allora Verza,
contro il giornalismo nostrano sfondi una porta aperta con me
però... però...
i dubbi li avrei lo stesso sul comportamento di Flavio
1) lui è tornato a Milano e ha problemi di prostata (che a quanto pare colpisce i più giovani e non è tipico i settantenni a meno che non abbia il catetere)
2) viene dal suo ambiente (locale) dove hanno fatto strike in fatto di covid, quasi tutti sono risultati positivi
3) ti sei girato Sardegna (Costa Smeralda), Monte Carlo, tornato a Milano, così senza problemi
4) ti fai ricoverare e ti fanno il tampone e da lì scoprono che hai contratto pure tu la bestia
5) si affrettano a dire che non sta nel reparto per il covid ma in altro reparto per curare la prostatite
al punto 5 io dico basta, piantiamola con questa pantomima, dobbiamo fare i creduloni sempre?
anche perché se io fossi un paziente che sta ricoverato lì al San Raffaele per prostatite anche io ma non ho il coronavirus, mi incazzerei come una bestia mettermi nel reparto uno che lo ha contratto
tu immagina se questo tizio ha anche problemi pregressi (leucemia, diabete...) come sarebbe felice di avere nel reparto Flavio
dunque: il terrorismo dei giornali, ok
ma il modo pessimo di comportarsi di certe persone lo ritengo vergognoso (può essere chiunque). Comunque risulterebbe (condizionale) che abbia la polmonite (che non c'entra nulla con la prostata) e che il barman del billionare sia intubato
... in bocca al lupo a Flavio e al barman
lasciamo perdere le vicende del Flavio nazionale
è preoccupante questa nuova risalita dei contagiati, la gente non ha capito bene che le buone regole che abbiamo adottato fino a poco tempo fa ci hanno permesso di respirare
se ce le dimentichiamo, facciamo la frittata
you don't need the Weatherman to know where the wind blows - bob dylan
il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile - woody allen
Il numero di persone testate oggi è irricavabile, causa errore nel totale delle persone testate in quello di ieri.
Considerando però che la differenza tra il n° tot di persone testate ad oggi e quello di due giorni fa è 103mila, e supponendo oggi più tamponi e più persone testate (rapporto 90mila : 70mila = 1,28 circa), possiamo pensare che oggi siano state testate 58mila persone al massimo.
1366 positivi su 58mila persone testate stimate fa una positività di circa il 2,35%.
Insomma, abbiamo aumentato i tamponi e il n° di persone testate, ma la positività non scende, al più resta costante. Direi continua lievemente ad aumentare.
Ecco come siamo messi a tracciamenti in tutta Italia a oggi (percentuale di test sulla popolazione residente).
Trentino-Alto Adige 14,09%
Valle d'Aosta 13,82%
Friuli-Venezia Giulia 12,20%
Veneto 11,99%
Emilia-Romagna 11,22%
Umbria 10,39%
Molise 10,16%
Basilicata 9,59%
Lombardia 9,06%
Toscana 9,02%
Piemonte 8,03%
Liguria 7,96%
Marche 7,76%
Calabria 7,64%
Abruzzo 7,47%
Lazio 7,24%
Sardegna 6,67%
Sicilia 5,17%
Puglia 5,11%
Campania 3,75%
Ci sono i laboratori privati che potrebbero assistere la sanità pubblica.
Qui nelle Marche han fatto prendere macchinari e tutto il resto ai lab privati perché li avevano allertati sul fatto che a fine Marzo avrebbero iniziato a processare i tamponi fatti dalle strutture pubbliche, e invece poi han fatto dietrofront all'improvviso, sostenendo che non serviva più tale capacità alta di tamponi.
Adesso che serve assolutamente fermare chiunque, dovrebbe essere rifatta la collaborazione, altroché!
Le 3 cose più belle dall'entrata nel forum e nel mondo meteo : i "mammatus" post-temporale, il nevone 2012 e l'ASE..
Esatto, una miseria...io credo che ogni provincia dovrebbe perseguire l'obiettivo di eseguire in caso di emergenza circa 1000 tamponi ogni 100mila abitanti al giorno. Non so oggi a che livello siamo. Noto che abbiamo migliorato le nostre potenzialità, ma non credo che riusciremmo a fare più di 300 tamponi ogni 100mila abitanti al giorno come capacità massima...circa un terzo di quanto servirebbe.
