Ma dai... sapete poi come si è risolta questa faccenda?Ponte Stretto: Impregilo vince gara d'appalto
ROMA - La commissione giudicante incaricata di scegliere il vincitore della gara d'appalto per la costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina ha scelto la cordata guidata da Impregilo. L'altra cordata in gara era capitanata da Astaldi. Il valore dell'appalto e' di 4,4 miliardi di euro. (Agr)
E non è l'unico, cercate "impregilo guardia finanza" su google (o se siete pigri usate questo link http://www.google.it/search?hl=it&q=...n+Google&meta= )24/11/2004 – I titoli di Impregilo, tornati a Piazza Affari dopo la bufera di ieri, sono nuovamente sospesi. Dopo il congelamento della seduta di ieri a seguito delle perquisizioni effettuate dalla Guardia di Finanza di Milano nelle sedi di Roma e di Sesto San Giovanni - nonché della controllata Imprepar – Borsa Italiana annunciava questa mattina la riammissione a negoziazione dei titoli del colosso italiano delle costruzioni. Ma un eccsso di ribasso (-40%) ha portato ad una nuova sospensione.
L’ispezione della Finanza ha comportato per la società accuse per falso in bilancio, falsa fatturazione e false comunicazioni sociali. Tra gli indagati, il presidente Paolo Savona, l’amministratore delegato Piergiorgio Romiti, ed il liquidatore di Imprepar Renzo Grassi Catapano.
L’inchiesta è stata in realtà avviata dalla procura di Monza diversi mesi fa. Ma soltanto ieri è venuta alla luce. In particolare, nel mirino sarebbe finita la mancata attualizzazione di crediti per oltre 288 milioni di euro che Impregilo avrebbe concesso alla controllata Imprepar, ora in liquidazione. La società avrebbe iscritto i suddetti crediti nel bilancio al 31 dicembre 2003 alla voce “Crediti verso parti correlate”, senza procedere alla loro attualizzazione.
Ma la società si difende sostenendo di aver adottato corretti criteri di valutazione nella redazione dei bilanci. In un comunicato reso noto ieri in tarda serata, Impregilo precisa: “Il credito è sostanzialmente allineato al valore attuale al 31 dicembre 2003 dei flussi di cassa previsionali di Imprepar derivanti dalla liquidazione della poste dell'attivo - dedotte le relative svalutazioni - tenuto conto dei previsti, in quanto obiettivamente stimati, valori di realizzo e tempi di incasso delle poste medesime”. In conclusione, non sussisterebbero a detta del colosso delle costruzioni “elementi per variare le valutazioni adottate in occasione del suddetto bilancio”.
Nella giornata di ieri Gemina, uno dei principali azionisti di Impregilo con una quota del 24,86%, lasciava sul terreno il 9,66%. Nelle fasi di preapertura il titolo ordinario faceva segnare un calo del 32% rispetto alla precedente chiusura. Ora il calo teorico supera i 40 punti percentuali.
Stefano Giorgetti
always looking at the sky
C'è uno psicopatico FURIOSO, Siciliano, che ci mena il cazzo co sta storia
del ponte (una sciagura in cui credono solo in pochi, ma agguerriti...)
su QUESTO forum...
http://pub41.bravenet.com/forum/show...num=3452840414
abbiamo provato a umiliarlo in tutti i modi, ma continua imperterrito come un
disco rotto, si vuole assai male...
ah, "CR" sono io, noterai la qualitÃ* dei miei interventi, quasi Aulici...
Claudio.
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"S'è la notizia fossi confermata sarò zio."
Scusa ma non ho retto fino in fondo alla prima pagina... a partire dal titolo del forumOriginariamente Scritto da claudioricci
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PS: riconosco la pacatezza dei tuoi interventi.
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Stefano Giorgetti
always looking at the sky
Non vorrei dir vaccate, ma il nome "Impregilo" non mi e' nuovo...Originariamente Scritto da djordj
Ah, ecco:
http://www.beppegrillo.it/archives/2...no_global.html
Ottimo, direi.![]()
Marco
Originariamente Scritto da claudioricci
Claudiè, te possino incroccarte....![]()
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http://www.predazzo-meteo.it/index.php
Predazzo Wunderground
always looking at the sky
Nivofilo-Precipitofilo-Perturbazionofilo-Depressionofilo-Ostrosciroccofilo-Anticaldofilo-Antianticiclonicofilo
Bah....Tra tutte le cose urgenti che ci sarebbero da fare...(tralasciando il resto)![]()
I francesi e gli inglesi non si sono mai amati. Sono due nazioni importanti e tra loro in competizione per dominare il panorama europeo. Ma alla fine degli anni 80 decisero di iniziare un'opera ciclopica: il TML (TransMancheLink o EuroTunnel).
Dopo dieci anni di operatività ci si chiede se sia necessario tenere in piedi un tale insuccesso. Certo, in questi ultimi mesi abbiamo rilevato risultati incoraggianti ma il tunnel della manica non ha generato i profitti tanto attesi.
Domanda: se un tunnel che collega due delle nazioni più ricche d'Europa come la Francia e l'Italia non riesce a stare in piedi come si prospetta il futuro di un ponte che collega due regioni che non sono tra le più ricche e industrializzate d'Italia?
