io sono agnostico,mi sembra una posizione razionale,vedo che però da molti viene professato l'ateismo,la negazione di qualcosa che non si può negare!
Certo che se ci si sofferma a pensare all'universo il pensiero vacilla,per quante galassie si scoprano se ne ipotizza l'esistenza sempre più in lÃ* spostate nello spazio tempo,siamo arrivati mi sembra a 15 miliardi di anni luce,il confine dell'universo?e dopo il confine che c'è,il nulla?ma il nulla cos'è,non è certo il vuoto tra stella e stella,èl'assenza anche di vuoto.Viene spontaneo pensare che c'è Dio.Oggi sul mio autobus guardavo la neve dei pioppi volteggiare,sembrava una bufera,e mi son detto,ma chi l'ha detto a questi caspita di pioppi di far la neve?Si l'evoluzione ecc ecc....mah![]()
Onore a tutti i fratelli caduti nella lotta contro il potere e l'oppressione.
"nel fango affonda lo stivale dei maiali..."
Dipende. Sono agnostico.
Può darsi esista (può darsi), mi piace anche immaginare a volte che esista un'entitÃ* superiore, di qualunque tipo sia (questo non lo immagino però, nè potrei). Sono però certo che non è del tipo, neanche lontamente, di quelli immaginati dall'uomo e dalle sue religioni. Dunque se la domanda è "credi a un qualunque Dio delle religioni umane" allora la risposta è un deciso no. Se la domanda è "credi all'eventuale esistenza di una generica entitÃ* superiore" allora la risposta è NI, nel senso che non posso certo escluderlo, tantomeno asserirlo.
Ciao
I modelli fanno e disfanno. I santoni del web cianciano.
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no![]()
Ci vuole l'Atlantico!
"Per quanto io sia paziente di perturbata con clacson a prescindere, tu mi hai veramente ovombolato il cipollotto aspergicato." Ciao Tub!
non mi dispiacerebbe se esistesse, ma non riesco a credere ad una cosa di cui non ho la certezza... e poi la Chiesa, vista come istituzione, proprio non fa per me.![]()
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Ciao Tub!
in merito a questo, un famoso astronomo ha recentemente dichiarato, ricredendosi, che "lÃ* fuori" (inteso nell'universo) è tutto troppo perfetto, tutto troppo infinito per non pensare che possa esserci dietro Dio.Originariamente Scritto da lg59
Purtroppo non ricordo come si chiamasse.
In ogni caso leggete Antonino Zichichi, tutti lo conoscerete, "Perchè io credo in colui che ha fatto il mondo". Vi riporto uno stralcio del ragionamento sostanziale di Zichichi:
"Non esiste alcuna scoperta scientifica che possa essere usata al fine di mettere in dubbio o di negare l'esistenza di Dio"
Proprio Galilei, scopritore del principio d'inerzia, della relativitÃ* e delle prime leggi che reggono il creato, era credente e considerava la scienza uno straordinario strumento per svelare i segreti di quella natura che porta le impronte di Colui che ha fatto il mondo. E credenti erano Maxwell e Planck, due padri della fisica contemporanea, uomini che hanno scoperto nuovi orizzonti sulle leggi dell'universo grazie allo studio di particelle infinitamente piccole; tanto piccole da non poter contenere traccia né di angeli né di santi, e da non poter quindi avallare, apparentemente, alcuna spiegazione razionale dell'esistenza del divino.
Le conquiste della scienza non oscurano le leggi divine, ma le rafforzano, contribuendo a risvegliare lo stupore e l'ammirazione per il meraviglioso spettacolo del cosmo, che va dal cuore di un protone ai confini dell'universo.
Nessuna scoperta scientifica ha messo in dubbio l'esistenza di Dio.
La scienza è fonte di valori che sono in comunione, non in antitesi con l'insegnamento delle Sacre Scritture, con i valori quindi della VeritÃ* Rivelata.
Né la Scienza né la Logica permettono di concludere che Dio non esiste.
Nessun ateo può quindi illudersi di essere più logico e scientifico di colui che crede. Chi sceglie l'Ateismo fa quindi un atto di Fede: nel nulla.
Credere in Dio è più logico e scientifico che credere nel nulla.
