Per le chiese, si raccomandano da 1 a 2 ricambi orari. Per i grandi magazzini, da 6 a 10.
"Ricambio orario" indica quante volte il volume di aria della struttura deve essere sostituito da nuova aria presa dall'esterno, ogni ora.
Faccio notare che le prescrizioni per le chiese valgono solo per quelle costruite negli ultimi 20 anni. Ti sfido a trovare un sistema HVAC su una chiesa del 1900 in un paesino sperduto. Già tanto se hanno una serie di stufette.
EDIT: non voglio demonizzare le chiese, sia chiaro, questa è la realtà.
Ultima modifica di Hydraulics; 04/11/2020 alle 19:46
"All models are wrong, but some are useful"
George E. P. Box
Col cavolo, dal momento che quasi tutti si erano organizzati per domani, lo fanno perché sta ricominciando lo scaricabarile-balletto tra governo e regioni, lo stesso che a marzo ha portato all'unica "zona rossa" nazionale... ora non succederà e si perderanno altre 24-36 ore di tempo che invece servivano davvero per organizzarsi...
Ultima modifica di galinsog@; 04/11/2020 alle 19:58
Si vis pacem, para bellum.
Figurati, io ne sto parlando in un’ottica puramente scientifica.
Credo comunque che non sia solo questione di ricambio d’aria, ma anche di diluizione di eventuali cariche infettanti, anche considerando che tutti dovrebbero indossare la mascherina.
Ecco perché magari sarebbe da stabilire un criterio in base al volume interno dell’edificio, qualsiasi sia.
Circa le chiese, ho trovato quest’articolo, ma vale solo per le chiese cattoliche:
Evidence-Based Guidelines to Celebrate Mass Safely Are Working | RealClearScience
Invece per le altre cerimonie di altre confessioni cristiane il rischio è maggiore: ho letto diversi focolai in chiese episcopali o battiste, sia in Germania sia in USA. Forse per i canti e per il contatto fisico, visto che sono cerimonie di solito più “accese” di quelle cattoliche?
Non ho trovato invece casi di focolai nei centri commerciali, a testimoniare che sono un luogo potenzialmente sicuro, anche se c’è l’incognita dei negozietti, ma tra circolo e ricambio d’aria dovrebbero essere più sicuri.
Non so, si dovrebbero studiare meglio questi parametri, che si potrebbero usare per calcolare dei cut-off circa il numero di persone che potrebbero stare in un dato posto riducendo al minimo il rischio di contagio. Lo si può far valere poi anche per le scuole, o bar e ristoranti (anche se qui è più difficile visto che di solito in un ristorante mangiano più persone contemporaneamente e senza mascherina).
PS: Ci sono anche tantissime chiese che risalgono a prima del 1900, quelle non rispettano nemmeno i criteri antisismici![]()
Villa Scassi è un casino, è sottodimensionato e da solo copre un'area che ha circa oltre il 55% dei residenti dell'ASL3 (ossia 370.000 su 690.000 persone, da Camogli a Cogoleto e dalla Val Trebbia alla Val d'Orba), inoltre ha evidenziato problemi di "tenuta organizzativa" anche durante le epidemie influenzali più pesanti degli ultimi anni (2015 e 2018) attualmente lo Scassi è costantemente sull'orlo del collasso... oltretutto tra Pietra Ligure e Genova di altro PS funzionante c'è solo il San Paolo di Savona, sul quale converge la Val Bormida, dal momento che il S. Giuseppe è convertito a Covid Hospice e sono riconvertiti a Covid-Hospice anche Imperia, Albenga, l'Evangelico di Voltri, Sestri Ponente e Sestri Levante, mentre Rapallo credo continui a funzionare come punto di primo soccorso per codici verdi (non Covid).
Praticamente in tutta la Liguria ci sono in questo momento questi PS: Sanremo, Pietra Ligure, Savona, Genova (Villa Scassi, Galliera, S. Martino), Lavagna e Sarzana, 300 Km di sviluppo costiero, quasi 1 milione e 600 abitanti e 8 ospedali con una viabilità stradale e autostradale interessata da decine e decine di cantieri... In questo contesto la Liguria dovrebbe essere zona rossa anche con 1 solo ricoverati, altro che con 1200... perché non è in grado di garantire niente...![]()
Ultima modifica di galinsog@; 04/11/2020 alle 19:59
Ma sapete se Conte parlerà stasera?![]()
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