Gli Italiani perdono le guerre come se fossero partite di calcio e le partite di calcio come se fossero guerre. W.Churchill
Federico Rubagotti
MeteoNetwork
infatti tra Francia e Inghilterra c'erano ragioni economiche importanti considerando quanto sia grande l'Inghilterra ma per la Sicilia il discorso sarÃ* solo di immagine nel mondo,l'Italia che finalmente fÃ* una grande opera.Originariamente Scritto da fedex
Considerando però i costi e i problemi economici penso sia fuori luogo fare questo ponte adesso,con gli stessi soldi si potrebbero fare cose molto più utili.
la mafia ci mangerÃ*... uuuh se ci mangerÃ*.
prepariamoci all'ennesima cattedrale nel deserto.
ah e che problema c'è se la societÃ* è indagata per falso in bilancio?
grazie al beneamato premier, non è reato.
viva i ladri!
e secondo un altro noto personaggio di questo governo, non esiste nemmeno il problema con la mafia visto che il suddetto disse "con la mafia ci DOBBIAMO CONVIVERE".
chiudo qui.
Villar Perosa, B.ta Casavecchia (TO) 630 m
Villanova C.se (TO) 376 m slm
Fedex le analisi costi/benefici sono state condotte. I risultati sono negativi, ne parlammo giÃ* a suo tempo qui. E' una zona dove il traffico previsto non sostiene minimamente il costo preventivato (che non sarÃ* poi quello effettivo, ma maggiore, lo sappiamo).Originariamente Scritto da fedex
Per quanto riguarda la copetura, occhi aperti. Metto uno stralcio di un articolo di questi giorni, tratto da www.lavoce.info :
Il suo costo previsto è di 6 miliardi, di cui 2,5 (circa 40 per cento) giÃ* sottoscritti da societÃ* pubbliche azioniste della Stretto di Messina e 3,5 ancora da reperire sul mercato. Su questo l'amministratore delegato della Stretto di Messina spa, Pietro Ciucci, dichiara: "Per quanto riguarda l'aumento di capitale, sottoscritto dagli azionisti Fintecna, Anas, Rete Ferroviaria Italiana (di cui una prima tranche è giÃ* in esecuzione), coprirÃ* le spese fino ai primi anni di cantiere. La societÃ* si rivolgerÃ* solo a partire dal 2008 ai mercati". (2)
Dunque, la societÃ* intende portare avanti i lavori con i 2,5 miliardi di cui dispone, per poi ricorrere al mercato per il reperimento degli altri 3,5 miliardi occorrenti a completare l'opera quando ciò si renderÃ* necessario.
I dettagli sulle modalitÃ* di raccolta di questo ulteriore 60 per cento, e in particolare sulla possibilitÃ* di interventi a carico di risorse pubbliche che si potrebbero prospettare in conseguenza di eventi imprevisti, sono contenuti in una convenzione del dicembre 2003 che non è attualmente di dominio pubblico perché ritenuta "documentazione sensibile". (3)
La societÃ* scrive che quel restante 60 per cento è da reperire sui mercati internazionali senza garanzie da parte dello Stato. (4) Nel sito www.messinasenzaponte.it si asserisce invece che nella convenzione il ministero garantisce "il 100 per cento dei costi imprevisti e la totalitÃ* dei rischi di gestione senza alcun tetto di spesa".
Sicché manca un pezzo di informazione importante; ma qualunque sia il suo contenuto, il corso di azioni che si sta seguendo è subottimale, se va bene. Se va male, molto peggio.
Gli scenari possibili sono tre: nel primo il mercato risponde bene e sottoscrive il capitale necessario; nel secondo non lo fa, ma subentra lo Stato attingendo a risorse pubbliche; nel terzo i fondi non si trovano e l'opera resta incompiuta. Se si verifica lo scenario più ottimistico, la societÃ* si trova comunque a operare dal 2004 al 2008 in assenza di azionariato di controllo (perché i 2,5 miliardi degli azionisti presenti costituiscono il 40 per cento del capitale, o ancora meno se i costi superano i 6 miliardi). Sarebbe allora meglio interpellare subito i mercati evitando questo problema di "blurred accountability". Nel caso in cui il mercato non risponde, ma al suo posto risponde lo Stato (l'unico che razionalizza l'operato della societÃ* se anticipato con certezza), il piano d'azione è insoddisfacente dal punto di vista delle procedure decisionali democratiche: staremmo impegnando risorse pubbliche future, ma senza discuterne, perché formalmente stiamo approvando un progetto privato. In questo caso, sarebbe opportuno discutere delle possibili destinazioni alternative di tali risorse e organizzare, se si decidesse di procedere alla realizzazione del ponte, una struttura di management pubblico. Se infine il mercato non dovesse rispondere e il Governo di turno avesse altro a cui pensare, la situazione sarebbe ovviamente disastrosa. Si noti che questa non è un'ipotesi del tutto irrealistica: per completare il Tunnel c'è voluta la volontÃ* di ferro della Thatcher; per il ponte tutto questo accanimento non lo si vede affatto, né a destra né a sinistra. (5)
Non per fare il qualunquista, ma ho una mezza idea su chi alla fine si troverÃ* tutto sul groppone![]()
Sperando ovviamente che la realizzazione non parta mai (e fermo restando che il ponte difficilmente lo vedremo realizzato, comunque non prima di una ventina di anni).
Ciao
I modelli fanno e disfanno. I santoni del web cianciano.
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