Ma possibile che non si riesca ad INVERTIRE il discorso? possibile che non si riesca a porsi la domanda: ma, visto che il mondo è così globalizzato e che è inevitabile che ci siano scambi una volta ripreso, non è che per caso, ma per puro caso eh, che io stia chiuso 1, 2 o 6 mesi non cambia un tubo e i contagi ritornano?
perché non viene in mente a nessuno sta cosa?
cioè, un conto è se ho la sicumera di dire: ok, chiudo dal 9 marzo fino al 9 maggio e so di per certo che ho risolto il problema. ok, lo si fa senza se e senza ma, si fa la fame un mese (in molti la stanno già facendo, ricordiamolo) ma si tiene botta. ma siccome il problema non sarà comunque risolto, ma nemmeno lontanamente, siamo sicuri che sia la scelta opportuna dal punto di vista economico-sociale?
perché scandalizzarsi della voglia degli altri di riaprire va bene ma scandalizzarsi per la crisi economica che si affronterebbe no? me lo spieghi per favore?
Si vis pacem, para bellum.
Puglia : 1270 test, 105 positivi, 20 morti
Avevi ragione te Victor, su Ansa c'è scritto che ne hanno portati 22 a St-Pierre.
Dunque non risultano tra gli ospedalizzati al Parini, ma è quasi come se lo fossero... via, giornata buona solo per i guariti.
Si lo so per certo perchè ho un parente anziano che era stato ricoverato al reparto COVID e poi oggi, assieme ad altre persone, è stato trasferito alla clinica di St.Pierre (alla clinica mettono coloro che stanno meglio o comunque che hanno sintomi meno gravi, secondo me si sono organizzati bene... per ora niente ospedale da campo malgrado sia montato...)
Più che altro purtroppo non siamo ancora al picco della mortalità mi sa (a dire il vero non abbiamo superato neanche il picco dei contagi credo), 70 persone in 15 giorni praticamente (e gran parte negli ultimi giorni) sono tante per i nostri piccoli numeri...
Torgnon (1350 mt) / Chatillon (530 mt) stazione meteo:
https://www.wunderground.com/dashboard/pws/ITORGN6
http://datimeteoasti.it/stazionimete.../realtime.html
Io capisco perfettamente il punto, anzi, dal punto di vista epidemiologico sarebbe saggio aprire il più tardi possibile...
Però...
Cerchiamo un attimo di focalizzare su COSA "siamo fermi" ora come ora, a livello di attività.
Sono aperte tutte le attività agroalimentari, tutte le attività di trasporti/corrieri, tutte le attività di immagazzinaggio e logistica, tutte le attività energetiche, tutte quelle relative alla fornitura e/o connesse alle aziende agroalimentari (e quindi industrie di materie plastiche, carta, imballaggi), tutte le attività connesse a queste ultime (raffinazione, lavorazione), più decine e decine di altre aziende e industrie interconnesse ai vari livelli. Sono ancora aperti gli studi di commercialisti, notai e avvocati, più altri servizi bancari, postali, a orari ridotti anche alcuni uffici pubblici. Sono aperti tutti i supermercati, i punti vendita alimentari, egli edicolanti (e dunque tutte le tipografie), i tabaccai (e dunque tutte le industrie del tabacco, tra grossisti e rivenditori). Sono aperti i meccanici e gli elettrauti, poichè forniscono supporto a vetture di pubblica utilità, sono aperti le pompe funebri, i benzinai e tutti quelli del mondo dei carburanti, così come tutti gli agricoltori e la sua filiera, così come la filiera farmaceutica.
In soldoni, che cosa abbiamo "chiuso"? Alcune attività di cantieri, le attività "non essenziali" aperte al pubblico (come parrucchieri, venditori di oggetti casalinghi ad esempio, roba non alimentare), i bar, i ristoranti e tutto ciò che riguarda il settore alberghiero.
Il Presidente aveva detto, nella seconda chiusura, che dovevamo "rallentare il motore dell'Italia", e così è stato fatto, e aveva fatto abilmente intendere che più di così non si sarebbe potuto fare.
Sono passate 3 settimane dal decreto Italia Protetta: era l'11 marzo, oggi è il 3 aprile, e i contagi sono ancora molto elevati.
Perchè?
Perchè fisiologicamente le attività considerate essenziali sono tantissime ed interconnesse, e, nonostante alcune agevolazioni come lo smart working, più di così non si può fare: i contagi fisiologicamente rallenteranno, ma non diminuiranno mai a livelli considerati "poco pericolosi". E anche qui, quali saranno questi livelli? 100 casi al giorno? 1000? 2000? Sotto che soglia verranno considerati accettabili, e chi lo deciderà? E di che tempistiche parleremo? Il punto è quello: si parla di convivenza con il virus, e possiamo tenere ancora chiuse le attività sopra descritte per una, due, tre, quattro, otto, dieci settimane, ma ad un certo punto dovremo riaprire, siamo obbligati. A scaglioni, a gradi, nei modi più soft possibili, ma ci sarà il momento nel quale dovremo rischiare, e gettare il cuore oltre l'ostacolo. Quello che non vorrei (e qui mi metto nei panni di coloro che sono rimasti fermi, non hanno lavorato e non hanno incassato neanche un euro) è che di fronte a questa prospettiva il Governo si dimostrasse poi tentennante e timoroso di farlo.
In buona sostanza, aprire il 3 aprile sarebbe stato troppo presto? Ok, rinviamo tutto al 13 aprile. Ma si sa già che sarà "troppo presto", e si parla di primi di maggio. E quando ci saremo vicini? Non è che sembrerà "troppo presto" anche allora?
Ps: riguardo ai sussidi di Stato: saranno fondamentali, ma fisiologicamente non potranno mai sostituirsi ad uno stipendio vero e proprio, e ricordiamoci che tutto quello che viene e che verrà concesso lo pagheremo sempre e comunque noi eh? Più avanti, magari l'anno prossimo, con una stangata patrimoniale o con l'aumento dell'imposizione fiscale. Lo "Stato" non è divino, parlando terra terra i soldi li mettiamo sempre noi, indirettamente, ma sono sempre i nostri.
Non si tratta di salute vs. economia: le due cose ad un certo punto si intersecano e si fondono.
Lou soulei nais per tuchi
ma chi te lo dice che sia così? ma DOVE STA SCRITTO Gian?
guarda Wuhan, è esattamente la seconda ipotesi fusa con la prima. Ovvero, ho chiuso tutto due mesi ma nel giro di UNA settimana di apertura mi è tornata di nuovo in quel posto.
quindi ho perso due mesi di produzione per poi averla comunque in quel posto.
io mi chiedo solo con quale sicurezza tu riesca ad affermare questo, cito testualmente:
Si riapre il 5 Maggio quando la situazione è ormai sicuramente stabile? Non si richiuderà più
So che sei preparatissimo, ma qui, mi spiace, stiamo spacciando sicurezze che NON ci sono.
PS: anzi, una sicurezza c'è e ci arrivano tutti i giorni le notizie da Est: anche tenere chiuso due mesi non è sufficiente. Questa è davvero l'unica sicurezza.
Si vis pacem, para bellum.
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