Io quando ho parlato del giovane lavoratore ho detto che non mi riferivo solo a ciò che è legalmente concesso. Il fatto è che un esame universitario o un impegno di lavoro fanno già parte della nostra quotidianità, e inoltre non condizionano la vita in tutti gli aspetti per così tanto tempo. Quindi, a parte telelavoro, studenti, palestra e viaggi non è proprio cambiato niente (non parlo di chi si è ammalato, di chi ha avuto un lutto, di chi ha perso il lavoro dove la risposta mi sembra ovvia)? E il fatto che queste cose vengano derubricate da qualcuno a lamenti da benestanti mi fa capire che non si è colto il punto, non mi pare che per invitare parenti e amici a cena occorra essere benestanti, o che per abbracciare qualcuno ti sia richiesto il 730
Ma che continuerà a circolare è inevitabile, non ci possiamo fare nulla, nemmeno se ci murassimo vivi per 10 anni. Ci chiediamo cosa sta succedendo in Africa o nel Terzo Mondo? O crediamo seriamente che azzerando i contagi nel nostro sputo di terra risolviamo il problema? Se vogliamo fare una cosa decente, opinione mia, è meglio sviluppare un sistema di tamponi iper rapidi da fare a tutta la popolazione ogni 2 settimane, da qui all'eternità. Becchi i positivi, isolamento. Quelli che ti scappano li becchi due settimane dopo. I casi che arrivano dall'estero li becchi. I focolai li becchi. Pensateci. A furia di fare così sì che debelli definitivamente il Covid, e arrivi ad avere solo casi importati..
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Nel lungo termine si arriverà alla convivenza col covid come per l’influenza, e si farà una campagna annuale/semestrale di vaccini, che verranno costantemente aggiornati nel caso dell’insorgenza di varianti che sfuggano all’efficacia del vaccino.
Io vedo plausibile solo questo scenario.
A proposito: secondo voi ogni quanto andranno fatti i richiami periodici? Ci sono studi o ipotesi a riguardo? Non mi aspetto nulla di certo visto che comunque è da veramente poco tempo che i primi sono stati vaccinati (quindi bisogna verificare la durata degli anticorpi) ma magari qualcosa di preliminare...
Capitolo restrizioni: al bando ragionamenti filosofici, io sono al limite e sarò in grado di sopportarle non oltre la fine di maggio.
l'ondata di freddo di certo non ha aiutato, ma non penso sia determinante sinceramente.
però la Grecia non gode di immunità di gregge parziale come Brescia Ale, son due cose totalmente diverse. anzi, per le misure che hanno intrapreso dall'inizio, probabilmente non sbaglio se dico che hanno la percentuale di immunizzati più bassa d'Europa
non so niente eh della situazione attuale greca, a naso direi però che l'aumento degli ultimi giorni può essere legato a qualche variante che essendo più contagiosa, anche con misure piuttosto severe, riesce ad andare un po' in giro.
poi magari stanno anche eludendo di più le misure come ipotizzi...
Si vis pacem, para bellum.
io concordo con te eh, però ci sono nazioni intere molto ben interconnesse (guarda la Cina stessa), che se non lo hanno eradicato completamente poco ci manca. Corea, Giappone... significa che la chiave per tenerlo molto controllato esiste, chiaramente da noi è più difficilmente applicabile per una serie infinita di motivi rispetto ad esempio alla Corea.
però sono fiducioso sul fatto che, unitamente alle vaccinazioni, si possa tenere molto più controllato di quanto non lo abbiamo fatto finora.
adesso ci sono i nuovi tamponi Abbot che danno il risultato dopo 3 minuti e pare abbiano la stessa sensibilità dei precedenti.
in Germania comunque la pensano come te, tamponi rapidi gratuiti per chiunque volesse farlo, e già questo è un bel passo in avanti ai fini di tenerlo controllato.
è che se vuoi provarci veramente, a controllarlo dico, penso non ci sia alternativa al portarlo a 0 e ripartire, stile maggio scorso per intenderci. pretendere di controllarlo avvicinandosi all'eradicarlo, con una circolazione massiva senza un lockdown, mi sa che è utopico veramente.
l'occasione l'abbiamo avuta a maggio, con una buona organizzazione si poteva forse fare, a patto di isolarsi turisticamente (che per noi significa perdere tanti soldini....quindi capisco anche che non lo si voglia/riesca a fare, è fisiologico).
non è semplice, per nulla, anzi è la sfida più grossa che l'umanità è chiamata ad affrontare da tantissimo tempo e sta mettendo duramente alla prova tutti noi, occidentali in special modo. in oriente sembra tutto più semplice...
