No, è un mix, non hanno puntato sull’immunità, ma sottovalutato le riaperture di inizio autunno a livello nazionale.
Invece a livello regionale in molti casi la cosa è stata gestita egregiamente.
Da dicembre però è stata decisa una stretta maggiore visto che i risultati non soddisfavano, ed ora è quasi eccessiva (ed emergono quindi altri problemi extrapandemici che prima erano sotto controllo).
Senz’altro il settore ospedaliero era sotto pressione in un modo insostenibile e infatti poi si è agito, così come varie cose però non dobbiamo nemmeno montarla troppo perché a dar retta a tutto ... di “previsioni” catastrofiste sul covid che poi non si sono avverate ne abbiamo sentite parecchie da ormai quasi un anno (ad esempio non doveva esserci un picco folle a luglio...?).
Nel mio commento non c'era alcun giudizio morale comunque. Lo stesso si è fatto in Italia in un certo senso, chiudendo solo quando alcune zone erano sull'orlo del collasso, cosa che ha provocato una valanga di morti ma ha permesso di avere un livello di immunità sufficiente a contrastare, con restrizioni più blande, un nuovo aumento nei mesi successivi.
Era possibile chiudere in una fase antecedente quando morti e ospedalizzati erano tanti ma non così tanti? Certo.
Perchè non lo si è fatto? Non saprei.
Era fattibile e sarebbe stato utile? A vedere l'Olanda sì.
Prima di Natale si aveva paura di cosa sarebbe successo durante le vacanze con maggiori contatti privati (e ci può stare...), poi però a gennaio, dopo che i risultati sono stati meglio del previsto si è detto che era ovvio che sarebbe andata così visto che di fatto era in atto un lockdown completo a causa delle vacanze che hanno forzato le chiusure economiche e scolastiche... e allora si temeva una recrudescenza dopo... ma non mi sembra sia poi avvenuta come pensato.
Non dico di sottovalutare la situazione visto che resta al limite del controllo, però non va nemmeno bene provare a tracciare teorie (che stressano pure...) che poi vengono spesso smentite, è un ulteriore giro di confusione che non serve. Troppe contraddizioni.
Ma infatti la Serbia è stato l'unico Paese europeo ad avere un picco ben distinto proprio in estate: considerato che non si tratta di un Paese enorme è probabile che si sia trattato di una serie sfortunata di eventi che ha portato ad una superdiffusione decisamente anomala. E infatti, come hai giustamente detto, è stata rapidamente abbattuta quella curva.
Ok le varianti, ma il Covid è sempre il Covid, non è che cambia radicalmente. In estate in Europa abbiamo visto che si comporta nè più nè meno come gli altri virus respiratori simil-influenzali: non sparisce, ma mantiene un'incidenza veramente bassissima.
E non mi stancherò mai di dire che il comportamento che si ha in estate nei climi temperati (Europa) non è lo stesso che si ha con altri climi (Sudafrica, Medio Oriente, ecc.). Non a caso per la stragrande maggioranza del Sudafrica l'estate è la stagione delle piogge (e dunque clima umido, nel quale si preferisce stare perlomeno al coperto), nel Medio Oriente o a Singapore è semplicemente troppo caldo per vivere fuori (e dunque si sta sempre e comunque al chiuso con l'aria condizionata).
Il discorso "eh ma il picco in Sudafrica è avvenuto in piena estate" non regge perchè l'estate sudafricana è completamente diversa da quella europea![]()
Lou soulei nais per tuchi
chi è che a novembre ha fatto lockdown? che non siano le pagliacciate alla inglese, francese o tedesca? lo chiamano lockdown---> non è vietato niente e la mobilità è leggermente inferiore al solito pre covid.
mi sa che bisogna fare chiarezza sul termine lockdown che non è di certo quello che sta facendo adesso l'Inghilterra. chiamano lockdown una nostra zona gialla/arancione (a seconda del paese), ma non è lockdown quella roba lì.
il discorso è che si parla tanto senza avere la riprova, perché non si sa come sarebbero andate le cose dopo un lockdown duro di qualche settimana a ottobre/novembre.
io invece penso che, se coadiuvato da un buon tracing che non è la pagliacciata che s'è fatta qui (ed in TUTTA Europa), saremmo stati ben più tranquilli.
siamo coi dati migliori d'Europa senza un vero lockdown, figurati se lo avessimo fatto...
