ho sentito molti racconti riguardo vere e proprie campagne di assunzioni annuali da parte dei tedeschi che vengono qui in Italia a reclutare o via Skype, per dirne una.
Non so se sia vero, però sarebbe una riprova del fatto che anche da loro i numeri del personale non brillano.
Si vis pacem, para bellum.
I tedeschi hanno carenza di manodopera in tutti i settori, sia aspecializzata (raccolta della frutta e verdura ad esempio) sia specializzata (automotive, sanità, informatica ecc.). Ciò è dovuto sia alla situazione demografica, che è simile a quella italiana, sia alla disoccupazione straordinariamente bassa specialmente al sud dove la Baviera viaggia strutturalmente sul 2-3%. In tempi normali il resto d'Europa e anche del mondo fa la fila per andare in Germania e le aziende tedesche attuano con successo campagne di recruitment estremamente aggressive specialmente nei paesi mediterranei, offrendo gratis corsi di lingua e formazione e anche generosi stipendi e pacchetti di benefit; in tempi come questi è più uno svantaggio che altro. Si iniziano già a vedere i primi effetti nei supermercati - un kg di asparagi, normalmente l'ortaggio primaverile per eccellenza in Germania, costa cifre iperboliche oggi - e non sarei sorpreso se lo stesso effetto si vedesse anche nella sanità.![]()
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
Mi sono espresso contro i tedeschi fino a qualche giorno fa, pure a me sembravano boriosi, che stessero cioè sottovalutando il problema e/o sopravvalutando loro stessi. Ne riparleremo alla fine, ma iniziano ad essere molti i tasselli che inducono a un ripensamento.
I modelli fanno e disfanno. I santoni del web cianciano.
*
Always looking at the sky
*
Vedremo, magari sarà come dici tu. A me per ora sembra semplicemente che si siano svegliati tardi come tutti gli altri e abbiano avuto la fortuna di ritrovarsi con una distribuzione dei contagi più favorevole rispetto alla nostra che gli ha permesso di non avere i laboratori completamente intasati.
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Coronavirus, gatto positivo in Belgio
Inviato dal mio SM-G965F utilizzando Tapatalk
Si stava discutendo dei tamponi, non di altro. E i tedeschi hanno sempre fatto molti tamponi, anche quando in Italia ci si baloccava sull'idea che gli altri avessero meno casi solo perché facevano meno tamponi di noi. Se noi abbiamo un tasso di positività al tampone del 20% e loro del 6,8% significa che da noi l'accesso ai tamponi è sottoposto a condizioni molto più restrittive delle loro.
La situazione non è perfetta neanche da loro, ma indubbiamente tra i grandi Paesi occidentali sono quello che ha gestito meglio la situazione, hanno sicuramente dati migliori sulla progressione dell'epidemia e sono meglio preparati ad affrontarla. Se avessero preso provvedimenti più restrittivi per limitare il contagio in maniera tempestiva sarebbero in una posizione ancora migliore, ma a conti fatti anche su quel fronte non sono arrivati più tardi di altri: da loro il virus era meno diffuso rispetto a Italia, Francia e Spagna e ne erano consapevoli.
Si sono probabilmente bruciati la possibilità di una strategia alla coreana ma su questo sono in buona compagnia, nessuno in Europa ha avuto il coraggio e la capacità di farlo, anche perché avrebbe richiesto di imporre un sacrificio economico immediato ben prima che l'impatto dell'epidemia fosse evidente (e sospendere gli accordi di Shengen, probabilmente in maniera unilaterale, perché gli altri Paesi erano restii a prendere provvedimenti). Considerato quello che si leggeva anche qui sopra quando il virus è arrivato in Europa non credo fosse una strada realisticamente percorribile.
Segnalibri