Si potrebbe obiettare: dal momento in cui risulta impossibile arrivare a Dio tramite scoperta di Logica Matematica o per via di una scoperta scientifica né Logica né scienza possono essere più invocate per arrivare all'atto di Fede. Tutto ciò è esatto. Infatti la fede è un dono di dio. Corroborata però dall'atto di Ragione nel Trascendente.
Si rifletta comunque un po’. La Logica Matematica e la Scienza sono attivitÃ* intellettuali che operano nell'Immanente.
Se fosse possibile dimostrare l'esistenza di Dio per via di un rigoroso procedimento di Logica matematica, Dio sarebbe l'equivalente di un teorema matematico.
Se fosse possibile dimostrare l'esistenza di Dio per via di una serie di ricerche rigorosamente scientifiche, Dio sarebbe l'equivalente di una grande scoperta scientifica.
Se ciò fosse possibile, l'uomo sarebbe in grado di arrivare al teorema supremo: la dimostrazione matematica dell'esistenza di Dio.
Ovvero la più straordinaria di tutte le scoperte scientifiche: la scoperta di Dio.
Teorema e scoperta oltre le quali non potrebbe esserci nient'altro. Sia la ricerca matematica sia quella scientifica hanno invece una proprietÃ* fondamentale in comune. Ogni scoperta apre nuovi orizzonti. Concetti mai prima immaginati, Colonne e Forze di cui nessuno era riuscito a fantasticare l'esistenza, si presentano agli occhi del ricercatore come tappe di un cammino apparentemente senza fine.
Colui che ha fatto il mondo queste cose le conosce. Solo un Suo pari potrebbe saperne altrettanto.
Noi siamo miseri mortali: fatti sì, a sua immagine e somiglianza. Privi però della Sua potenza intellettuale. Ecco perché io penso che noi non sapremo mai tutta la Matematica né tutta la Scienza. C'è un aspetto della realtÃ* in cui viviamo che mi affascina in modo particolare: il cammino senza soste, l'ascesa continua, nello studio della Logica Matematica e della Scienza. Ciò è possibile grazie all'intelletto che ci ha voluto dare Colui che ha fatto il mondo.
E' un privilegio straordinario essere stati invitati al tavolo della ragione che opera l'Immanente e nel Trascendente. Attorno a quel tavolo noi siamo seduti, desiderosi di apprendere, non di cacciar via Colui che ci ha invitati. Il tavolo della ragione permette però all'uomo di riflettere sul Trascendente e sull'Immanente. Ed ecco dove l'atto di Fede, che è dono di Dio, si coniuga con l'atto di Ragione. Infatti la Ragione è dono di Dio."
E' un punto di vista di uno scienziato, non della Chiesa, quindi è ancor più interessante per la discussione, leggetelo.![]()
Tu proverai sì come sa di sale
lo pane altrui, e come è duro calle
lo scendere e 'l salir per l'altrui scale. [I]
[/I][I]Dante, Paradiso XVII, 58-60.[/I]
Si, ho fede.
Letto. Parla giustamente, secondo me, degli atei (non vedo infatti come si possa negare qualcosa di sana pianta). Io sono agnostico, dunque non si riferisce sicuramente a me. Poi si può osservare che le opzioni che pone, errore madornale e comune a molti (che siano geni o meno non fa differenza), dato il background con il quale ci si trova a vivere, sono due: "Dio non esiste" contro "esiste il Dio cattolico". L'errore è evidente: le opzioni o sono infinite, il che mi pare ovvio a rigor di logica, o non sono affatto. Se ne poni solo due il preconcetto figlio della tua formazione culturale e spirituale è evidente, e il discorso non regge.Originariamente Scritto da icekarl
Ciao
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Io sì, e ne sono felice.
Non esiste una spiegazione concreta, materiale, se esistesse non staremmo a parlare di fede.
E' una percezione, intima, profonda.
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"La meteo è una passione che non comprende solo colui che non la nutre"
Genny, forever.
Ciao Alex
a me piace molto il concetto di ragionevole speranza di kant..mi trova d'accordo..cmq mi sembra chiaro che nessuno può provare l'esistenza dio o la sua non esistenza..è un atto di fede e basta..la storia della perfezione dell'universo come prova di dio non ha senso per me.
La Risposta è un si.
Ma la mia concezione di "dio" è molto particolare e completamente diversa, ad
esempio, da quella delle religioni monoteiste "ufficiali".
Discorso lungo...noioso....per caritÃ*....
Cl.
"S'è la notizia fossi confermata sarò zio."
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