Si vis pacem, para bellum.
In Sudafrica i casi si sono mantenuti bassissimi per tutta la loro primavera, corrispondente al nostro autunno meteorologico.
I casi poi sono esplosi a ritmi che nemmeno si erano avuti nel loro inverno australe, tant'è che ricordo che quando si iniziava a parlare di variante inglese io ero più preoccupato da una potenziale variante sudafricana che da quella inglese, e due giorni dopo lessi che era stata identificata per l'appunto una nuova variante sudafricana (all'epoca non lo sapevo).
Bisognava iniziare a ragionare nell’ottica di attuare misure efficaci che impediscano una chiusura, ma è utopia ovunque, abbiamo visto. Ora però inizia ad esserci il vaccino.
Mi è sembrato logico non puntare subito su chiusure visto che garanzie di riaperture (causa varianti e prima non lo si sapeva) non ci sarebbero state.
Io avrei optato per un primo intervento deciso (non necessariamente un lockdown, io sono sempre stato della scuola del sistema a colori con restrizioni gradate sulla base della situazione epidemiologica regionale) seguito da restrizioni blande come quelle attualmente vigenti in Svizzera (o in una zona gialla italiana). In caso di nuovi aumenti epidemiologici in alcune regioni avrei aumentato le restrizioni.
Alla fin fine si sarebbe trattato semplicemente di anticipare di 3 settimane le restrizioni, risparmiando un sacco di morti senza compromettere più di quanto abbiamo già fatto l'economia.
Il problema è che fin da subito si è seguita la linea cinese delle chiusure che però non è applicabile nella nostra società, o per meglio dire, lo è ma ad un prezzo che non vuole pagare nessuno (e chiedersi il senso di rinchiudersi in casa...).
Sul resto, tracciamento, test di massa (in alcuni casi dicono che ottengono gli stessi risultati delle chiusure!), si è dormito, si è pensato di risolvere tutto con le chiusure o pseudo tali che però non danno nessun risultato duraturo.
In autunno comunque si lodava chi faceva quelle che ora definiamo “pagliacciate” quindi anche quella strada non ha avuto tantissima efficacia. E mesi fa si “lodava” l’Irlanda per aver anticipato il virus (giusto farlo), ora però tutti vogliono ben distanziarsi dalla situazione irlandese causa mutazioni... sono giudizi che oscillano un po’ tanto... la verità non sta nemmeno lì. Anche nel caso si fosse fatto un utopico lockdown durissimo non so per quanto la situazione sarebbe poi rimasta sotto controllo dopo le ovvie riaperture che ci sarebbero state... quindi una soluzione di mezzo è un po’ il compromesso da pagare.
Vero, ma ripeto: in Sudafrica l'estate è la stagione delle piogge: è umido, e si tende a stare più al riparo/coperto. Oltre al fatto che l'ambiente umido è il massimo per il virus, aggiungi il comportamento umano conseguente (stare al coperto/chiuso), una variante con un R0 ben più alto e la frittata è fatta, ottieni un altro picco. Tra l'altro attenzione: ci sembra maggiore di quello avuto nel loro inverno (estate 2020), ma non è scontato che sia così (si tracciava già bene? Si facevano sufficienti tamponi? Non si perdevano decessi per strada?). Ma anche fosse davvero così, è tutto spiegabilissimo a causa sia della variante, sia del comportamento umano, sia del clima in sè. In estate in Europa l'unico Paese che ha avuto una specie di picco estivo è stata, come detto, la Serbia, l'unica, e ci sarà sicuramente un motivo dietro.
Lou soulei nais per tuchi
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