
Originariamente Scritto da
thunderstorm84
Eccolo:
Gli obiettivi di Alternativa sociale
Alternativa sociale, considerando proprio dovere morale e politico contribuire alla soluzione dei gravi problemi pratici che affliggono l’Italia, pur ribadendo la propria visione più radicale delle soluzioni politiche necessarie in vista di una profonda e duratura rinascita nazionale, individua le seguenti misure concrete per la soluzione dell’emergenze più gravi:
1) MEZZOGIORNO:
Incentivare la politica economica del Sud Italia, ripristinando un sistema di finanziamento che consenta lo sviluppo economico, tecnologico e commerciale attraverso l’ istituzione di una Banca Statale per lo Sviluppo del Meridione che emetta credito solo per fini produttivi, per riequilibrare l’ asse politico economico italiano. Il tutto con uno sviluppo delle infrastrutture che portino il Sud d’Italia alla stesso livello del Nord. Queste misure costituiranno l’occasione per la creazione di centinaia di migliaia di posti di lavoro nel Sud d’Italia e per un nuovo Patto fra Stato Italiano e popolo meridionale non in forma assistenzialista ma organica, sociale e solidale.
2) SOSTEGNO ALLA FAMIGLIA:
E’ assolutamente necessario approntare soluzioni organiche alla devastante crisi demografica che colpisce l’Italia e per tanto, seguendo l’esempio di molte Nazioni Europee, chiediamo che lo Stato aiuti la maternitÃ* con un contributo di almeno ¤ 400,00 mensili da destinarsi alle donne dal momento del concepimento fino al compimento del terzo anno di etÃ* della prole. Istituzione del Ministero dell’Infanzia.
3) SANITA’:
Costituzione sul territorio dei Centri della Salute, nei quali i pazienti possano, in totale esenzione del “ticket”, effettuare controlli di medicina preventiva sul modello dei centri antidiabetici, che potrebbero diventare le prime strutture.
4) LAVORO:
Il Lavoro deve essere al centro del programmo economico, con una politica di forte protezione del prodotto e del lavoro italiano. L’invasione dei prodotti cinesi, in particolare, ed extracomunitari in generale, ha giÃ* fortemente minato la tradizionale soliditÃ* delle piccole e medie imprese italiane. Per tanto, si richiedono misure volte a bloccare l’importazione di tutte le merci la cui produzione non sia avvenuta all’interno di un quadro di regole certe e controlli accurati nel campo dei diritti umani e sindacali dei lavoratori come giÃ* denunciato da Alternativa Sociale in sede di Parlamento Europeo. Per quanto riguarda le imprese serve una riduzione del gravame fiscale ed una politica di incentivazione all’assunzione della manodopera nazionale e una modifica della Legge Biagi, per ridurre gli effetti del precariato, principale causa di disagio tra i giovani lavoratori.
5) SISTEMA CREDITIZIO:
Facilitazione nell’accesso al credito da parte delle famiglie monoreddito, dei giovani al primo impiego, dei lavoratori in stato di mobilitÃ*, e di altre categorie sociali in difficoltÃ*. In tale contesto, devono essere ampliate le regole di trasparenza del sistema bancario e creditizio e la drastica riduzione dei costi per i servizi bancari e l’ intermediazione finanziaria.
6) SICUREZZA E IMMIGRAZIONE:
NecessitÃ* di stipulare accordi bilaterali che permettano all’ Italia di restituire al Paese d’appartenenza detenuti extra-comunitari affinché scontino la pena, con la possibilitÃ* di essere espulsi fin dal primo grado di giudizio se condannati con prove di flagranza di reato. Si otterrebbe un enorme risparmio per le casse dello Stato e si allevierebbe la “crisi carceraria”. Allo stesso tempo, pretendiamo, anche in linea con la legislazione in materia di droga, il ritiro automatico dei permessi di soggiorno a tutti extracomunitari sorpresi a delinquere. Comunque, consapevoli che il grande dramma della povertÃ* nel mondo non può essere risolto solo con provvedimenti di polizia internazionale e di frontiera, chiediamo che l’Italia rafforzi la propria presenza istituzionale e caritativa in Africa e nel terzo mondo e che contribuisca fattivamente alla creazione di infrastrutture e climi culturali ed educativi forieri di sviluppo.
7) DEMOCRAZIA PARITARIA:
Rilevata la assoluta incapacitÃ* del legislatore di costruire sinora un quadro normativo capace di garantire le pari opportunitÃ* di accesso alla vita politica e sociale per le donne, la prossima legislatura deve essere dedicata a costruire un vero e proprio testo unico dei diritti delle donne.
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