ma ne sei sicuro?è un dubbio che ho da completo ignorante,perlomeno per quanto riguarda la tecnologia avanzata,mi sembra che la societÃ* cinese sforni ingenieri e laureati in discipline scientifiche a getto continuo,va nello spazio sia pur appoggiandosi a vecchie tecnologie russe,insomma questi sono tutt'altro che degli sprovveduti.Resta il design,la griffe come valore aggiunto?basterÃ* per mantenere un tenore di vita discreto per centinaia di milioni di abitanti dei paesi avanzati?Originariamente Scritto da NoSync
Onore a tutti i fratelli caduti nella lotta contro il potere e l'oppressione.
"nel fango affonda lo stivale dei maiali..."
quaaaaaanto ti quoto!Originariamente Scritto da NoSync
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Il problema non sta nell'aver paura di quanto di buono i cinesi potranno (e quanto sono convinto che lo faranno, altro che la convinzione comune dei corti di cervello che la cina sia buona solo a produrre robetta di scarsa qualitÃ*....)fare grazie ai loro cervelli ma in quello di male che fanno lavorando a prezzi stracciati.Originariamente Scritto da lg59
Basarsi sull'innovazione è un tipo di competizione potenzialmente sana per tutti, le nuove tecnologie sono capaci di generare valore per TUTTI quando non hanno come unico scopo l'autoprotezione (leggi brevetti o IP-intellectual property) per guadagnarsi monopoli de-facto sul mercato.
La competizione basata sul mero contenimento dei costi è una partita persa per chiunque, i pochi ricchi che la pilotano diventeranno sempre più ricchi e genereranno nuovi poveri/disperati diponibili a lavorare per un tozzo di pane.
Guardala anche da quest'altro punto di vista: l'obiettivo del "cost-reduction" ha un limite inferiore, il costo uguale a zero (a meno che qualche genio non s'inevnti un bel giorno che gli operai per lavorare debbano pagare...);
l'innovazione tecnologica virtualmente non presenta nessun limite...pensa solo a quanti "nuovi" lavori sono nati con internet.....
Sono, quindi, due strade che portano in direzioni completamente opposte, da una parte il nulla, dall'altra il tutto.
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Mettiti nei panni di chi ha sempre lavorato in aziende manufatturiere, gente dai 40 anni in su. Che fanno adesso: gli informatici? Si inventano nuovi design?Originariamente Scritto da Folly
In ogni modo, i cinesi / indiani ecc sono stra-avvantaggiati sotto ogni profilo: basta 1 persona che abbia delle idee valide e sotto di lui ci saranno miliardi di persone che produranno molto di più di quanto noi europei o americani (in totale neanche un miliardo) potremmo fare.
E poi i cinesi si stan comprando tutto anche qui da noi, si comperano persino i nostri Bot cct e roba simile (ho sentito dire che il debito pubblico USA è in buona parte in mano alla Cina: non ci capisco più una mazza!). Come possiamo far valere le nostre ragioni se loro hanno in mano i nostri soldi?
Paolo
Cmq ragazzi miei, non pretendo di aver ragione. Anzi: spero di non averne! Solo che mi arrivano input negativi in continuazione e non si intravedono soluzioni.
Paolo
E' uno dei grossi problemi della "classe dirigente" italiana.Originariamente Scritto da slurp
Trovo un business e ci campo una vita intera....
Intesa così è pura ricerca di una rendita, non è esercizio di impresa, è sistematico rifiuto del rischio che in esso è insito.
E' chiaro che non parlo dei dipendenti, il limite della tanto decantata piccola e media impresa italiana è ormai a nudo.
Chi non risica non rosica....(nota bene che mi inserisco anch'io nelle fila di chi potrebbe mollare il suo "comodo" lavoro da dipendente ma non lo fa per limiti di una mentalitÃ* che per troppo tempo ci è stata fornita come unica chiave di lettura del mondo del lavoro)
Continuo a credere che la forza di un sistema economico con sia legata da equazione lineare con il numero degli occupati, se così fosse qualcuno dovrebbe spiegarmi come fanno gli USA a surclassare l'Europa visto lo sfavore dei numeri (700mln contro 285mln di abitantiOriginariamente Scritto da slurp
).
