Nuovo Virus Cinese

**burian br** · 25/03/2020, 19:27

Originariamente Scritto da nevearoma

Aggiungo comunque la questione della demografia. Mi immagino l'indonesiano che si prende il virus, ha un po' di febbre e un po' di tosse, ma tanto è giovane e se la cava bene e nemmeno si sogna di farsi testare

Inoltre in Italia, Spagna e Stati Uniti la crescita esponenziale c'è e c'è stata anche nelle aree più calde.

Ma siamo in inverno in quei paesi, e ti posso garantire che in Puglia il virus avrebbe trovato le condizioni ottimali per crescere: le medie degli ultimi tre mesi sono state tra 4 e 15° ovunque

**Perlecano** · 25/03/2020, 19:28

aggiornamento francese giornaliero: 2579 nuovi casi, 231 nuovi decessi, 619 nuove guarigioni.

**Alessandro1985** · 25/03/2020, 19:28

Originariamente Scritto da Perlecano

sai cosa? la letalità molto diversa per fasce d'età è il prodotto di due fattori: l'incidenza di complicanze gravi e la possibilità, a parità di gravità delle complicanze, di sopravvivere. questo significa che, sparando a caso le percentuali, se lo 0,3% dei teenager ha bisogno della terapia intensiva (a differenza del 3% di chi ha tra i 50 e i 59 anni) e il 5% dei teenager che finiscono appunto intubati muore, mentre il 30% degli intubati della fascia 50-59 anni muore. ne consegue che lo 0,015% dei teenager infettati muore e lo 0,9% dei pazienti 50-59 anni muore. La differenza tra le due fasce di età, dunque, è un rapporto 1:60.

Questo, però, assumendo che gli ospedali (benchè sovraccarichi) non siano tanto al collasso da non consentire l'accesso alla terapia intensiva a tutte - o quasi - le persone che ne hanno bisogno per sopravvivere. Siccome gli ospedali in Iran sono presumibilmente in una situazione a dir poco catastrofica, è altamente probabile che nè i bambini necessitanti terapia intensiva, nè i cinquantenni necessitanti, abbiano grosse possibilità di essere accolti negli ospedali e curati adeguatamente. Ne consegue che il secondo dei fattori descritti nel primo paragrafo viene a mancare, quindi il rapporto tra le letalità delle due diverse fasce di età è dato solo dal primo fattore, cioè 1:10 circa. La malattia pertanto, per quanto resti decisamente più letale all'aumentare dell'età, acquista una mortalità decisamente più democratica a seconda dell'anagrafica.

Questo è il motivo per cui concordavo con @snowaholic quando diceva a @burian br che la letalità della pandemia in Iran, malgrado la composizione demografica molto sbilanciata su fasce di età più giovani di quella italiana, stante il sovraccarico clamoroso delle strutture sanitarie persiane, risulta ben superiore all'1%: questo perchè, nel momento in cui in terapia intensiva non possono accedere nemmeno le persone giovani (qualora lo necessitino), la letalità esplode a livelli relativamente alti (certo, non estremi) anche tra i ragazzi molto giovani...

mi pare ineccebile
aggiungerei solo che la possibilità di contrarre il virus in forma grave presso i più giovani è molto bassa anche al netto di fattori contingenti alla nazione quindi ne consegue che la possibilità di avere contagiati gravi anche in fasce d'eta statisticamente poco coinvolte implica a maggior ragione una diffusione clamorosamente incisiva

**and1966** · 25/03/2020, 19:30

Originariamente Scritto da Perlecano

aggiornamento francese giornaliero: 2579 nuovi casi, 231 nuovi decessi, 619 nuove guarigioni.

Francia pare già stia seguendo andamenti "cinesi" ....

**Pigio** · 25/03/2020, 19:30

Originariamente Scritto da Corry

Figurati ma comunque quando tutto questo passerà mi ricorderò di fare un check.

