Un altro piccolo passo in avanti
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ripeto quanto penso riguardo l'elettrico nei trasporti, visto che ci lavoro da 35 anni.
l'elettrico nei trasporti esiste da più di un secolo, e non ha colonnine di ricarica, si chiama treno.
l'intermodale non ha mai avuto la spinta necessaria per decollare, ma un buon compromesso per treno e camion elettrici è sicuramente il trasporto a casse mobili o container. il vettore carica la merce su cassa o container, o recupera la merce che viene poi stoccata su cassa in groupage, .
Si porta il tutto nella stazione più vicina, si aggancia le casse ai convogli e il treno arriva per lo smistamento alle stazioni più vicine da cui il trattore stradale elettrico fa quel massimo 100 km per la consegna in sede.
I tempi sono più lunghi, certo, ma così non si congestionano autostrade e soprattutto non si consumano centinaia di litri di gasolio in giro.
per fare ciò bisogna cambiare prospettiva di trasporto, ma è l'unica via per impattare di meno.
Ovviamente non è ben vista da troppi, per troppi interessi...
Eh sì
Infatti leggevo che comunque il 65% dei camion fa trasporti brevi/medi quindi sta dentro i 500 km giornalieri, confermi?
E che gli autisti hanno l’obbligo di 45 minuti di pausa ogni 4 ore, quindi contando (sempre correggimi se sbaglio) anche 90kmh fissi, vuol dire che un’autonomia reale di 500 km sarebbe praticamente sufficiente comunque a gran parte del trasporto pesante
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si, 8/9 ore di guida con interruzione ogni 4,5 h di 45 minuti e riposo giornaliero da minimo 9 a 12 ore a seconda.
calcola una media di 65 km/h anche sui tragitti medio / lunghi.
nei 500 km ci stai mediamente al 95% dei casi.
ma il punto non è questo:
sono praticamente sul confine con la Slovenia dove dalla finestra vedo entrare una fila continua di bilici dell'est, questi percorrono tragitti di migliaia di km per andare in Italia-Francia-Spagna ecc. anche grazie al cabotaggio internazionale che gli permette di girovagare per l'Europa in cerca di viaggi (a basso costo....)
tutto questo non ha senso se devi percorrere una tratta per esempio Budapest-Madrid, un bilico , quasi un migliaio di litri di gasolio in fumo e un autista per 5 giorni.....
cassa su treno, 2 giorni al massimo arriva a Madrid allo scalo ferrroviario, aggancio con un trattore elettrico e consegna entro un raggio di 50/100 km. questo a mio avviso sarebbe il futuro, un autista in partenza e uno all'arrivo.
certo, non si consumano 800 litri di gasolio comprese tasse e accise, non si comprano camion ogni 10 anni, non si pagano fior di assicurazioni in più, non si pagano qualche centinaia di euro di pedaggi alle varie autostrade, non si spendono 6000 euro di pneumatici ogni 2 anni ecc....
insomma non gira un certo tipo di economia....che fa di tutto per sostenere se stessa
Il problema dei treni, almeno in Italia non so all'estero, è che mancano le tracce disponibili per farli passare, l'infrastruttura ferroviaria è totalmente satura nelle tratte più importanti, facciamo un esempio, tra 2, 3, 4 anni (quando sarà) apre il Terzo Valico dei Giovi che unito al tunnel del San Gottardo potrebbe collegare facilmente il porto di Genova alla Mittel Europa via Svizzera ma nel tratto che va dallo sbuco della galleria a Tortona al confine Svizzero a Chiasso non c'è posto per farli passare più treni merci di quanti già non ne passino. Anche riuscissero a quadruplicare tutta la linea da Tortona a Rogoredo come da progetto ci sarebbe comunque un collo di bottiglia nel nodo di Milano e poi c'è pure il tratto da Monza al confine che è solo a doppio binario e al momento non mi risulta ci siano nemmeno progetti per il suo quadruplicamento (tanti anni fa c'è stata una procedura di VIA ma son passati 22 anni e non hanno fatto niente quindi in caso dovrebbero ripartire da capo e in Italia significa lustri).
Tra l'altro avevo letto che nei prossimi anni dovrebbero arrivare in Italia anche nuovi vettori ferroviari per l'AV oltre a Trenitalia e Italo quindi non può che peggiorare la situazione.
Database dei record in Toscana: http://climaintoscana.altervista.org/
Record assoluti: +43,1°C ad Antella il 06/08/2003; -26,0°C a Firenzuola l'08/01/1985.
