Non so se ne avete già parlato, ma sul Corriere di oggi c'è un'intervista al giurista Pietro Ichino che dice che il datore di lavoro non solo "potrebbe" ma "dovrebbe" imporre la vaccinazione ai dipendenti per alcuni lavori, pena licenziamento.
Fa riferimento all'articolo 2087 del codice civile che obbliga il datore di lavoro a adottare tutte le misure suggerite da scienza e esperienza per garantire la sicurezza e il benessere di chi lavora in azienda.
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In teoria per tutto il periodo sino al 6 gennaio non ci si può spostare tra regioni. Attualmente siamo in zona arancio, quindi al massimo entro il Comune.
Salvo le situazioni di lavoro o di necessità o di salute. Inoltre c'è sempre la possibilità nei giorni rossi, cioè festivi e prefestivi, di andare a trovare un amico o un parente, ma sempre entro la regione stessa (col che, è più facile muoversi nei giorni rossi che non in quelli arancio... mah...).
Quindi, se dovessi affrontare una situazione del genere (tutti i miei calcoli sin'ora contemplavano al massimo spostamenti fra province, Milano, Bergamo, Brescia), cosa inventerei?
- cerco di essere abbastanza convincente circa la necessità di recuperare i documenti (scarso, se hai la patente è sufficiente per sopravvivere) o i libri (potrebbe essere più sostenibile, ma sta al buon cuore o all'inesperienza di chi ti ferma... io che sono bastarda dentro ti risponderei che puoi farti fare una scansione e inviare il pdf...)
- mi faccio fare una scansione e inviare il pdf dei testi (poi inizio a cercare un'altra morosa dopo che la ex, avendo passato ore ore a fare scansioni, mi ha mandato a quel paese lanciando i libri dalla finestra... ecco, il problema quindi non si risolve...) DEPENNARE
- se la morosa vive da sola, raggiungo l'abitazione o dimora in cui - come da risposte sul sito del Governo - vivo per periodi più o meno lunghi avendo ivi parte dei miei interessi (o qualcosa del genere); se non ha la casa da sola, non è applicabile (però si è tenuti a dire l'indirizzo e basta, ma non il nome della persona... mi chiedo come fanno a verificare, se si tratta di un condominio, senza intaccare la privacy dei condomini...)
- raggiungo in macchina il confine del Veneto all'orario prestabilito in cui anche lei lo raggiunge, e organizzo uno scambio con lancio di libri e documenti. Possibili problemi: scarsa mira, presenza di fossati campestri nell'intorno. Possibili affinamenti del sistema: mezzo radiocomandato che varca il confine con i libri sopra. In assenza di ciò, cercare un punto lombardo altimetricamente più basso del corrispondente oltre il confine sulla stessa strada, e sfruttare la forza di gravità per muovere il mezzo non semovente.
- incrociare le dita e sperare di non trovare alcun controllo (probabilmente la soluzione che alla fine sarebbe vincente, senonché se la applichi sei l'unico sfigato che viene beccato...)
...non mi viene in mente altro...
I dati settimanali sono davvero spazzatura per via del calo prolungato a causa delle feste. Non eseguirò dunque il mio classico report quest'oggi circa l'andamento della settimana prima.
Da un rapido sguardo infatti risultano sì alcune province con una variazione positiva dei casi rispetto alla settimana scorsa (saranno una ventina ad una rapidissima occhiata), ma la maggioranza di queste in aumento solo lieve.
Le regioni che hanno visto più province aumentare (e farlo più marcatamente) sono il Piemonte, la Calabria e la Sicilia. Menziono anche la provincia di Latina nel Lazio.
Tra le peggiori si conferma il Veneto, che è chiaramente riconoscibile nei suoi confini regionali dato che tutte le sue province hanno incidenza altissima e nettamente superiore a quella di qualsiasi altra provincia e regione circostanti.
749 casi su 9668 tamponi, così distribuiti: 287 in provincia di Bari, 74 in provincia di Brindisi, 126 nella provincia Bt, 81 in provincia di Foggia, 59 in provincia di Lecce, 106 in provincia di Taranto.
Sono stati registrati 34 decessi: 11 in provincia di Bari, 8 in provincia Bat, 11 in provincia di Foggia, 4 in provincia di Taranto.
Covid in Puglia: il bollettino del 29 dicembre 2020
Siamo ai minimi storici per numero di ricoverati: 58 soltanto, di cui 6 in TI!!
Ieri morta una donna di 82 anni che era in TI a Brindisi.
Il 23 Dicembre la Svezia ha raggiunto i +11.380 casi al giorno, parliamo dello 0,11% della popolazione in 24 h.
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