto dei ricoveri è sensibilmente più basso (in media ad aprile si entrava in ospedale attorno ai 12-13 gg dalla presunta data del contagio). Questa incongruenza però è facilmente spiegabile: non è inverosimile che in aprile, durante il picco francese, i contagi giornalieri fossero 4, 5, 6 volte maggiori di quelli che ci sono stati negli ultimi 15-20 gg... questo vale anche per l'Italia, in cui probabilmente il numero attuale di contagiati scoperti nelle ultime 2 settimane è di un intero ordine di grandezza inferiore rispetto ai contagi effettivi che avvenivano nei giorni prossimi al picco di fine marzo...
Ultima modifica di galinsog@; 04/10/2020 alle 13:06
Sì, ad esempio in Cina, quando si è scelto di separare i positivi dai nuclei familiari, ricoverandoli in strutture a bassissima intensità non solo la curva epidemiologica ha cominciato a flettere più rapidamente (te credo... se 8 persone su 10 si contagiano in casa), ma sono diminuite anche le infezioni con quadri clinici importanti. In Cina nelle prime 2 o 3 settimane si faceva, come da noi, l'isolamento dei pazienti al domicilio, poi hanno cambiato completamente strategia, pur mantenendo un lock-down strettissimo in tutto l'Hubei.
Se parliamo di dati interessanti bisognerebbe monitorare l'aumento dei pazienti sintomatici ricoverati negli ospedali francesi, a partire proprio da questi giorni. Il dato dei positivi può anche non essere più granché significativo (la Francia fa un enorme numero di tamponi di screening e sempre meno tamponi da tracciamento contatti, segno di un mutamento di strategia legato a una probabile perdita di capacità di tracciamento), invece quello degli accessi e dei ricoveri è può essere un indicatore interessante, per due ragioni:
1) sono circa 2 settimane che la media giornaliera dei contagi, Oltralpe, si mantiene ben sopra i 10.000/giorno, questo vuol dire che proprio in questi giorni e nei prossimi si dovrebbe verificare un marcato aumento degli accessi in PS (il tempo medio tra infezione/manifestazione di sintomi/ricovero) è di una dozzina di giorni.
2) se la circolazione virale è aumentata molto e la capacità di individuare i soggetti infetti (tracciamento o screening) è davvero in crisi, dovremmo vedere (parlo di dati settimanali) una relativa stabilità dei contagi e un marcato aumento dei ricoveri ordinari...
Ultima modifica di galinsog@; 04/10/2020 alle 13:34
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