Anche, ma poi il vaccino viene utilizzato in maniera diversa, tra le altre cose.
Sta di fatto che in alcuni paesi è "quasi" venuto meno il rapporto rischi/benefici a favore del vaccino per una specifica fascia d'età.
Nello studio, se non ricordo male, il 95% dei casi si risolveva spontaneamente con sintomi lievi o assenti.Nello studio si riportava miocardite acuta sintomatica, che non è lieve. Tra l'altro la miocardite può avere strascichi nel lungo termine dopo la guarigione, portando a cardiomiopatia dilatativa dopo decenni.
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
Veramente (si, se fosse confermato) credo che lo sarebbe decisamente di più per Pfizer in Israele.
Ed essendo forse l'unico Stato che ha fatto tante seconde dosi Pfizer ai giovani (forse gli USA ma immagino decisamente meno) al momento è l'unico luogo da cui si possono cercare di ricavare dati...quindi al momento mi preoccupa più questo delle trombosi di Astrazeneca, decisamente....
Gli Stati Uniti hanno somministrato parecchie seconde dosi ai giovani e hanno per ora stabilito che le miocarditi sembrano avere un'incidenza più alta rispetto al normale nei giovani maschi under 25, ma anche che i sintomi sono perlopiù lievi e che comunque non è stato ancora possibile stabilire un legame causale.
Più o meno le stesse conclusioni di Israele, che infatti utilizza ancora Pfizer per tutte le fasce d'età adolescenti compresi, anche se ormai non stanno più vaccinando quasi nessuno.
Il rapporto rischi/benefici verrebbe meno se ci fossero più morti e sintomi gravi legati al vaccino che legati al covid.
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
Indubbio, ma la differente incidenza andrebbe studiata in questo caso.
Per la Germania ricordo che la sospensione era giustificata dalla più alta incidenza di trombosi, non di morti correlate, e sull'incidenza di casi gravi da trombosi non c'è differenza significativa con l'Italia.
Certo, però non sempre la prognosi è eccellente nel lungo termine anche in casi di miocardite acuta risolta rapidamente, e come ho scritto può provocare morte precoce per alterazione del muscolo cardiaco.Nello studio, se non ricordo male, il 95% dei casi si risolveva spontaneamente con sintomi lievi o assenti.
Google Books
Ci tengo a precisare che la mia critica non è al rapporto rischi/benefici (anche se per gli under 20 ci penserei visto questo dato delle miocarditi; in un'ottica comunitaria però i benefici superano i rischi in quanto lasciare non vaccinati gli adolescenti avrebbe più gravi conseguenze che benefici per le altre fasce d'età).
Evidenziavo soltanto come sia stata eccessiva la campagna contro AZ, e che se dovessimo giustificarla dovremmo vederne una analoga ora con Pfizer per questo fatto.
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
Intanto media locali e nazionali si stanno gettando come avvoltoi sui seguenti fatti, avvenuti qui in Liguria nelle ultime 24 ore:
1) una ragazza di 18 anni, residente a Sestri Levante e vaccinata 5gg fa con AZ a Genova, è finita in terapia intensiva, la patologia diagnosticata alla giovane (trombosi dei seni cavernosi) è tra quelle che hanno un collegamento diretto con la somministrazione di questo vaccino. Tenete conto che alcuni medici vaccinatori si erano dissociati con una lettera aperta dalla scelta di fare open-day impiegando questo vaccino su minori di 60 anni, per cui sarà pure terreno di polemiche politiche;
2) a Varazze è morto di Covid-19 un uomo di 72 anni che quattro settimane fa aveva completato il ciclo vaccinale (seconda dose Pfizer-Biontech), pare che il decorso della malattia sia stato fulminante, meno di 48 ore dopo il tampone, l'uomo accusava una sintomatologia respiratoria particolarmente severa (ARDS) ed era intubato, sedato e ricoverato in rianimazione a Savona. La morte è avvenuta dopo 9 giorni dal ricovero in ospedale. E' il secondo caso di decesso di un vaccinato avvenuto negli ultimi 2 mesi (anche l'altro paziente era stato vaccinato con Pfizer) e ovviamente rientra largamente nelle previsioni, dal momento che circa l'1,6% delle persone immunizzate è classificata come "non-responder", una percentuale veramente molto bassa, basti pensare che per i vaccini contro morbillo, parotite e rosolia la percentuale di soggetti non responder oscilla tra il 10 e il 20%. Tuttavia i "no vax" e i complottisti avranno da ricamarci su in abbondanza...
Ultima modifica di galinsog@; 06/06/2021 alle 18:48
Io invece continuerei a farli. Proprio perché sono meno. Ricordo che i miei due suoceri con doppio Pzizer sono risultati entrambi positivi. Se non l’avessero fatto, essendo poco sintomatici, li avremmo sicuramente incontrati e probabilmente ci avrebbero contagiati. Io e mia moglie avremmo facilmente contagiato i colleghi e i miei figli i compagni di classe.
Progetto fantasioso…
Fin quando avremo una parte consistente della popolazione totalmente suscettibile all'infezione credo che le misure andranno tarate su un livello di prudenza alto, però io mi fiderei di un medico se ritiene non opportuno il tampone di fronte a sintomi poco specifici come un mal di gola. Comunque prima o poi dovremo andare verso sistemi di sorveglianza ugualmente efficaci ma meno grossolani, altrimenti si rischieranno davvero nuovi ricorrenti lockdown nella prossima stagione fredda, soprattutto se l'influenza stagionale dovesse tornare a circolare normalmente... perché a quel punto fare diagnosi differenziali potrebbe diventare impossibile e trattare ogni sindrome respiratoria come sospetto Covid porterebbe in quattro e quattr'otto prima alle zone rosse e poi a un lockdown nazionale...![]()
Aggiungo che l'obbligo di mascherina al chiuso sarà opportunamente mantenuto ancora a lungo, ma bisognerà capire quanto sarà rispettato, nel momento in cui le forme severe di Covid-19, come auspicato e come probabile, saranno circoscritte a un numero limitatissimo di casi, penso che di mascherine ne vedremo progressivamente meno e di gente con tosse e raffreddore ce ne sarà proporzionalmente di più di quanta ve ne sia stata negli ultimi 7-8 mesi, sia per Covid, sia per influenza, sia per tutta la congerie delle sindromi simil-influenzali... insomma presto o tardi ci dovremo abituare a considerare Covid19 come una malattia normale, talvolta pericolosa, per la quale è assolutamente opportuno vaccinarsi, ma normale...
Ultima modifica di galinsog@; 06/06/2021 alle 19:46
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