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Vento forte
Re: Dialetti e lingue d'Italia
Parlavo in genovese (variante melese-voltrese, che foneticamente è un po' diversa dal genovese urbano, ad esempio cade la "v" in inizio di parola e apriamo quasi tutti i dittonghi) coi miei nonni paterni. A volte mi capita di pensare in "dialetto", soprattutto quando guido... Capisco bene il masonese-campese e i dialetti orbaschi (che sono dialetti liguri d'Oltregiogo con una certa "interferenza" del piemontese orientale), capisco altrettanto bene i dialetti ingauni (che comunque non sono troppo lontani dal genovese) e quelli intemeli. Capisco discretamente anche il roiasco (Olivetta, Briga, Tenda) gli altri dialetti liguri alpini (Garessio, Priola), i dialetti della Val Bormida ligure (anche quelli più "piemontesizzati" come quello di Dego) e quelli delle zone confinanti del Piemonte (es. il dialetto "langhese" di Mombarcaro o quello di Ceva) e in generale riesco a seguire una conversazione in piemontese. Ho molte più difficoltà con il lombardo orientale (bergamasco-bresciano-cremasco-cremonese) e con i dialetti emiliani, nel senso che "perdo molti pezzi"...
Ultima modifica di galinsog@; 19/11/2022 alle 10:50
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