Silvestri nella parte finale del suo intervento dice che si tratterebbe di casi rarissimi. Come può esserne così sicuro? Io non so. E' rarissimo a breve termine, ma chi sa dopo qualche mese? Si è espresso molto male anche lui.
Burioni poi accusa direttamente l'OMS che ha semplicemente ricordato una cosa che è vera, cioè non sappiamo se dia immunità.
ed ecco che il corriere della sera scrive che senza lockdown avremmo avuto 600 mila casi ..... ma se ne abbiamo avuti più di un milione almeno... con il lockdown...
2.917 i positivi in FVG (+14 su ieri): a TS (+4) 1.181, a UD 938 (+1) a PN 621 (+8) a GO 175 (+1) .
I guariti sono 1.257, i clinicamente guariti 148.
I decessi 264.
In terapia intensiva 13 persone, mentre i ricoverati sono 129. In isolamento domiciliare 1.106.
Chiuso il reparto Covid di Palmanova (creato ex novo 1 mese e mezzo fa)
Chiusa la semi-intensiva Covid di Udine.
Pare che in tutta la provincia abbiamo ormai casi di TI che si contano sulle dita di una mano ( in teoria ieri 3, oggi penso uguale) e zero decessi da giorni.
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Che alcuni comuni sono piccolissimi. Non é la fine di un lockdown, la gente per strada e in giro per i comuni già ci esce. Vediamo che ne esce fuori ma mi pare senza senso che si possa girare per tutta Milano o tutta Napoli e da Canazei non ti puoi spostare a Campitello di Fassa (per dire).
O fai a zone/province in base alla situazione dei contagi (fasulla, per altro) o il 4 Maggio non succede nulla di che.
Sul salto comune/regione posso essere d'accordo che mi pare errato, ma proprio per questo motivo.
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Burioni non so cosa abbia detto, riporto comunque il paragrafo in questione:
Mi scrive un lettore: "Avvisate anche l'OMS di smetterla di fare allarmismo. Capisco che abbiano da farsi perdonare (e da far dimenticare) la loro precedente sottovalutazione del problema, ma così è troppo.”
Il lettore si riferisce al comunicato di ieri dell’OMS (o WHO per noi), con la frase: “There is currently no evidence that people who have recovered from COVID-19 and have antibodies are protected from a second infection.” In italiano: non c’è al momento evidenza che le persone che sono guarite da COVID-19 ed hanno anticorpi sono protette da una seconda infezione.
[Il resto del comunicato sono considerazioni generali di virologia ed immunologia che nessuno mette in dubbio]
La frase in questione è stata subito ripresa da tutti i media italiani, in base al noto precetto evangelico: “Dacci oggi il nostro PANICO quotidiano”. Perché hai visto mai che le persone potessero invece concentrarsi sul fatto che i ricoveri in terapia intensiva per COVID-19 sono in calo per il tredicesimo giorno consecutivo (da 2.173 a 2.102, mentre il picco è stato a quota 4.068). Oppure sul fatto che il numero dei nuovi contagi in Lombardia è il più basso dal 7 marzo.
Non solo. Da <<non c’è al momento evidenza che le persone che sono guarite da COVID-19 ed hanno anticorpi sono protette da una seconda infezione>>, la frase è diventata <<le persone che sono guarite da COVID-19 ed hanno anticorpi NON sono protette da una seconda infezione>>. Si noti che questa non e’ una semplificazione del concetto, ma un suo completo travisamento.
La frase dell’OMS, ci tengo a precisarlo, è formalmente corretta. Come sarebbe corretto dire che non c’è evidenza che l’umanità non sarà sterminata l’anno prossimo da un nuovo virus portato da un meteorite. In realtà l’unico modo per dimostrare “evidenza” di protezione in persone guarite da COVID-19 e con anticorpi sarebbe quello di esporle intenzionalmente al virus e vedere che non si ammalano. Non credo proprio che sia una cosa fattibile.