Sai io sono della generazione anni 70, quando i bambini venivano portati dai cuginetti ammalati per fare le malattie esantematiche.
Io le ho prese tutte così. Tranne per gli orecchioni perché nonostante gli sforzi di mia madre

non sono mai riuscito a prenderli

. Chissà perché?!

idem, da piccolo ho preso tutte le malattie esantematiche possibili e immaginarie tranne gli orecchioni, andando con mia madre da amici, vicini o parenti.
Per le orecchioni non c'è stato nulla da fare, nonostante abbia dormito una settimana con mio fratello malato, mangiando con il suo cucchiaio

Ricordo benissimo però i 20gg passati con il morbillo, di cui molti con febbre a 40 deliranti

**jack9** · 25/03/2020, 19:33

ragazzi, ma qualcuno riesce a reperire il numero di tamponi giornaliero della Lombardia? perché è dal 21 che non si trova il dato..

**nevearoma** · 25/03/2020, 19:34

Originariamente Scritto da burian br

Ma siamo in inverno in quei paesi, e ti posso garantire che in Puglia il virus avrebbe trovato le condizioni ottimali per crescere: le medie degli ultimi tre mesi sono state tra 4 e 15° ovunque

A Los Angeles, Lisbona e Malaga invece ce ne sono più o meno come se non di più che a Bogotà, La Paz e Casablanca e pochi meno che a Nairobi o Kampala.

A Minsk e Stoccolma invece c'è la temperatura che serve, ma la crescita rimane bassa.

A Buenos Aires, Sydney e Brasilia poi hanno una bella crescita esponenziale nonostante le temperature siano le stesse di Jakarta.

Mi rendo conto che è tutto cherry-picking, ma il punto è proprio questo. Al momento è abbastanza impossibile individuare una tendenza in un senso o nell'altro (che non vuol dire che questa tendenza non esista, ovvio).

**burian br** · 25/03/2020, 19:34

Originariamente Scritto da Perlecano

sai cosa? la letalità molto diversa per fasce d'età è il prodotto di due fattori: l'incidenza di complicanze gravi e la possibilità, a parità di gravità delle complicanze, di sopravvivere. questo significa che, sparando a caso le percentuali, se lo 0,3% dei teenager ha bisogno della terapia intensiva (a differenza del 3% di chi ha tra i 50 e i 59 anni) e il 5% dei teenager che finiscono appunto intubati muore, mentre il 30% degli intubati della fascia 50-59 anni muore. ne consegue che lo 0,015% dei teenager infettati muore e lo 0,9% dei pazienti 50-59 anni muore. La differenza tra le due fasce di età, dunque, è un rapporto 1:60.

Questo, però, assumendo che gli ospedali (benchè sovraccarichi) non siano tanto al collasso da non consentire l'accesso alla terapia intensiva a tutte - o quasi - le persone che ne hanno bisogno per sopravvivere. Siccome gli ospedali in Iran sono presumibilmente in una situazione a dir poco catastrofica, è altamente probabile che nè i bambini necessitanti terapia intensiva, nè i cinquantenni necessitanti, abbiano grosse possibilità di essere accolti negli ospedali e curati adeguatamente. Ne consegue che il secondo dei fattori descritti nel primo paragrafo viene a mancare, quindi il rapporto tra le letalità delle due diverse fasce di età è dato solo dal primo fattore, cioè 1:10 circa. La malattia pertanto, per quanto resti decisamente più letale all'aumentare dell'età, acquista una mortalità decisamente più democratica a seconda dell'anagrafica.

Questo è il motivo per cui concordavo con @snowaholic quando diceva a @burian br che la letalità della pandemia in Iran, malgrado la composizione demografica molto sbilanciata su fasce di età più giovani di quella italiana, stante il sovraccarico clamoroso delle strutture sanitarie persiane, risulta ben superiore all'1%: questo perchè, nel momento in cui in terapia intensiva non possono accedere nemmeno le persone giovani (qualora lo necessitino), la letalità esplode a livelli relativamente alti (certo, non estremi) anche tra i ragazzi molto giovani...

Anch'io stimavo l'1% in Iran, perchè stratificando per fasce d'età emergeva un dato di almeno 0,4%, e con la saturazione delle terapie intensive andrebbe moltiplicato almeno per due, quindi almeno 0,8%.