Per quanto mi riguarda, da che sono in vita (quasi 50 anni), l'unico Santo Padre che mi è piaciuto è stato Ratzinger, in quanto ha messo al centro del pontificato la dottrina cattolica romana apostolica: un "caffè amaro" senza tanti ingredienti accessori, una sinfonia severa e cupa (ma giusta), senza danze latino- americane... percui spero che il nuovo Papa sia come è stato Benedetto XVI°![]()
Progetto fantasioso…
La questione gay, aborto, eutanasia, diritti civili di ogni tipo resterà in ogni caso la solita, ossia di ferma opposizione, esattamente come è stato durante il pontificato del ""rivoluzionario"" Francesco
Se devo ragionare da non credente come verza81, poi, anche io penso lo stesso, un papa più onesto e meno "falso rivoluzionario" aiuterebbe a buttare giù la fiducia nella Chiesa e nella religione più di quanto sia successo con Francesco che ha avuto molte simpatie (per quanto a mio parere poco giustificate) anche tra atei e agnostici
Tanto per un non credente il Papa ha ben poco potere effettivo, uno vale l'altro praticamente
La tua posizione però non è da non credente ma da antireligioso, che son due cose diverse. Papa Francesco poi è stato effettivamente "rivoluzionario" per quel che si può dire del termine (a mio parere abusato oggigiorno in senso lato): ha dedicato un'enciclica al problema ambientale e climatico 3-4 anni prima del fenomeno di Greta Thunberg e nell'epoca degli accordi di Parigi, ormai preistoria sull'azione climatica visto lo stato attuale; ha parlato di "terza guerra mondiale a pezzi" nel 2018 se non erro, all'epoca mi sembrò un'affermazione esagerata e non corrispondente alla realtà ma oggi (ultima la notizia degli attacchi tra India e Pakistan) direi che invece ci aveva visto più lungo di tanti leader; ha cambiato approccio verso transgender e verso omosessuali aprendo persino (posizione francamente incredibile per il papa della Chiesa Cattolica) alla possibilità di legittimare da parte degli stati le unioni civili.
Certo, i temi della bioetica restano quelli e non cambieranno, ma un papa può cambiare l'approccio verso essi (pur confermando la solita posizione) ed orientare anche la discussione pubblica da parte di tutti il che non è un male perchè ogni fenomeno non è mai bianco o nero ma una sfumatura di grigi. Ad esempio, sull'aborto le statistiche indicano come c'è una sproporzione per classe sociale ed economica su chi lo sceglie e chi no, se un papa del futuro dovesse parlarne e l'opinione pubblica ne discutesse non credo sarebbe affatto un male ma aiuterebbe indirettamente forse a cercare di colmare parzialmente, o anche solo in minima parte, delle disparità sociali di fondo che effettivamente esistono. Questo è un esempio ma ce ne sarebbero diversi su vari argomenti se si volesse.
Ultima modifica di burian br; 08/05/2025 alle 00:18
beh, ricordo che Woytila s'è intromesso a difesa di 'O Dell (1997), un criminale che non vorremmo nemmeno come statuetta nel nostro giardino... Bergoglio poi... ho perso il conto delle cose nelle quali non si sarebbe dovuto intromettere... comunque faranno loro, noi siamo solo spettatori
Per i problemi ambientali e per l'attenzione alla povertà devo dare atto che qualcosa rispetto ai suoi predecessori è cambiato.
Ma sui temi dei diritti civili legati all'etica religiosa poco e niente, è vero che c'è stata una parziale apertura sugli omosessuali ma l'omofobia di fondo (nemmeno tanto velata) è restata evidente. Questo è quello che intendevo. Ma aspettarsi un cambio di passo dalla Chiesa su questi temi credo sia utopico in generale, a meno di forti pressioni esterne alla secolarizzazione.
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Anche sul tema migratorio si è fatto sentire, in questo addirittura a tu per tu con i rappresentanti politici stessi (lo ha ricordato pure a Vance nell'ultimo incontro prima di morire).
Sui temi bioetici io credo, come ho già scritto, che chiunque si attenda rivoluzioni sarà sempre disatteso. A quanto so ci possono essere cambiamenti sul tema dei transgender, pochi lo sanno ma l'ospedale Gemelli ad esempio ha un ambulatorio sulla disforia di genere e procede anche alla terapia ormonale. Se non mi sbaglio a Marzo è stata pubblicata una rettifica sul tema che apre alla possibilità del cambiamento di ***** chirurgico nei casi di bisogno, che poi è in linea con quanto afferma la comunità medico-scientifica sul tema (il cambiamento chirurgico va inteso come ultima spiaggia e non va preso alla leggera).
Quando parlo di cambiamento d'approccio, invece, l'omosessualità è uno di questi ad esempio su cui tanto può cambiare pur non modificando la dottrina. Prendi l'esempio del divorzio: pur rimanendo l'opposizione, ormai nel sentire comune è accettato e non c'è stigma di sorta, alla fine io credo che molto del problema sia legato allo stigma sociale che è alimentato più che dalla religione in sè dal bigottismo e dall'ottusità mentale di molte persone che usano la religione solo come bias di conferma.
Ultima modifica di burian br; 08/05/2025 alle 10:21
oh hanno eletto l'americano Prevost
La donazione di Trump per influenzare il Conclave? 14 milioni per tirare la volata a Prevost
L’assegno staccato in occasione del funerale di papa Francesco.
Prevost è nato il 14 settembre del 1955 a Chicago, nello stato dell’Illinois: appartiene all’Ordine di Sant’Agostino, una comunità di frati con cui prese i voti nel 1981 e di cui è stato priore generale per due mandati consecutivi, cioè l’autorità che presiede e governa lo stesso Ordine. È stato a lungo missionario in Perù ed è considerato generalmente progressista e vicino a papa Francesco, in particolare sulla tutela dell’ambiente e il contrasto al cambiamento climatico. Ha invece posizioni più conservatrici sulla comunità LGBT+ e si è detto contrario al coinvolgimento delle donne in ruoli clericali.È stato coinvolto in due casi di abusi sessuali del clero, uno negli Stati Uniti e uno in Perù, venendo accusato in entrambi i casi di aver coperto preti colpevoli di abusi o di non aver indagato adeguatamente al riguardo.
Ultima modifica di Gianni78ba; 08/05/2025 alle 18:21
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