Covid, Zaia: <<Lento aumento dei ricoveri>>. <<In Veneto la pandemia e costata...
Praticamente 1/5 - 1/6 dei tamponi nazionali sono fatti in Veneto, che infatti ha (giustamente) deciso di togliere la gratuità (tranne ovviamente per quelli prescritti dai medici) in quanto venivano sfruttati in gran numero per ottenere il green pass.
Residenza: Altavilla Vicentina (VI)
Lavoro: Brendola - casello di Montecchio Maggiore (VI)
http://meteoaltavillavicentina.altervista.org/
Secondo Antonio Cassone, già Direttore Malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanità, membro dell’American Academy of Microbiology, “se in Israele adesso il rischio relativo dei vaccinati anziani è 3 volte inferiore a quello dei non-vaccinati (ovvero se non sei vaccinato hai 3 volte più possibilità di avere COVID grave), è evidente che l’impatto delle varianti, da Alfa e Delta o Lambda, è stato piuttosto severo, in Italia questo rapporto di ‘rischio relativo’ è 10 volte superiore a vantaggio dei vaccinati (ovvero se non sei vaccinato hai 10 volte più possibilità di avere COVID grave nella fascia di età 60-90 anni)”.
Quando ho letto la parte sottolineata sulle differenze Italia - Israele ho cercato una motivazione che non fosse il fatto che la copertura vaccinale decade nel tempo.
CHiedo anche agli altri se hanno una spiegazione valida.
Aggiungo questo che al momento non vuol dire nulla ma è da monitorare:
Da uno degli ultimi report del ministero della Salute in Israele ci sarebbero 14 persone infettate dal Coronavirus una settimana dopo aver ricevuto la terza dose di vaccino. Undici dei contagiati hanno più di 60 anni, due dei quali sono ricoverati in ospedale, mentre gli altri tre hanno ricevuto la terza dose perché immunodepressi. Così ha riferito un canale televisivo. Resta altresì da capire quando sia avvenuto esattamente il contagio.
Ultima modifica di Gianni78ba; 10/08/2021 alle 12:15
Un nuovo farmaco sviluppato in Israele è riuscito a curare in 5 giorni i pazienti contagiati con il Covid. In particolare, circa il 93% dei 90 ricoverati con coronavirus trattati in diversi ospedali greci dal medicinale creato da un team del Sourasky Medical Center di Tel Aviv è stato dimesso in cinque giorni o meno. Lo studio di Fase II ha confermato i risultati della Fase I condotta in Israele, dove 29 pazienti su 30 si erano ripresi dopo pochi giorni lo scorso inverno.
Nessun effetto collaterale
«L'obiettivo principale di questo studio era verificare che il farmaco fosse sicuro», ha affermato il prof. Nadir Arber al Jerusalem Post. «Fino ad oggi non abbiamo registrato alcun effetto collaterale significativo in nessun paziente di entrambi i gruppi». Lo studio è stato condotto ad Atene perché Israele non aveva abbastanza pazienti rilevanti.
Sviluppato da una proteina presente nel corpo
Gli scienziati hanno sviluppato il farmaco sulla base di una molecola che il professore studia da 25 anni chiamata CD24, che è naturalmente presente nell'organismo. «È importante ricordare che 19 pazienti su 20 COVID-19 non hanno bisogno di alcuna terapia», ha affermato Arber. «Dopo una finestra di 5-12 giorni, circa il 5% dei pazienti inizia a peggiorare». La causa principale del deterioramento clinico è un'eccessiva attivazione del sistema immunitario, nota anche come tempesta di citochine. In caso di pazienti COVID-19, il sistema inizia ad attaccare le cellule sane nei polmoni. «Questo è esattamente il problema che i nostri farmaci vogliono evitare, ha detto.
Pronto per la fine dell'anno
Il team è ora pronto per avviare l'ultima fase dello studio. «Per quanto promettenti possano essere i risultati delle prime fasi di un trattamento, nessuno può essere sicuro di nulla finché i risultati non vengono confrontati con quelli dei pazienti che ricevono un placebo», ha affermato. Allo studio prenderanno parte circa 155 pazienti affetti da coronavirus. A due terzi di loro verrà somministrato il farmaco e a un terzo un placebo. Lo studio sarà condotto in Israele e potrebbe essere condotto anche in altri luoghi se il numero di pazienti nel Paese non sarà sufficiente. «Speriamo di completarlo entro la fine dell'anno», ha detto Arber. Se i risultati saranno confermati, ha promesso che il trattamento potrà essere reso disponibile in tempi relativamente brevi ea basso costo. «Inoltre, un successo potrebbe aprire l'onda per curare molte altre malattie», ha concluso.
Beh a parità di virus ovviamente non si arriverebbe mai ai picchi precedenti.
Però abbiamo ancora più di 1/3 di non vaccinati (compresa una percentuale non insignificante di ultra 50), qualcuno che ha 2 dosi "vecchie" e un virus molto più contagioso.
Va bene che i tempi son quelli giusti per arrivare a settembre con percentuale di vaccinati ulteriormente salita.
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Io andrei molto cauto ad analizzare i dati israeliani, hanno sacche di popolazione non protetta molto concentrate e quindi più vulnerabili, inoltre hanno stagionalità invertita (come anche il sud degli USA che se la sta vedendo brutta di nuovo). Può essere che questa ondata si risolva rapidamente perché esaurisce la popolazione suscettibile.
Una parte dei non vaccinati hanno preso il Covid nel 2020 e in gennaio/febbraio 2021:
ne terrei di conto rispetto alle considerazioni fatte sulla diffusione dei casi positivi da inizio pandemia.
Una gran fetta della popolazione che non sappiamo durante il 2020 è stata positiva e mai tamponata.
Segnalibri