Massimo, non posso quotarti perchè la quarta generazione di cui parli è ancora alla fase di studio. In Europa l'unica è la Francia che conta di metterne in funzione uno verso il 2020 - 2030 (secondo molti forse verso il 2030).Originariamente Scritto da Massimo Bassini
ti posso quotare solo per materia ed antimateria![]()
che i motori odierni consumino meno di 10-20 anni fa questo è indiscutibile, ma vogliamo parlare dei SUV che in America impazzano alla grande (l'Hammer che esteticamente è veramente pietoso, ma che dicono ti faccia avere successo con le donneOriginariamente Scritto da Massimo Bassini
, consuma un boato di carburante).
Ha ragione Beppe Grillo quando dice che dobbiamo ripensare ai motori a scoppio nel 2000. Non sono d'accordo con lui quando parla che sia facile utilizzare l'idrogeno per le macchine, senza contare che l'idrogeno allo stato libero non esiste.
l'altro giorno leggevo di esperimenti e prove fatte da ricercatori che mediante batteri si tenta di rendere l'idrogeno disponibile. Se ritrovo l'articolo ve lo posto
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you don't need the Weatherman to know where the wind blows - bob dylan
il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile - woody allen
Sta a vedere che in Europa non esistono 2.4 a benzina .....Originariamente Scritto da NoSync
E vorrei proprio vedere quanto meno consuma di uno americano.
Diciamo che in alcuni casi, specie nelle superberline è così.Originariamente Scritto da NoSync
Ma non è mica così vero che le nostre auto sono tanto più "avanti" delle loro.
Quello che è vero è che loro non hanno mai avuto bisogno di preoccuparsi, specie in passato, della quantitÃ* di carburante che consumavano.
Ma ora devono farlo; basti pensare alla legislazione californiana in materia di emissioni.
E soprattutto non hanno mai avuto problemi di dimensioni delle auto ....
Certamente; è in fase di studio con prototipi che girano.Originariamente Scritto da Fabio68
Il fatto che servano altri 15-20-25 anni per arrivare all'operativitÃ* è un elemento che deve spingere all'accelerazione però, non certo a pensare ad alternative improbabili che per quel tempo saranno ancora lontane.
Vero. E questa minchiata, mi si perdoni il tecnicismo, noi l'abbiamo copiata prima possibile e resa altrettanto moda ...........Originariamente Scritto da Fabio68
La cosa è interessante; ma quanti batteri servono per produrre abbastanza idrogeno da muovere un parco circolante?Originariamente Scritto da Fabio68
ma il fatto di spingere sulla ricerca allora è anche valido per le altre fonti di energia alternativa. Come possiamo dire che sono lontani i benefici? Non ci proviamo neanche. Non sto dicendo di provare con tutto (la fusione nucleare che 20 anni fa sembrava che si potesse fare anche a casa propria si è rivelata una burla), ma almeno in quello che facciamo (eolico e solare in primo luogo) rendiamolo più efficente.Originariamente Scritto da Massimo Bassini
bah, noi ci facciamo riconoscere sempreOriginariamente Scritto da Massimo Bassini
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questo Massimo sinceramente non ti so dire (I'm sorry )Originariamente Scritto da Massimo Bassini
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il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile - woody allen
Beh, di 2.4 a benzina non credo ne esistano, di 2.5 sì. Ma a parte le sottigliezze, intendo che non ne esistono a paritÃ* di categoria. Negli USA hanno motori obsoleti di cilindrate abnormi. Il confronto tra un motore americano ed uno europeo comunque non devi farlo a paritÃ* di cilindrata, ma a paritÃ* di prestazioni: e la differenza nei consumi la vedi bene.Originariamente Scritto da Massimo Bassini
E' vero sì. In un'auto non esistono solo i motori, peraltro; se vai a guardare gli schemi delle sospensioni oppure l'elettronica utilizzate nelle loro auto ti fai delle grasse risate, perchè sono indietro di 20 anni. Ed è l'unico settore tecnologico, insieme a quello della telefonia mobile, dove gli USA siano indietro rispetto all'Europa.Originariamente Scritto da Massimo Bassini
Non parliamo del design, ovviamente.