[Tra l’altro, in termini puramente logici, è impossibile provare la proposizione "le persone guarite da COVID-19 e portatrici di anticorpi non possono re-infettarsi". Come è impossibile provare, per esempio, che i vaccini non causano l’autismo e che io non mangio salamandre vive. O che non esiste la famosa “teiera di Russell” -- la trovate su Wikipedia, e scoprirete a chi sta l’onere della prova nel metodo scientifico]
In realtà quello che sappiamo è che nonostante 3 milioni di casi confermati (e sono certamente molti di più) al momento non esiste una sola descrizione di persona che è guarita, ha gli anticorpi IgG nel siero e si riammala (cioè ha una seconda infezione con un virus diverso, non il primo virus che si ri-positivizza come nei casi coreani). Lo stesso, peraltro, vale per SARS-1 e MERS. E dire che le occasioni di riammalarsi non mancherebbero, basta guardare la Lombardia. Questo, ovviamente, non vuol dire che non possa mai succedere – in medicina ed in amore non si deve mai dire mai. Ma si tratterebbe di casi rarissimi.
Mi sembrano difficilmente contestabili le sue considerazioni soprattutto perché, ribadisco, il problema é più comunicativo che formale, e a mio modesto avviso in questo frangente il tono con cui si comunicano certe notizie è importante esattamente come il contenuto.
É sbagliato sia alimentare false speranze (i.e. " Trovata una cura miracolosa") sia alimentare panico e allarmismo come ha fatto quell'articolo di Repubblica, le conseguenze possono facilmente sfuggire di mano in un contesto in cui la popolazione si trova in uno stato psicologico estremamente complicato e che nel prossimo futuro DEVE essere gestito con la massima cura, non diversamente dalla gestione del contagio del virus.
Gli asilo-scuola sono chiusi in tutta Europa, e li hanno aperti da un paio di settimane in alcune realtà. Se anche ci fossero dei casi, dovremmo attendere 14-20 giorni per apprezzarne delle conseguenze, perchè è questo il lag tra contagio e tampone.
L'essere da soli in macchina è una gran cavolata, perchè se stai con membri della tua famiglia sei già esposto a casa. Se invece stai in auto con altri, il rischio di infettarti è concreto.
Usare la mascherina già di per sè non è detto protegga (lo ripeto dall'inizio), e ancor più senza senso è doverla mettere per correre o passeggiare.
Quindi su quanto hai elencato direi che in sintesi il rischio di contagio è zero.
I veri comportamenti a rischio si hanno in bar, ristoranti, negozi, laddove si formano assembramenti. Ma basta pensare all'influenza o raffreddore per capirlo. Non credo che non vi sia mai capitato di infettarvi in auto, bar o ristoranti. A me sì.
Inoltre devi eseguire un discorso numerico. In quei paesi hai pochissimi (in relazione agli abitanti) infetti. Parliamo di 1000 ogni milione di abitanti. Qual'è dunque la probabilità che ti capiti di stare in auto o al bar proprio con uno di quei 1000 su 1 milione? Lo 0,1%.
In Italia il numero di infetti su milione di abitanti è 3200 stando ai dati PC, ma andrebbero moltiplicati per 6. Diciamo che in Italia ci sono stati a un certo punto 18mila infetti ogni milione di abitanti. Che probabilità c'era che capitassi di stare in auto o al bar proprio con uno di questi? Il 2%.
In alcune aree del Nord Italia il rischio era ancor maggiore. Ci sono aree che probabilmente avevano il 10-20% di infetti sul totale degli abitanti, quindi il rischio di stare in auto o al bar con uno di questi era del 10-20%.
Ecco perchè in Italia non abbiamo potuto rischiare.
Sicché oggi parla Conte alle 20.20
Des certitudes ? Il n'y en a qu'une: fièrement francophone.
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