sì aspetta, si parlava di chiusure scaglionate in caso riesci a prendere per tempo l'epidemia, in Lombardia già al 28 febbraio probabilmente, anzi sicuramente, era tardi e la chiusura totale era l'unica via di uscita.
si parla di una situazione più tranquilla, un po' in stile Coreano ma vista l'età media italiana almeno gli over 65 sono da tutelare, poiché sono veramente tanti anche rispetto alla sola Corea.
cioè, io la penso così eh, è la mia visione.
tutto questo crolla se nelle case non c'è possibilità di isolamento dai più deboli.e probabilmente è proprio così per la maggioranza dei casi, stragrande maggioranza...
Si vis pacem, para bellum.
si anche questo è vero: volendo ci si può organizzare, come nel caso del mio amico meccanico riparatore.
Il padre, normalmente sempre presente in officina accanto ai figli, ovviamente, potrebbe dare direttive da casa sul quel che c'è da fare.
Ma c'è bisogno di lui materialmente in officina, comunque...e già in 3 arrivano scannati per quanto hanno da fare...
Il fatto è, anche, e mi riallaccio al discorso di Matelmaire: sono in tanti, ancora, a non avere dimestichezza con pc e quant'altro.
Il padre è proprio a digiuno di elettronica, quindi a casa ci farebbe niente, mentre i 2 figli no, per fortuna.
Allora ci potrebbe stare almeno 1 dei 2 :e ne verrebbe a mancare sempre 1....la forza lavoro...![]()
Vediamo se funziona, ma non tutti possono donare il plasma, servono dei requisiti abbastanza stringenti. Di fatto una vita da monaco:
Chi puo donare? Che tipologie di donazione esistono? | Fondazione Umberto Veronesi
Comunque di cinquantenni sono morte 1000 persone ma è pur vero che abbiamo avuto un'epidemia da 1,5 milioni di infettati.
Facendo le dovute proporzioni, con appena 15mila casi dovremmo avere dunque appena 10 morti tra i cinquantenni. Di fatto, quindi, si potrebbe estendere a 60 anni il termine ultimo per restare a casa.
Forse anche a 65 anni, basta non avere patologie di base quali diabete e ipertensione. Quindi per il settore lavorativo non ci sarebbero problemi.
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Remuzzi: <<I malati di adesso completamente diversi da quelli di un mese fa>>
Il sunto delle varie interviste potrebbe essere ok distanza sociale e mascherine ma comunque i nuovi casi attuali sono meno gravi di quelli di marzo, pochissimi ingressi in terapia intensiva , la maggior parte ha sintomi lievi e viene mandata a curarsi a casa. Che il decorso naturale del virus sia nel corso del tempo di diventare uno dei tanti innocui malanni di stagione dovrebbe essere sicuro se non sbaglio, che lo stia facendo velocemente?
Ultima modifica di Brasco; 11/05/2020 alle 15:55 Motivo: Corretto un link
si ma se sei a digiuno di elettronica lo sei al lavoro come a casa, non cambia niente. ti basta avere uno smartphone (anche qui, siamo sopra al 50% della popolazione spero), videochiamata col figlio che ti fa vedere il problema e via. se proprio non è risolvibile beh, si lascia da parte o si sostituisce per intero il blocco che ha un problema.
i modi ci sono, chiaro che non debba essere prassi ma scorciatoie per situazioni di emergenza come questa. sono toppe per non bloccare tutto, ma sono certo che il 90% del lavoro i due figli siano in grado di farlo.
ti faccio un esempio brutto: e se sto papà si piglia il Covid (o qualsiasi altra malattia) e deve stare a casa due mesi che fanno, chiudono? non penso, e sarebbe la stessa identica cosa all'atto pratico. meglio sano e a casa, che malato al lavoro.
ci saranno sempre situazioni problematiche, anche nei casi più "brillanti".
Si vis pacem, para bellum.
oh, notizia bomba, un amico ha la moglie a casa perché l'azienda ha chiuso dopo che un collega era positivo qualche settimana fa, l'azienda ha fatto fare i test sul siero e 122 dipendenti sono positivinotizia freschissima, appena so qualcosa di più ve lo dico
ah, dopo il test sul siero l'azienda ha deciso di far fare a tutti il tampone perché così si capisce chi è positivo al momento.
questa cazzo dovrebbe essere la prassi!
Si vis pacem, para bellum.
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