Più che altro ora devono farlo perchè la benzina è più che triplicata.Originariamente Scritto da Massimo Bassini
... nè hanno mai avuto il gusto dell'auto, che hanno sempre e solo usato come strumentoOriginariamente Scritto da Massimo Bassini
In Europa è anche tante altre cose.
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Mi sa che è tempo di sfatare anche il mito che un motore più grosso consumi necessariamente di più di uno più piccolo, magari a paritÃ* di potenza.Originariamente Scritto da NoSync
E se questo è ragionevolmente vero a velocitÃ* costante, nell'uso comune lo è molto meno.
Esula ovviamente dallo stretto contesto USA-Europa.
Questo non credo sia una "misura" tecnologica.Originariamente Scritto da NoSync
Sicuramente, ma questo è un problema di oggi.Originariamente Scritto da NoSync
Le leggi antiemissioni di alcuni Stati lo sono giÃ* da un po'.
E in questo invece hanno sicuramente ragione loro.Originariamente Scritto da NoSync
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Guarda che questo viene fatto.Originariamente Scritto da Fabio68
Anzi non mi sorprenderei di scoprire che vengono investiti più soldi in tecnologie che di alternativo hanno solo il nome piuttosto che sul nucleare.
Quanto alla fusione casalinga posso dire di non averci mai creduto.
Alla fusione in centrale invece continuo a sperarci.
Ma penso che non sarÃ* un problema mio; e non parlo dal punto di vista etico, ma da quello anagrafico, purtroppo.
E' vero, ma tendenzialmente è così, a paritÃ* di alimentazione. E' ben difficile che un 3.0 aspirato possa consumare meno di un 2.0 aspirato, per dire, qualunque sia l'uso. Poi, in certi casi, può anche essereOriginariamente Scritto da Massimo Bassini
Il design in sè ovviamente no, ma l'aerodinamica influisce tantissimo sul comportamento e sui consumi di un veicolo. Gli studi aerodinamici effettuati dalle case europee (e mettiamoci anche quelle giapponesi, che alla fin fine condividono la stessa filosofia di base delle nostre case) non hanno paragoni con quanto fatto oltreoceano. Tra l'altro le auto europee e giapponesi sono mediamente anche molto più sicure per occupanti e pedoni.Originariamente Scritto da Massimo Bassini
Sì, ma guarda caso il boom di vendite di auto più piccole, particolarmente jap, si è avuto proprio nell'ultimo anno e mezzoOriginariamente Scritto da Massimo Bassini
Le leggi anti-emissioni americane in generale non sono molto severe, ma dove non arrivano loro sta arrivando il portafoglio...
Parere tuo. Secondo me la produzione automobilistica è invece uno dei fiori all'occhiello del nostro continente e l'auto è tutto tranne che un semplice strumento: può dare piaceri, emozioni, soddisfazioni ed essere una compagna di vita. Puoi non essere d'accordo ma per la gran parte degli europei è così, mi spiaceOriginariamente Scritto da Massimo Bassini
Il che ovviamente non significa doverla usare per andare dal giornalaio a 300 metri... io per esempio adoro le auto e adoro viaggiare in auto, anche senza una meta precisa, ma qua a Milano se ne sta ben tranquillina e parcheggiata ferma dalla domenica al venerdì...
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Sicuramente molte tesi degli ambientalisti sono discutibili...ad esempio, io non
sono tanto un "serrista" convinto, e, con tutte le grandi cautele, sono un
tiepido "nuclearista"...
Però alzo subito le mani di fronte alla ridicola accusa di "Comunismo", e anche
alla pippa dell'Eugenetica, argomentazioni tipiche della destra cattolicheggiante
più reazionaria...
per colpire la "politica" dietro all'abientalismo, che è generalmente a Sinistra.
Cl.