Così ad esempio la Lombardia dovrebbe implementare le proprie risorse per farne almeno 100mila al giorno nei momenti peggiori, e così la Valle d'Aosta almeno 1000.
In Puglia almeno 40mila. Altro che 3500...
In Germania oltre 140mila test al giorno nell'ultima settimana. La % di positività è ai livelli più bassi dell'ultimo mese. Non malaccio.
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
Ah, un rapporto 1/10 dunque.
Però mi sa che già arrivare a 100.000 in tutta Italia al momento è il massimo. Magari a settembre ci arriviamo (anzi sarebbe necessario, visto che ci sarà la riapertura delle scuole e le ELEZIONI regionali/comunali/referendum, lo ricordo).
@snowaholic @Perlecano
https://www1.health.gov.au/internet/main/publishing.nsf/Content/486F57E248B97BFBCA2585C3007F9378/$File/flu-09-2020.pdf
Interessante valutare come l'Australia ha affrontato questa stagione invernale (che volge al termine meteorologicamente) per quanto concerne l'influenza.
Tutti i metodi di rilevazione del numero di casi influenzali (e ILI, malattie para-influenzali) mostrano inequivocabilmente come quest'anno la circolazione dei virus influenzali sia stato molto più bassa degli anni passati.
A occhio e croce, come potrete vedere dai grafici nel link, e pur con metodi diversi (percentuale di telefonate di assisteza sanitaria che riportavano sintomi influenzali; numero di segnalazioni presso i partecipanti dell'iniziativa web Flutracking; numero di segnalazioni delle sentinelle presso i medici di base), si ricava che la diffusione è stata pari al 20% (un quinto) di quanto normalmente avverrebbe.
Il pattern in particolare ha visto una crescita lieve dopo il minimo di Maggio fino a inizio Luglio, e poi una stabilizzazione o lievissimo aumento con successive oscillazioni intorno a questa nuova media fino al 10 Agosto (ultima data a disposizione).
Credo che adesso, pur non avendo a disposizione dati, siamo in fase calante.
Che considerazioni possiamo trarne?
Innanzitutto, è da riflettere su quanto abbia inciso il severo lockdown australiano nello stato di Victoria. L'interruzione del trend ascendente coincide con l'inizio del lockdown, ma è anche vero che in generale l'Australia non ha avuto contatti con l'estero da ben prima di Giugno, quindi la circolazione virale in partenza era di suo molto bassa.
In secondo luogo, che possa aver influito il lockdown di Victoria possiamo desumerlo dal fatto che il virus influenzale, in Australia, circola soprattutto nei territori temperati e che hanno un vero e proprio inverno. Spicca il Queensland, paradossalmente, ma non dimentichiamo che la metà della popolazione del Queensland vive a Brisbane, che è in fascia climatica ancora temperata.
In terzo luogo, possiamo immaginare cosa potrebbe succedere in Italia. Con una diffusione pari al 10% del normale, avremmo circa 600mila casi di influenza quest'anno.
Insomma, non che sia una cosa molto positiva...ricordo poi, come ho scritto, che ha influito probabilmente il pesante lockdown dello stato di Victoria, che normalmente incide per il 25% del totale. Questo vorrebbe dire che potenzialmente in Italia l'influenza potrebbe diffondersi ben oltre il 10% della norma, e basta questo per aumentare i numeri dei casi influenzali a 1-2 milioni.
Volendo, potremmo trarre una stima del Covid...supponendo che la diffusione a Marzo dell'anno scorso sia il 100% del possibile, e che la diffusione sia proporzionale a quella dell'influenza, se la diffusione influenzale sarà il 10% della norma, allora il Covid potrebbe diffondersi al 10% di quanto fece a Marzo, ovvero potremmo registrare 200mila casi ogni due mesi, e potenzialmente 700mila casi su 6 mesi. Il che significherebbe circa 18mila morti. Come stima non sarebbe malaccio, ma sono andato al ribasso, e si tratta comunque di una stima non proprio elegante. Più un mero esercizio mentale.
Segnalibri