Si vis pacem, para bellum.
Sono le stesse domande che mi faccio io...fino a quando si potrà andare avanti con le restrizioni? è una banale domanda ma di fondamentale importanza, tutto il resto secondo me è di contorno; il tempo gioca un ruolo fondamentale...io credo che per una settimana tutti saremmo bravi a chiuderci in casa, fare scorta di cibo e murare le porte, come quando arrivano gli uragani in America..il problema è quando passano 3 mesi, poi 6, poi 9, poi un anno, poi 18 mesi, ecc...
mi è piaciuta la vena ironica.
sono d'accordo, ci sono cose obiettivamente che non sono superflue e che ci sono vietate.
ho una nipote dal 24 ottobre 2019 a Bari. l'ho vista una volta sola.... perché oltre alle restrizioni c'è la vita normale che mi impedisce (ma con piacere in un certo senso) di poterla vedere quando voglio, poi però è arrivato il covid e addio.
io resisto anche, ma i miei genitori che sono i suoi nonni soffrono e parecchio.
ci sono obiettivamente cose importanti che al momento sono negate, non penso però, personalmente eh, che siano l'aperitivo o il viaggio all'estero ma cose ben più fondamentali: i contatti umani con le persone care.
il resto, sempre personalmente, sono in grado di affrontarlo e metterlo in saccoccia, se voglio vedere degli amici quando mi è concesso dai colorinisulla mappa ci si va a fare un giro all'aperto, lo spritz lo prendo d'asporto e ci allego una passeggiata
diventa tutto in sicurezza e l'amico che non vedo da tempo lo vedo lo stesso...
ad esempio, fare una cena coi parenti (i miei sono anziani, non mi va di metterli in pericolo anche se so che prendo tutte le precauzioni per non ammalarmi in prima persona) è difficile, io personalmente non sarei sereno di stare lì coi miei zii di 75 anni (e meno male, da un certo punto di vista, che non ho più nonni...), non capita ma se capita i sensi di colpa poi son difficili da affrontare, sempre personalmente.
mi limito a invitarli a casa quando c'è bel tempo, ho la strafortuna di avere un giardino, 4 sedie e 4 caffè all'aperto, distanziati, e pericolo non ce n'è.
ci si adatta finché si può...
come però dicevo giorni fa, l'estate scorsa è stata fondamentale per tutti noi, inutile negarcelo. abbiamo fatto tutto in estrema tranquillità quando abbiamo realizzato che senza circolazione massiva, in estate era tutto concesso.
non appena abbiamo iniziato a importarlo in maniera massiccia il gioco è finito in fretta (da metà a agosto in poi è stato un susseguirsi, per la Spagna e la Francia, che hanno esagerato inizialmente con le riaperture, a metà luglio erano già in cacca).
il discorso è che lo Stato, per affrontare un cosa del genere, deve essere ben organizzato del tipo tampone rapido a chiunque entri, anche turisti o strutture atte alla quarantena di chi entra ed è positivo, cose così... e non siamo in grado di farlo, banalmente.
Si vis pacem, para bellum.
beh dai, al pari di Croazia e Estonia, son traguardi
ma la Polonia? come è possibile? dove li ha presi tutti quei vaccini?oppure hanno 3 over 80 e ne hanno vaccinato uno
pesa tantissimo, effettivamente, quanti ne hai. visto che fisicamente devi vaccinarli, averne 1mln o 5 come noi pesa parecchio poi sul dato percentuale. allegherei lo stesso grafico col numero netto di vaccini somministrati.....
Si vis pacem, para bellum.
poi, la Germania ne ha somministrati come numero meno di noi, quindi magari si son mossi con un ordine diverso dal nostro, per dire, magari gli over 80 li hanno vaccinati durante la campagna vaccinale per il personale medico-sanitario. dipende da tante cose... visto così è il solito grafico che ci fa incazzare (giustamente) ma se lo si contestualizza bene si spiega...
Si vis pacem, para bellum.
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