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"S'è la notizia fossi confermata sarò zio."
Sì, costa, e pure parecchio. Così come c'è un altro costo di cui nessuno parla mai ed è quello della riconversione. Ammettiamo che domani abbia energia elettrica gratis (proveniente da centrali nucleari sparse ovunque): la mia automobile, come marcia? E la mia caldaia del riscaldamento? E così via: il nucleare crea elettricitÃ* (e giÃ* costruire una centrale nucleare costa) ma poi ciascun individuo dovrÃ* sobbarcarsi la spesa di riconvertire a elettricitÃ* il proprio impianto, piccolo o grande che sia. Uno può dire: sì, ma se col nucleare ci sostituisco il petrolio in tutto ciò che è sostituibile un vantaggio ce l'ho comunuqe. Vero, solo che tutto ciò postula che i consumi rimangano stabili. Se invece, come potrebbe tranquillamente, dovessero raddoppiare in 20/30 anni e noi (per assurdo) continuassimo a consumare lo stesso ammontare di oggi di petrolio ricavando il resto dal nucleare ci ritroveremmo con questi brillanti risultati:Originariamente Scritto da Fabio68
1) un livello di emissioni CO2 comunque critico entro pochi decenni (oggi aumenta al ritmo di circa 2 ppm all'anno).
2) un numero spropositato di centrali nucleari. Oggi TUTTE le centrali del mondo coprono circa il 6% del consumo di energia globale. Questo consumo è pari a circa 10 miliardi di TEP. Oggi questi 10 miliardi sono divisi in maniera tale che il 20% della popolazione mondiale se ne beve circa il 70%. Quindi il 20% consuma 7 miliardi TEP e l'80% circa 3 miliardi TEP. Fate una divisione e vedrete che oggi quel 20% consuma (procapite) 10 volte di più del rimanente 80%. Ora, se questo 80% decidesse, nei prossimi 30 anni, di crescere e arrivare a consumare la META' di quello che noi OGGI consumiamo avremmo che il consumo, fra 30 anni sarebbe di 7miliardi (i nostri, supposti per assurdo costanti) più 3miliardi x 5=15miliardi (ripeto: consumerebbero comunque la metÃ* di quanto consumiamo oggi). Arriveremmo ad un consumo globale di circa 22 miliardi Tep.
Faciamo ora l'ipotesi che la differenza tra i 10 di oggi e i 22 fra 30 anni venga coperta esclusivamente da nucleare. Oggi per coprire 600 milioni TEP (il 6% del consumo globale di 10.000) abbiamo 443 centrali nucleari. Per coprirne teoricamente 12miliardi (immaginando che abbiano una capacitÃ* pari alle attuali) dovremmo averne 20 volte tanto: cioè circa 9.000. Cioè vuol dire costruire nei prossimi 20 anni 8.600 centrali in giro per il mondo. Quindi, al livello di CO2 giÃ* preoccupante ci dobbiamo aggiungere le scorie di un 10.000 centrali nucleari.
Sono molto pessimista: perché la tecnologia a petrolio possa essere sostituita è necessario spendere un fracasso di quattrini. Il punto di vista economico mi sa che a questo ritmo seguirÃ* quello ambientale: cioè, prima si arriverÃ* ad una sorta di corto circuito ambientale e poi si arriverÃ* al punto che sostituire la tecnologia sia conveniente. A meno che (speranza ultima a morire) un ipotetico governo mondiale non decida di procedere ulteriormente. Cioè drenare tutte le ricchezze individuali e convertirle in investimenti a lungo termine, per le generazioni successive. Ma chi è che s'impoverisce ora per far star meglio i nipoti? Chi è che propone, nel mondo ricco, l'obiettivo di dimezzare in consumi energetici in 20 anni e arrivare ad una societÃ* molto più parca? Trovatemelo che lo voto.
Dati qua:
http://snipurl.com/q8fs
pag.38 in particolare.
Ultima modifica di Jadan; 09/05/2006 alle 17:52
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
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