Inseguiamo la Germania anche nel (non) ammodernamento delle infrastrutture...
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Questi sono i dati oggettivi di chi produce auto in Europa. 40% in più del costo manufattoriero, 500% del costo dell’energia, 1000% per una gigafactory, mancanza di colonnine di ricarica e comunque costo alto per chi le utilizza.
Forse prima di dargli degli incompetenti bisognerebbe capire in che contesto stanno lavorando…
E i politici che firmano leggi e accordi assurdi al grido di w lelettrico sono chiaramente, nel migliore dei casi, completamente ignoranti ed incompetenti e quindi colpevoli.
PelatodiMtimangioilcuore
Rispetto a chi o cosa esattamente?
40% è riferito al costo del lavoro rispetto, che so, alla Cina? Perchè ci starebbe.
Ma sui volumi tipici dei costruttori di auto energia che costa 5 volte tanto o 10 volte tanto il costo di costruzione di una giga-factory è letteralmente impossibile a meno che non si parli di sussidi pubblici tendenti a infinito...
EDIT: ho letto adesso l'origine. Leggo il solito paraculaggio: libero mercato sussidiato...
Poi cosa significhi che "una gigafactory consuma 10 volte la produzione di autovetture" per me è un mistero. Un'acciaieria consuma 100000000 volte un panettiere, quindi?
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Draghi evento | WebTV ha detto che l’elettricità in Europa costa 2/3 volte in più di quella americana e in Italia si paga dal 38 al 87% in più degli altri paesi europei![]()
PelatodiMtimangioilcuore
Elkann oggi in parlamento. Fonte Ansa Elkann in Parlamento: 'Senza Stellantis in Italia l'auto sarebbe scomparsa' - Notizie - Ansa.it
E' urgente potenziare l'infrastruttura di ricarica: la mancanza di una solida rete di colonnine scoraggia gli acquirenti di veicoli dall'optare per i modelli elettrici. Nonostante i progressi compiuti negli ultimi anni, il ritmo di installazione rimane troppo lento e non sufficiente a convincere i clienti a passare all'elettrico". Lo ha sottolineato il presidente di Stellantis, John Elkann.
"Quasi il 60% di tutte le stazioni di ricarica europee - ha osservato Elkann - si trova in soli tre paesi: Germania, Francia e Olanda. In Italia ci sono meno di un terzo delle colonnine installate in Olanda. L'Acea ha chiesto alle Istituzioni Europee di intervenire per migliorare questo aspetto, fondamentale per la transizione energetica, usando gli strumenti a loro disposizione: la ricarica deve essere facile, accessibile a tutti e soprattutto veloce, oltre che conveniente da un punto di vista economico. Per concludere: il nostro settore fra 20 anni produrrà soprattutto automobili elettriche. Cina e Stati Uniti stanno definendo una politica industriale per l'auto, con normative e risorse orientate a raggiungere i loro interessi nazionali. Noi auspichiamo che ciò possa accadere presto anche in Europa. Perché in questo mestiere definire un quadro chiaro è fondamentale per tutti gli attori: costruttori, sindacati, fornitori, concessionari e clienti".
"Le modifiche al regolamento CO2 annunciate due settimane fa dalla Commissione Europea vanno nella direzione di posticipare gli oneri a carico dei costruttori che non riescono a rispettare gli obiettivi nel breve termine". Lo ha detto il presidente di Stellantis John Elkann. "Si tratta tuttavia di interventi di corto respiro, che non danno la necessaria certezza al mercato. In Acea (l'Associazione Europea dei Costruttori di cui facciamo parte) e in Clepa (che riunisce i fornitori automotive europei) auspichiamo di trovare il punto di sintesi capace di conciliare la sostenibilità ambientale con quella economica e sociale" ha spiegato.
"I produttori automobilistici europei stanno affrontando uno svantaggio strutturale rispetto ai loro concorrenti cinesi, pari al 40% del costo manifatturiero complessivo. In particolare, i prezzi dell'energia di paesi produttori di auto europei risultano 5 volte più alti di quelli cinesi". "Bisogna inoltre rammentare che per quanto riguarda una Gigafactory, il consumo di energia necessario è 10 volte superiore a quello di uno stabilimento produttivo di autovetture. Per questa ragione, l'Europa dovrebbe far scendere i prezzi dell'energia a valori competitivi globali e di mantenerli a livelli costanti e prevedibili", ha aggiunto Elkann.
PelatodiMtimangioilcuore
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