Attenzione..se per ipotesi dovessero riaprire non è che tu o chiunque altro si troverà costretto ad uscire, nessuno ti obbligherà ad andare a mangiare una pizza di sera o andare a fare aperitivi alle 19...tanto per fare esempi a caso. No perchè qui sembra che se riaprono qualcosa tu sarai costretto ad andarci.
Si vis pacem, para bellum.
fermo restando che non penso che quei contagi/decessi siano imputabili allo sci, ma per una nazione di 8mln di abitanti fare 100 decessi al giorno di media per 4 mesi non è poco eh. cioè, sono stati per mesi attorno ai 100k casi attivi, 1/4 dell'Italia con 1/8 della popolazione. va che son dati bruti bruti eh![]()
Si vis pacem, para bellum.
La Svizzera poi non la confronterei con la Lombardia o il Piemonte, quindi il fatto che abbia fatto tanti casi e tanti morti è indice che semplicemente hanno voluto andasse così, perchè avrebbero potuto benissimo evitarlo.
Al netto della questione impianti aperti o no, su cui sapete sono favorevole all'apertura condizionata.
Bassetti, la sferzata a Galli: "Ha l'ospedale pieno? Chieda la zona rossa in Lombardia"
Stavolta credo che abbia ragione. Il lockdown avrebbe il suo senso anche per stare potenzialmente più tranquilli nei prossimi mesi (cosa comunque non scontata perché l'incognita varianti potrebbe comunque indurre una crescita della diffusione post lockdown anche in primavera), ma adottare il principio di precauzione a priori in questo momento è senza dubbio rischioso e probabilmente troppo, troppo rigoroso dato il contesto. Attualmente le varianti non sono state identificate ovunque e la situazione di molte regioni è stabile o in miglioramento; anche queste possono peggiorare nelle prossime settimane, ma credo che se l'obiettivo è semplicemente quello di evitare la crescita incontrollata (preso atto dell'assurdità dell'ipotesi del l'eradicazione) mettendo tutti in zona rossa, anche Sardegna e valle d'Aosta per cui qualcuno al momento parla addirittura di zona bianca (purtroppo questa si, difficile e non auspicabile da attuare in questo periodo), che si fa nel caso in cui questi timori si dovessero rivelare infondati per tanti territori? Ormai siamo sull'orlo di una crisi senza precedenti da tutti i punti di vista e ogni singolo passo va ben ponderato, tenendo conto che proprio per questo non esiste una soluzione universalmente giusta. Per questo, secondo me l'unica via è accelerare il tracciamento delle varianti e attuare chiusure ad hoc.
Era la Slovacchia, però anche lì i casi stanno aumentando di recente.
Io noto che si sta parlando oggi di estate con sicurezza, ma non sappiamo quanto le varianti (che fino ad allora prenderanno piede totale scalzando le vecchie) consentiranno di vivere un'estate tranquilla. Ricordo soltanto che in Sudafrica e a Manaus era ed è climaticamente estate, ma ciò non ha impedito nè sta impedendo la carneficina portata avanti da queste ultime.
Noto che si sta parlando di "liberi tutti" dopo aver vaccinato tutti gli over 60, senza rendersi conto che le percentuali che conosciamo su ospedalizzazioni e morti valgono per le vecchie varianti, e non per le nuove, e soprattutto che è comunque una strategia rischiosa senza alcuna limitazione minima.
Si suol dire che è meglio non fasciarsi la testa prima di rompersela. E' vero però anche che è meglio non sognare a occhi aperti.
ah certo, ma al netto di tutto, non la prenderei proprio per un esempio di buona gestionepartendo proprio da marzo scorso
altra nazione, comunque, dove sono sempre stati mooooolto restii sull'utilizzo della mascherina.
quest'estate a Lugano non c'era UN barista, UN cameriere, UN commesso che indossasse la mascherina
e lo stesso comportamento avevano quando venivano qui, né più né meno.
Si vis pacem, para bellum.
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