Nota invece che molte delle idee ultimamente partono sempre da lì e che molti dei nostri cervelli migliori lì si vanno a stabilire.
Vogliamo una volta per tutte iniziare a prendere ciò che c'è di buono dagli USA e rispedire al mittente tutte le cagate a cui, stranamente, risultiamo troooppo permeabili?
questa cosa denota un aspetto positivo: i cinesi hanno intenzione di investire allora quale migliore occasione di questa nel convincerli a non comprare solo titoli di debito ma ad investire in attivitÃ* produttive?Originariamente Scritto da slurp
Non è solo questione di design o griffe. Ad esempio ne passeranno di lustri prima che la Cina tiri fuori un veicolo lontanamente paragonabile a una Porsche o una Lamborghini. Non sono in grado di produrlo nemmeno gli stessi americani. E, oltre alla tecnologia e agli studi, per molte cose serve anche l'esperienza.Originariamente Scritto da lg59
Non so se questo sarÃ* sufficiente per reggere il passo, ma è comunque l'unica strada possibile, e passa attraversa ricerca e innovazione. Quella che in Italia è da sempre ai minimi livelli.
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Pensavo di essere l'unico a vederla in questo modo. Non che abbia bisogno necessariamente di approvazioneOriginariamente Scritto da Folly
, ma devo dire che mi fa piacere non essere la particella di sodio.
E non vale solo per la piccola e media impresa, secondo me.
A margine: quoto anche tutto il resto.
Io mi riferivo ai lavoratori dipendenti subordinati, i quali se hanno sempre e solo fatto andare la macchina da cucire, adesso che viene la concorrenza straniera loro non solo perdono il lavoro, ma non hanno speranze di trovarne degli altri. E con questo l'innovazione della "classe dirigente" non c'entra.Originariamente Scritto da Folly
Rimanendo in tema di manufatturiero: se uno ha un'azienda di questo tipo, sono d'accordo con te che non ha mai (o quasi) fatto innovazione, ma quale innovazione poteva fare? Al limite poteva comprarsi telai più efficienti, però più di un tot non è che ci si possa inventare, o no?
E' cmq vero che la ricerca è veramente qualcosa di lontano dalle menti dei almeno il 95% degli imprenditori italiani.
Gli USA hanno un grande vantaggio rispetto a noi: hanno un sistema iperflessibile, per cui i contratti a tempo determinato non sono un problema, ma una risorsa, perchè consentono alla gente di fare esperienza e di portare conoscenza diverse in ambienti lavorativi diversi, promuovendo la crescita e lo sviluppo. Hanno un sistema per cui se uno ha bisogno di mettere una linea telefonica in casa sua, gliela danno in giornata, gliela tolgono il giorno stesso in cui decide di non volerla più e non ti tengono al telefono come un pistola in attesa che qualcuno gli risponda da Napoli per dirti "il mio collega non c'è", piuttosto che "bisogna fare questo e quest'altro, avvisare il pincopallino, vedere se può il tecnico, chiedere il permesso a tizio e aspettare il consenso di caio e sempronio". Questa è l'America: un posto in cui non devi fare il giro del mondo 14 volte prima di ottenere una cosa banalissima.Originariamente Scritto da Folly
Loro ci hanno sempre fragato per questo: perchè una persona con un'idea nuova non è un nemico, ma un'opportunitÃ*.
In Europa siamo in 700 milioni... In Europa siamo un numero crescente di stati con radici comuni, ma abitudini e tradizioni differenti. In Europa ciascuno stato vede sé medesimo prima dell'Europa. In America questo non avviene: c'è una visione unitaria di tutti i 50 stati, anche perchè sono sempre stati uniti e non hanno avuto la nostra storia. L'Europa "lottava" economicamente con gli USA uno stato alla volta e uno stato "contro" l'altro. Giusto per dare una supporting evidence, i francesi a proposito di Suez-GDF hanno dichiarato "il bene della Francia è il bene dell'Europa"...
I Cinesi che vengono in Italia lo fanno perchè vanno via da una dittatura. Lo fanno non per aprire aziende qui che esportano in Cina, ma per aprire aziende qui che importano dalla Cina e vendono qui.Originariamente Scritto da Folly
Scusa, ma se tu dovessi convincere un cinese a investire qui... cosa pensi che possa investire qui per noi?
Paolo
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